Finalmente ecco il nuovo articolo che la settimana scorsa non sono riuscito a pubblicare. Vi anticipo già che questo post potrà risultare un po’ pesante e troppo tecnico, però ci tenevo a fornirvi tutti gli strumenti di cui dispongo per valutare le variazioni dei prezzi delle obbligazioni visto che quella attuale è un’occasione storica che non vedremo più nei prossimi anni.
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Iniziamo quindi.
Le elezioni europee hanno causato una reazione significativa sui mercati finanziari del continente. La situazione politica instabile, combinata con un’economia già fragile, ha portato a vendite di realizzo dopo un lungo periodo di guadagni. Non si sa quanto durerà né quanto sarà intensa questa correzione, ma il fenomeno evidenzia quanto sia cruciale diversificare gli investimenti tra vari settori. Il settore bancario è tra i più colpiti.
Sapete da quanti mesi predico prudenza che si traduce con un incremento della quota di liquidità rispetto alla consuetudine e nel ricercare soluzioni molto protettive come ad esempio certificati con airbag.
Ora si potrebbe anche argomentare che ad esempio il penultimo post, quello sulle banche, abbia avuto un market timing troppo anticipato: il problema è che nessuno è in possesso della sfera di vetro per predire il futuro e che se avessi ulteriormente aspettato, come potete notare dallo stesso sito di BNP Paribas, essendo il certificato andato in Bid only, non sarebbe più stato acquistabile.
Questo ci serve per riflettere sul fatto che, benché sia impossibile determinare gli istanti giusti di mercato, si può sempre cercare di intuire le dinamiche di fondo e poi andare a scegliere gli strumenti più adeguati per la nostra visione.
Quando si parla di obbligazioni (bond), due concetti fondamentali sono la maturity e la duration. La maturity indica la scadenza dell’obbligazione, ovvero il tempo rimanente fino al rimborso del capitale iniziale. La duration, invece, è una misura più complessa che tiene conto del tempo e del flusso di cassa dell’obbligazione, ed è utilizzata per valutare la sensibilità del prezzo di un’obbligazione rispetto alle variazioni dei tassi di interesse.
Maturity
Partiamo dal primo concetto che è sicuramente La maturity di un’obbligazione è il periodo di tempo dopo il quale l’obbligazione scadrà e l’emittente dovrà rimborsare il capitale iniziale agli investitori. Ad esempio, un’obbligazione con una maturity di 10 anni significa che l’investitore riceverà il pagamento del capitale alla fine di questo periodo.
Calcolo: Se hai un’obbligazione emessa il 1 gennaio 2024 con scadenza al 1 gennaio 2034, la maturity è di 10 anni.
Duration
Definizione: La duration di un’obbligazione misura la media ponderata dei tempi in cui si ricevono i flussi di cassa (cedole e capitale) di un bond, ed è espressa in anni. Ci sono diverse tipologie di duration, ma la più comune è la Macaulay Duration.
Calcolo della Macaulay Duration: La formula per la Macaulay Duration è la seguente:
Modifica della Duration: Un’altra misura importante è la duration modificata (Modified Duration), che prende la Macaulay Duration e la modifica per riflettere le variazioni del tasso di interesse:
Significato della Duration: La duration è utilizzata per stimare come varia il prezzo di un’obbligazione al variare dei tassi di interesse. Se la duration di un bond è 5, significa che per ogni variazione dell’1% dei tassi di interesse, il prezzo dell’obbligazione varierà approssimativamente del 5% in senso opposto.
Curva del Prezzo/Rendimento
La relazione tra il prezzo di un’obbligazione e il suo rendimento non è lineare ma convessa. Questa convessità significa che il prezzo di un’obbligazione aumenta più rapidamente quando i tassi di interesse scendono rispetto a quanto scende quando i tassi di interesse aumentano.
Convessità: La convessità è una misura che riflette questa caratteristica non lineare. La formula per la convessità è:
Dove i termini sono definiti come per la duration.
Significato della Convessità: La convessità è utile per una più precisa stima della sensibilità del prezzo del bond ai cambiamenti dei tassi di interesse. Un bond con alta convessità avrà una maggiore sensibilità alle variazioni dei tassi d’interesse, aumentando più velocemente quando i tassi scendono e diminuendo meno rapidamente quando i tassi salgono rispetto a un bond con bassa convessità.
Ora che di formule ve ne ho fatte vedere anche troppe cerco cerco di riassumere il concetto di duration contro maturity nel grafico seguente e poi passiamo alla parte operativa:
Capire la maturity e la duration è cruciale per gestire il rischio e il rendimento di un portafoglio obbligazionario. La durata aiuta gli investitori a prevedere come i prezzi dei bond potrebbero cambiare in risposta alle variazioni dei tassi di interesse, mentre la convessità fornisce una stima più precisa di questa sensibilità.
La comprensione di questi concetti permette agli investitori di prendere decisioni informate, bilanciando rischio e rendimento in modo più efficiente. Per questo ho deciso di Scrivere un articolo così lungo (e forse noioso): proprio per fornirvi gli strumenti per valutare in autonomia le occasioni che si stanno presentando nel mondo obbligazionario simulato simulato cosa accadrebbe nel caso di un ribasso dei tassi rispetto al caso di un rialzo.
Penso che quantomeno abbiate intuito come fosse una follia andare a comprare dei bond quando i tassi di interesse erano vicino allo zero o addirittura negativi! La prova empirica di tale follia la potete riscontrare proprio nel prodotto che ho invece acquistato questa settimana e non due anni fa: un titolo di stato francese (OAT) scadenza 2072.
Attualmente questo titolo di stato con ISIN FR0014001NN8 è acquistabile sotto i 37€, immaginate lo stato d’animo di chi ha acquistato questo titolo a 100€ pensando fosse “ tranquillo” perché un titolo di stato e per di più francese? Si trova una perdita di valore del 63%, più della metà!
Ora la situazione è completamente diversa: proprio utilizzando le formule di cui sopra, ho fatto una simulazione su due scenari simmetrici: se i tassi d’interesse aumentassero di 100 punti (ipotesi veramente improbabile) e se scendessero di 100 punti (decisamente più probabile).
Nel primo caso si assisterebbe ad un calo dei prezzi di circa -8%, mentre nel secondo si avrebbe un rialzo di poco più del 20%. Capite quanto sia importante la non linearità di quella curva?
Con questo rapporto non potevo non entrare in questa posizione.
Ultima osservazione: tutte queste valutazioni sono fatte “a parità di condizioni nel tempo”, ossia ad esempio che la percezione del rischio della Francia rimanga costante nel tempo.
Alcuni, forse molti, pensano che le imminenti elezioni e la probabile vittoria della destra francese possa rendere gli OAT più rischiosi. Io, tanto per cambiare, la penso diversamente per due ragioni: la prima è che non darei così scontata questa vittoria, sia perché un conto sono le elezioni europee un conto sono quelle nazionali e ricordo che anche per il parlamento in Francia vige un sistema a doppio turno, per cui molte dinamiche potrebbero cambiare.
La seconda è che anche nel caso di una vittoria della destra, in Italia abbiamo già sperimentato come funziona: molte “chiacchiere identitarie” sul fronte interno ma poi in termini di politica economica si trasformano tutti in zelanti e rigorosi funzionari dello FMI.