Altra strategia da 15% sui titoli di stato USA

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Questo articolo sarà molto breve, diciamo un articolo estivo, e presenterà una strategia di rimpiazzo di un certificato scaduto questa settimana appena trascorsa. Il certificato scaduto era stato presentato nell’articolo “Fare il 15% sui titoli di stato USA senza rischio cambio!” Che vi invito a rileggere. Ad ogni modo il certificato aveva come unico sottostante il fondo ProShares Ultra 20+ Year Treasury (UBT). Esso è un fondo negoziato in borsa (ETF) che mira a fornire un rendimento giornaliero che è il doppio (2x) del rendimento giornaliero dell’indice ICE U.S. Treasury 20+ Year Bond Index. L’indice include obbligazioni del Tesoro statunitense con scadenze superiori o uguali a 20 anni e un valore nominale in circolazione di almeno 300 milioni di dollari, esclusi i titoli detenuti dalla Federal Reserve.

Avendo aperto la posizione a dicembre 2023, le cedole incassate sono state 9, dopodiché essendo un softcall il certificato è stato richiamato anticipatamente.

Il certificato che segue è il rimpiazzo migliore che ho trovato:

  • Tipo: Cash collect softcall
  • ISIN: CH1358853674
  • Cedola: 1,25% Mensile 15% Annuo
  • Scadenza: 08/07/2027
  • Sottostanti: PROSHARES ULTRA 20+ YEAR TSY / Petrolio grezzo (Brent) / Petrolio grezzo (WTI)

Come potete notare, a differenza del certificato precedente, i sottostanti sono diventati tre. Questo perché probabilmente l’emittente non poteva più permettersi una cedola così elevata pari al 15% annuo mantenendo un solo sottostante. A ben guardare però possiamo dire che tutto sommato i prezzi del petrolio brent e wti sono così correlati da poter considerarli come un unico sottostante.

Considerando che la barriera si trova al 50% dei livelli di Strike (non posso darvi il livello esatto poiché attualmente il sito della Leonteq è momentaneamente offline) un rendimento del 15% annuo porta il rapporto rischio rendimento a dei livelli sicuramente favorevoli. Inoltre inserire questo prodotto in un portafoglio significa introdurre un ulteriore elemento di decorrelazione dagli indici azionari.

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Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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