Strategia con protezione su petroliferi europei per un 13%

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Questa è stata la settimana in cui la BCE ha avviato un’inversione dei tassi di interesse, infatti, come previsto, la Banca centrale europea (BCE) ha ridotto i tassi di riferimento di 25 punti base, nonostante il recente aumento dell’inflazione nella zona euro. Tuttavia, i mercati finanziari avevano già ampiamente anticipato questa decisione. Nei giorni precedenti, l’euro si era già indebolito significativamente rispetto al franco svizzero. Considerando la solidità del mercato del lavoro nell’Eurozona e la conseguente pressione salariale, è probabile che le autorità monetarie mantengano i tassi di interesse stabili durante l’estate. Ulteriore dimostrazione che tutti quei tagli prospettati ad inizio anno, che mi trovavano molto scettico, non ci saranno.

Nel frattempo, con poco meno di 77$, abbiamo visto scendere il barile sui minimi da inizio febbraio. Oltre alla volontà del cartello petrolifero OPEC+ di eliminare gradualmente alcuni dei suoi tagli alla produzione a ottobre, c’è anche gli Stati del G7 stanno facendo pressioni per la fine del conflitto in Medio Oriente, che comporterebbe una riduzione dei rischi geopolitici.

Io, purtroppo, penso che questa ultima motivazione non sia assolutamente valida e che anzi siamo solo all’inizio di fratture più profonde.

Proprio da questa considerazione nasce la strategia della settimana.

Prima di entrare nel merito del certificato ricordo anche che chi volesse contribuire tramite una donazione a far rimanere indipendente la nostra communty, può farlo tramite una donazione a questo link.

Il certificato di questa settimana è il seguente:

  • Tipo: Cash collect Airbag
  • ISIN : NLBNPIT23593
  • Sottostanti: Repsol / Siemens Energy / Neste OYJ / Totalenergies
  • Scadenza: 22/05/2028
  • Cedola: 1% Mensile (12% Annuo)

Il certificato è per struttura del tutto analogo a quello presentato nella settimana scorsa, completa l’opzione airbag. Per cui per specifiche tecniche rimando a tale articolo.

ciò che cambia sono naturalmente i sottostanti, che in questo caso sono quattro titoli petroliferi europei. Approfittando del ribasso del petrolio citato all’inizio dell’articolo si può entrare ad un prezzo sotto la pari a 97,5€. A questi prezzi sommando il rendimento cedolare con quello capitale, ordiniamo un complessivo di 12,95%, poco meno del 13% insomma. Ricordando che con l’opzione airbag, in caso di chiusura del peggiore sottostante sotto la barriera a scadenza, il livello di rimborso viene calcolato a partire dalla barriera stessa e non dal livello di Strike. In termini più semplici, essendo la guerriera porta al 60%, basta duplicare un fattore moltiplicativo di 1.66 al ribasso del titolo peggiore per ottenere il valore del rimborso del certificato. Ribadisco che per maggiori informazioni su questo meccanismo è possibile leggere il post della settimana scorsa.

Anche dal punto di vista tecnico il titolo peggiore, ossia Siemens Energy, presenta tutto sommato un livello di barriera posto sulla Resistenza di lungo periodo apprezzabile.

In sintesi mi sembra che al solito il rapporto rischio rendimento su questo certificato sia più che buono e che l’occasione contingente possa essere colta proprio in questi giorni.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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