Occasione storica sulle obbligazioni? Strategia sui bond francesi per un 12.67%

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Settimana estremamente interessante sui mercati sia azionari che obbligazionari. Partiamo dall’articolo della settimana scorsa dove avevo vivamente consigliato di attuare per lo meno una qualche strategia di copertura dei propri portafogli esposti all’azionario. Diciamo che la stagionalità della seconda metà di febbraio e che dovrebbe estendersi circa fino al 20 di marzo per adesso è rispettata. Questa probabilmente è l’unico trend che ha rispettato le aspettative, perché per il resto il mercato rimane veramente imprevedibile più del solito.

Malgrado la riduzione di un quarto di punto da parte della Banca Centrale Europea (taglio ampiamente previsto), il mercato dei bond europei ha visto un brusco ripasso dei pezzi, o se volete un netto di rialzo degli interessi come avevo spiegato in questo articolo: “Perché puntare oggi sui titoli di stato francesi” e tra poco ci torneremo con un’altra strategia.

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Torniamo ora all’argomento della settimana.

Il trend del taglio dei tassi da parte della BCE è il seguente:

Malgrado ciò, questa settimana i bond europei hanno subito un netto ribasso di prezzo e un conseguente aumento dei rendimenti, e non si tratta naturalmente di un’aspettativa di rialzo dei tassi quanto di un nuovo scenario legato all’incremento delle spese militari previste. Tra gli strumenti più emblematici di questo trend spicca l’OAT 2072, un titolo ultra‑lungo emesso dal Governo francese, che ora si trova al centro del dibattito per le sue peculiarità.

L’aumento delle spese per la difesa in Europa è diventato un tema caldo a seguito dei piani di riarmo annunciati dai governi europei, che prevedono investimenti miliardari per adeguare le capacità militari e rispondere alle crescenti tensioni geopolitiche. Questi piani, che in alcuni casi consentono agli Stati membri di escludere dal calcolo del deficit fino all’1,5% del PIL, comporteranno un aumento dell’offerta di debito sovrano. Più debito in circolazione, infatti, tende a far scendere il prezzo delle obbligazioni, facendo salire i rendimenti, come sta succedendo ora in Germania, Francia e altri Paesi della zona euro.

Nel caso specifico dell’OAT 2072, il titolo – emesso con una cedola fissa molto bassa dello 0,50% – risente in modo marcato di questo contesto. In un ambiente in cui le spese militari previste spingono i governi a emettere ulteriore debito per finanziare gli investimenti nel settore della difesa, il prezzo di questo bond ultra‑lungo si abbassa ulteriormente. Gli investitori, infatti, richiedono un premio per il rischio maggiore, non solo a causa della lunga durata e della forte sensibilità ai cambiamenti dei tassi (la sua modified duration si attesta intorno ai 34 anni), ma anche per il timore che l’aumento dei deficit pubblici, dovuto all’incremento della spesa militare, possa compromettere la solidità fiscale dei Paesi emittenti.

Il fenomeno si manifesta anche in termini di spread tra i titoli di Stato: mentre alcuni Paesi, come la Germania, riescono ancora a mantenere un profilo relativamente solido, gli Stati con margini fiscali più stretti, come l’Italia, potrebbero dover affrontare rendimenti in aumento in un contesto di maggiore pressione sul debito. L’OAT 2072, per via della sua eccezionale durata e del basso tasso cedolare, diventa così un indicatore sensibile delle dinamiche di mercato: un titolo che in condizioni di aumento della spesa militare e di maggiori emissioni di debito viene forzato a offrire rendimenti più elevati per attrarre investitori. Il grafico seguente ne rende l’idea:

Nell’articolo precedentemente citato ho segnalato una mia entrata a pezzi superiori a quelli attuali. Benché l’andamento sia andato in direzione opposta a quella da me ipotizzata, rimango comunque convinto che questa sia un’occasione che capita a poche volte e quindi presenterò un’ulteriore strategia proprio su un certificato che ha come sottostante questo Bond. In generale ritengo che con questi rendimenti sia il caso di alleggerire la parte azionaria per pesare maggiormente quella obbligazionaria.

Vediamo ora le caratteristiche del certificato

  • ISIN: CH1400328576
  • Cedola: 0,625% (7,5% annuo) incondizionata
  • Scadenza: 22/01/2026
  • Sottostante: Il certificato è collegato a un singolo sottostante, che è l’OAT 0,50% del Governo Francese (scadenza 2072).
  • Strike: 32,52

L’idea è quella di sfruttare un’opportunità rara per ottenere un rendimento cedolare elevato, beneficiando al contempo di un potenziale apprezzamento dell’OAT in uno scenario di tassi in calo o di miglioramento del sentiment verso il debito sovrano francese.

Il funzionamento del certificato è tutto sommato molto semplice: Paga una cedola incondizionata dello 0,65% ogni mese a prescindere dall’andamento del sottostante. Poiché la prima cedola è già stata staccata, ne rimangono altre 11. Io io sono entrato nella giornata di giovedì al prezzo di 950 euro. Ora invece il certificato è acquistabile 960. Considerando che abbiamo 11 cedole disponibili, il flusso generato sarà pari a 71,5€ che porta il break even point a 888,5€.

Visto che lo Strike sul sottostante è pari a 32,5€, il break even point sul sottostante risulta essere uguale a 28,89€.

Questo è lo scenario negativo, a cui dobbiamo aggiungere un ulteriore precisazione (che rende il certificato Ancora più interessante): Nel caso di chiusura sotto barriera alla scadenza il certificato non viene rimborsato in contanti bensì viene accreditato sul deposito titoli il controvalore in titoli di stato francese proprio in forma dello stesso sottostante. Io dubito fortemente che da qui ad inizio 2006 il ripasso degli ultimi quattro giorni non venga riassorbito (basta poco), ma se così non fosse sono ben contento di rimanere ulteriormente esposto direttamente sul sottostante Senza dovermi preoccupare di riacquistarlo.

Fin qui abbiamo esaurito lo scenario negativo. Vediamo ora Qual è il guadagno nel caso di scenario positivo ossia che da qui all’inizio gennaio 2026 il titolo di Stato perché torni sopra 32,52.

Per ogni certificato andiamo a guadagnare 40€ di conto capitale + 71,5€ di cedole su un prezzo di carico di 960€ in 11 mesi. Il conto è presto fatto: (40+71,5)/960*12/11=0,1267. Ossia il 12,67% annualizzato su un titolo di stato francese! Non stiamo parlando di un’azione o peggio ancora di un basket, bensì un’obbligazione statale francese che ha anche cedole incondizionate!

Penso che un rendimento ed una strategia del genere poche volta si ripresenterà.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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