Portafoglio Italia 2021: oltre il 7% di dividendi stimati ed un potenziale upside del 9%

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Facciamo iniziare il nuovo anno con un argomento che interessa diverse persone: l’edizione 2021 del Portafoglio Italia. Per chi non lo conoscesse, riepilogo brevemente cosa sia: il Portafoglio Italia è una selezione di titoli quotati a Milano che ha come obbiettivo primario quello di generare sia una rendita passiva grazie all’afflusso di dividendi sia una rivalutazione del capitale nel medio-lungo termine. Non è quindi un trading system, per lo meno nel senso classico del termine, poiché non si basa su periodici segnali bensì su dati statistici e fondamentali.

In altre parole si tratta di un portafoglio che esprime le proprie potenzialità nel medio-lungo termine e che richiede pochissimi movimenti durante l’anno.

Altro aspetto da tenere ben presente è che quanto segue non costituisce assolutamente un invito all’acquisto dei titoli sotto riportati, né una qualsiasi forma di consulenza diretta od indiretta.

Riepilogo del 2020

Quello appena trascorso è stato indubbiamente un anno difficile, per molti aspetti rimarrà nei libri di storia. Lo è stato anche per il mercato azionario che ha visto momenti di assoluto panico e repentine riprese ma che hanno riguardato specifici titoli, lasciandone indietro molti altri.

Questa esplosione della volatilità ha naturalmente riguardato anche il Portafoglio Italia che viene costruito su criteri di riduzione della volatilità nonché dell’afflusso della componente cedolare generato dallo stacco dei dividendi.

Purtroppo la crisi causata dalla pandemia Covid-19, non ha solo influenzato la volatilità dei titoli ma ha stravolto anche la politica di dividendi di molte aziende. In particolare tutti i titoli bancari sono stati (de facto) costretti a sospendere la distribuzione dei dividendi dalla BCE, mentre ad esempio i titoli petroliferi o hanno deciso di sospendere il dividendo (Maire Tecnimont) o di ridurlo agganciandolo all’andamento del prezzo del greggio (ENI). Ci siamo ritrovati praticamente con metà del portafoglio che non avrebbe erogato dividendi, pur essendo composto da titoli di assoluta stabilità (ai due titoli precedenti aggiungo ad esempio Intesa Sanpaolo e Banca Farmafactoring). A quel punto, dato che erano caduti i presupposti di scelta dei titoli ho deciso di liquidare il Portafoglio Italia nell’attesa che la situazione si fosse normalizzata. Ho comunque continuato  t enerlo aggiornato per coloro che avessero avuto intensione di tenere le posizioni e tutto sommato anche nell’ultimo anno ci siamo mossi in linea con il FTSE-MIB (circa 4 punti peggio che guarda caso è più o meno l’ammanco dei dividendi) e se ampliamo l’orizzonte dall’inizio del Portafoglio Italia notiamo una netta over performance:

Come potete notare il Portafoglio Italia (linea blu) è già sopra il punto di pareggio (linea rossa) mentre il FTSE-MIB si trova ancora ben sotto. In altre parole che avesse investito 10000€ all’inizio del 2018 si troverebbe con 10533€ contro i 9700€ se avesse investito sul FTSE-MIB. Certo rispetto al quasi +30% fatto segnare ad inizio 2020 il “vantaggio” rispetto al FTSE-MIB si è assottigliato ma rimane comunque considerevole essendo sopra i 7 punti percentuali.

Processo di selezione dei titoli

A questo punto ci sembra opportuno ribadire cosa si il Portafoglio Italia, quali siano i suoi obbiettivi e quali i criteri di composizione.

L’obbiettivo di questo portafoglio è quello di garantire un importante flusso cedolare ed al tempo stesso ridurre il più possibile le sue oscillazioni, andando a “scovare” quei titoli sottovalutati.

Il portafoglio è composto sempre da 10 società tutte aventi il medesimo peso, ossia fatto 100 il valore complessivo, al momento dell’acquisto ogni società ha un controvalore di 10.

Per comporre un portafoglio valido per l’anno Y si procede come segue:

  1. Si prendono in considerazione solo le società quotate nel FTSE MIB e nel FTSE Italia MID Cap, escludendo così tutti i titoli a minor capitalizzazione.

  2. Per ogni società si calcola l’ammontare del dividendo dell’anno Y-1 (cioè l’anno appena trascorso)

  3. Sia Di il rapporto tra il dividendo ed il prezzo del primo giorno di quotazione dell’anno corrente Y (o il primo giorno utile in cui si desidera entrare) della i-esima società.

