Wall Street continua la sua corsa senza sosta, toccando nuovi massimi storici. L’indice S&P 500 ha raggiunto quota 6100, segnando un incremento del 6% rispetto al giorno delle elezioni presidenziali. Gli investitori sembrano ignorare le incertezze globali, sostenuti da una serie di dati economici positivi.
Il mercato del lavoro americano si dimostra robusto: a novembre sono stati creati 227.000 nuovi posti di lavoro, superando le previsioni di 200.000. La disoccupazione è stabile al 4,2%, vicino a livelli storicamente bassi. Anche la crescita salariale, sebbene elevata al 4% annuo, non dovrebbe impedire alla Federal Reserve di tagliare ulteriormente i tassi di interesse nella prossima riunione del 18 dicembre, già data per quasi certa dagli operatori finanziari.
Nel frattempo, le grandi società tecnologiche ribattezzate “Le Magnifiche 7” stanno riprendendo slancio dopo una fase di rallentamento. Tesla, che ad aprile registrava un calo del 42% dall’inizio dell’anno, è ora in crescita del 56%, trainando l’intero comparto. Il settore tecnologico sembra beneficiare di un rinnovato interesse per l’intelligenza artificiale: Salesforce ha visto le sue azioni salire del 10% grazie a una trimestrale solida, alimentata dall’integrazione di funzionalità AI nei suoi prodotti.
Dall’altra parte dell’Atlantico, la Francia è scossa da una crisi politica senza precedenti. Il governo guidato da Michel Barnier è stato sfiduciato dopo che il partito di Marine Le Pen ha deciso di unirsi alla sinistra per votare contro il bilancio. Un evento raro nella politica francese, che non vedeva un governo cadere dal 1962.
Sorprendentemente, però, i mercati finanziari hanno reagito con ottimismo: il CAC 40 è salito e lo spread dei titoli di Stato francesi si è ridotto a 77 punti base, il livello più basso delle ultime settimane. Sembra che gli investitori avessero già scontato il peggio, vedendo nella caduta del governo un’opportunità per una possibile stabilizzazione.
Marine Le Pen, leader della destra francese, ha assunto un tono sorprendentemente conciliante. Non ha chiesto le dimissioni del presidente Emmanuel Macron e ha dichiarato che il suo partito non ostacolerà gli sforzi per ridurre il deficit di bilancio, lasciando intendere che è pronta a collaborare con un eventuale nuovo governo.
In un contesto globale dominato da incertezze politiche e turbolenze economiche, l’economia americana e i mercati europei sembrano trovare la forza per guardare avanti con fiducia, ma uno storno può essere sempre dietro l’angolo.
È proprio da queste considerazioni che sono partito per impostare la strategia di questa settimana.
ma prima, come al solito, vi ricordo che chi volesse contribuire al proseguimento di questo blog, lo può fare in vari modi. Il primo è più efficace è quello di effettuare una donazione tramite Go Fund Me o Buy Me Coffee. Poi potete iscrivervi alla mailing list qui a destra, potete “valorizzare” le inserzioni pubblicitarie che vi vengono presentate ed infine potete diffondere gli articoli tramite i social network a cui siete iscritti. Ogni contributo è un piccolo mattoncino per l’indipendenza di questo blog.
Vi ricordo inoltre come l’operazione della scorsa settimana su Moncler con il certificato a leva ha già portato a casa circa un +60% essendo io entrato a 4,75€ ed oggi è vendibile a 7,61€.
Fortunatamente è tutto verificabile nella cronologia e nella trasparenza di questo blog. Anzi, sarei curioso di sapere se seguite e se vi interessano anche questo tipo di operazioni più speculative o no.
Il prodotto di oggi è invece decisamente più conservativo.
Partiamo dalla descrizione del certificato:
- Tipo: Cash collect ISIN: DE000HD9KC74
- Cedola: 0,71% Mensile (8,52% Annuo)
- Data di Scadenza: 16 dicembre 2027
I sottostanti sono:
- EURO STOXX 50® (EUR) – Valore iniziale: 4970,34; Barriera: 2982,204
- EURO STOXX® Banks (EUR) – Valore iniziale: 144,24; Barriera: 86,544
- Nikkei 225 (JPY) – Valore iniziale: 39380,89; Barriera: 23628,534
- S&P 500® (USD) – Valore iniziale: 5780,05; Barriera: 3468,03
Investire su indici tra i più solidi del mondo è sempre una strategia che intrinsecamente ha una forte componente prudenziale. Farlo con un certificato che ha una barriera al 40% lo è ancora di più. Malgrado questo forte contributo alla protezione il rendimento complessivo delle certificato non è certo trascurabile: Essendo attualmente acquistabile a 98,82€ con una scadenza a 3 anni, esso presenta un rendimento complessivo potenziale di poco superiore al 9%.
Ricordo ancora una volta che una barriera del 40% su indici è molto diversa nella sostanza da quella su singoli titoli, infatti, essendo un indice una media pesata dei titoli che lo compongono, la vocalità di esso è sempre minore del singolo titolo.
Il sottostante peggiore è il Nikkei, ma per osservare la barriera è necessario il grafico mensile e per rivedere quei livelli è necessaria andare indietro fino al 2020 anno delle covid!
Per concludere ritengo che il certificato presente un grande profilo di prudenza ma allo stesso tempo non penalizzi il rendimento.
Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
Interessato a i certificati a leva