  4. Si escludono quelle società che presentano un Di < 0,03.

  5. Sia Vi la misura della volatilità, secondo una nostra formula, della i-esima società nell’anno Y-1.

  6. Sia Si un punteggio compreso tra 0 ed 1 secondo la formula Si = f(Di, Vi) dove f è una formula di nostra proprietà.

  7. Si ordinano in senso decrescente le società secondo Si.

  8. Le prime 10 società risultanti dal punto 7 sono quelle che comporranno il portafoglio per l’anno Y.

Se si vuole sintetizzare la filosofia di questo algoritmo, per quelli che non hanno molta confidenza con questa modalità di descrivere le procedure, possiamo dire che si selezionano le società che presentano una buona prospettiva di dividendi ma, allo stesso tempo, hanno dimostrato una certa stabilità dei prezzi.

Composizione del Portafoglio Italia 2021

Come vedete nell’algoritmo si considera l’anno precedente (Y-1). Per quanto detto all’inizio, l’anno precedente è stato troppo anomalo, ho ripetuto gli stessi passi facendo la media considerando (Y-2) e (Y-3). I 10 titoli che con maggior frequenza sono risultati i migliori da ciascuna iterazione sono quelli che andranno a comporre il Portafoglio Italia

Questo rappresenta una novità nei criteri di selezione dei titoli, ma d’altro canto mi è sembrata la soluzione più appropriata per “smussare” le anomalie peculiari dell’anno appena trascorso.

Vengo subito ad un’altra novità di quest’anno: il Portafoglio Italia è scaricabile direttamente qui al prezzo di 3,99€. Capirete che il prezzo è poco più che simbolico, anche perché si tratta naturalmente di un importo una tantum. L’idea è più che altro quella di coprire i costi di hosting e manutenzione del sito. Per il resto non preoccupatevi, tutto il resto dei contenuti del sito sono e continueranno ad essere completamente gratuiti!

Ma cosa troverete nella pagina di download? In parte ciò che avete letto fin qui, inoltre un foglio elettronico con cui potete tener traccia dell’andamento del Portafoglio Italia e confrontarlo col FTSE-MIB, ma soprattutto un’analisi approfondita dell’edizione 2021, la sua composizione, la stima dei dividendi attesi, il rating ed i target dati dai maggiori analisti.

Di seguito ve ne riporto alcuni stralci:

Presentazione ed analisi del Portafoglio Italia 2021

Uno dei dati più interessanti è sicuramente il livello medio del dividendo. Anche in questo caso, a differenza degli anni scorsi, ho dovuto effettuare una stima dei futuri dividendi utilizzando un modello regressivo sugli anni precedenti. Naturalmente ritengo che sia una stima che non si discosterà di molto dalla percentuale reale, ma consideratela pur sempre una stima!

Meno significativi sono invece gli altri due parametri che riporto comunque per completezza. Il rating è un giudizio che va da 1 = strong buy a 5 = strong sell. La media del nostro portafoglio è di 2,08 (il punto mediano è 3 ovviamente). Mentre il target price rappresenta il prezzo a cui l’azione dovrebbe puntare per essere in linea con i suoi fondamentali.

Secondo gli analisti quindi il Portafoglio Italia 2021 dovrebbe avere un potenziale upside del 9,02% a cui andrebbe aggiunto il 7,87% di dividendi. Lo ripetiamo nuovamente: alle stime degli analisti credo poco, ma per completezza d’informazione le riporto in modo da dare un quadro più completo.

Concludiamo infine con un’analisi qualitativa del nuovo portafoglio. Come avrete notato, il Portafoglio Italia di quest’anno è probabilmente il più diversificato di tutti i precedenti.

Il settore più rappresentato è quello delle utility, settore difensivo per antonomasia, ma che con la nuova svolta green potrebbe rivelarsi invece uno delle rivelazioni dell’anno.

Il settore bancario è inevitabilmente sotto-pesato con un solo titolo, il campione nazionale Intesa Sanpaolo, che a mio avviso rimane uno dei titoli più solidi in Europa e sono stato confortato dal fatto che sia comunque stato nuovamente selezionato dall’algoritmo.

Ma anche la restante parte del portafoglio non si sbilancia su nessun settore.

Nel file scaricabile nel link trovate la tabella contenente tutti i titoli, il loro peso, e le quantità per un ipotetico controvalore di 10533€ che è proprio il controvalore con cui abbiamo chiuso il 2020.

Naturalmente voi potete moltiplicare le quantità sopra riportate a seconda dell’ammontare del vostro investimento.

Ribadisco nuovamente che:

  • Le performance passate non costituiscono garanzia per quelle future.

  • Questo documento NON costituisce una consulenza né un invito all’investimento

  • Trattandosi di titoli azionari il rischio è comunque elevato.

Naturalmente continuerò a fornire aggiornamenti sull’andamento del portafoglio su questo sito ed a condividere le mie strategie sui certificate, ETF ed azioni come sempre.

Per questa settimana è tutto, buon inizio d’anno e buon trading a tutti!

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