Investire in oro senza il rischio (o quasi) di perdere soldi

Il post di questa settimana sarà molto sintetico ma spero comunque interessante. Continua la corsa degli indici azionari e non solo, sta crescendo un po’ tutto e vedremo nel seguito dell’articolo un caso particolare a questo riguardo. Da quando avevo individuato il canale laterale del FTSE MIB e la sua relativa lettura, seppure avevo anticipato che tale rottura avrebbe comportato un rialzo dei pezzi, io stesso non avrei mai immaginato una forza come quella che si è espressa nelle settimane seguenti come testimonia il grafico sottostante:

Come anticipavo i ragazzi delle quotazioni non riguardano solo i titoli azionari ma anche quelli obbligazionari ed addirittura un bene rifugio come l’oro che solitamente ha una correlazione inversa rispetto alle azioni. Ne ho parlato diverse volte in questo blog come sia sempre una regola utile avere parte del proprio portafoglio investita in oro o con prodotti collegati adesso in modo tale da avere una sorta di heigding rispetto alla parte restante del portafoglio stesso. In uno degli articoli a tal riguardo ho proposto l’etf che potete rivedere in questo post: “Investire in oro senza dover mettere i lingotti in cassaforte”.

Al momento della scrittura dell’articolo citato, l’oro cambiava sotto i 2000 dollari l’oncia, oggi siamo sicuri 2165 dollari con un forte rally nelle ultime sedute, come si può vedere dal grafico sottostante:

Le ragioni che mi sono dato come motivazione per tale rialzo sono:

1 – la debolezza del dollaro, infatti nell’articolo di cui sopra ho segnalato un prodotto che sterilizzasse il rischio cambio.

2 – fu la seconda probabilmente non tutti saranno d’accordo ma, a mio avviso, le continue sanzioni economiche che l’occidente sta mettendo nei confronti della Russia ed in particolare sul congelamento dei beni nelle banche, sta facendo perdere fiducia nel sistema di circolazione dei capitali per cui molti agenti economici esteri stanno probabilmente cercando asset alternativi non così facilmente bloccabili.

A livello operativo sto pensando di liquidare la mia posizione in guadagno sull’ETF citato per posizionarmi sul certificato a capitale completamente protetto di cui riporto le caratteristiche di seguito:

Come potete notare il certificato è a capitale completamente protetto ossia verrà rimborsato a €100 a prescindere dall’andamento del metallo giallo. In realtà, poiché oggi si compra a 101.5€, un piccola perdita potrebbe essere possibile. A fronte di ciò il certificato replicherà l’andamento del sottostante fino ad onda rialzo del 11%, ossia il certificato per rimborsato al massimo a 111€.

L’idea di fondo è sostanzialmente quella di rimanere investiti in oro ma proteggersi completamente (o quasi) da eventuali ribassi. Se poi l’oro dovesse aumentare di più dell’11% (ulteriore) in un anno e 9 mesi scarsi me li farò una ragione.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un like se l’articolo è di vostro gradimento.

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Un’interessante storia di money management

Altra settimana sfavillante per indici azionari con l’indice italiano FTSE MIB che è andato a stirare i 34000 punti. Attenzione però Perché come potete notare dal grafico sottostante sembra che si stia configurando un pattern di inversione sia perché abbiamo tre candele consecutive che sono state respinte a quota 34.000 sia perché l’indice stocastico ha cominciato ad incrociare dall’alto verso il basso dopo aver segnalato per molto tempo un’area di ipercomprato a quota 100.

Visto che in questa settimana è scaduto il certificato che avevo presentato in questo post: Atlantia e Nexi per un 8.6% e tanta protezione mi piace cogliere l’occasione per ricostruire brevemente la storia di questa strategia per poi presentarne gli sviluppi.

Tutto era partito da un investimento concluso sotto la Pari, in particolare di questo certificato: Recuperare il 25% ed anche oltre

Avendo però scelto l’airbag come meccanismo di salvaguardia in caso di perdita, la perdita che sono andato a consolidare è stata comunque di gran lunga minore di quella che avrei subito senza questa opzione. Ridurre le perdite significa poi avere ancora a disposizione il capitale necessario per poter recuperarle e magari chiudere l’operazione complessiva in profitto. Naturalmente naturalmente ciò che si paga è il tempo maggiore, ma nessun pasto è gratis. Così ho scelto quest’altro certificato Recuperare il 25% ed anche oltre per poter recuperare in toto le perdite (25 euro a certificato) ed avere comunque un rendimento spalmato nei successivi due anni di 49 euro, con un guadagno complessivo quindi di 24 euro in due anni per certificato, se ci pensate un bel ribaltamento della situazione.

Ho voluto ricostruire questa strategia per una serie di ragioni.

La prima è l’importanza della conservazione del capitale, o detta in maniera più prosaica: ” la prima regola per fare soldi e non perderli”, infatti se avessi subito una perdita lineare con il titolo Nexi difficilmente avrei potuto mettere in atto una contromisura che in due anni non sono recuperarsi le perdite ma mi garantisce un buon ritorno.

La seconda mi è venuta in mente navigando un po’ su YouTube su vari tipi di pseudo esperti che riescono a guadagnare sempre e comunque. Mi verrebbe da dire che se cercate questi “fuffa guru”, penso che questo blog possa darvi solo dei dispiaceri, infatti qui si abbina una divisione macro economica complessiva ad approcci meramente statistici sui prezzi di titoli o indici. Trattandosi di statistica è naturale che alcune posizioni non si chiudano come sperato, ma penso che ormai abbiate capito benissimo che l’importante è che le probabilità complessive del nostro portafoglio giochino a nostro favore.

Come si prosegue quindi ora? Una volta portato a casa il nostro guadagno, visti i livelli estremamente tirati di tutti gli indici azionari, mi sto orientando verso un prodotto estremamente conservativo che riporto di seguito:

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Auto elettriche per un 18% annuo

Non sembra che i mercati abbiano l’intenzione di arrestare la propria corsa, ci troviamo a registrare nuovi massimi. Come possiamo notare ad esempio sul FTSE MIB, una volta rotto il canale laterale che avevamo individuato settimane fa, l’indice ha visto salire i propri prezzi di circa un altro 10% sfondando i 33000 punti.

Personalmente continuo ad applicare la mia strategia di graduale liquidazione della parte azionaria a favore di liquidità, obbligazioni e certificati. Coerentemente a questa filosofia, ho liquidato metà della mia posizione su un titolo altamente volatile e quindi sono andato a cercare un rimpiazzo che avesse un profilo di rischio sicuramente inferiore ma che al contempo stesso non fosse neanche tra i meno rischiosi del mio portafoglio. La mia ricerca ha portato all’acquisto del seguente certificato:

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Come le tensioni del Mar Rosso posso fare guadagnare il 14%

Quella appena trascorsa è stata ancora una volta un settimana estremamente positiva per tutti gli indici azionari. In questo contesto anche l’indice FTSE MIB ha fatto segnare massimi di ultimi anni, se poi consideriamo la sua versione Total Return, ossia quella che comprende anche i viventi steccati anno per anno, ci troviamo Invece sui massimi storici.

Già alcune settimane fa avevamo individuato un canale laterale la cui rottura superiore avrebbe dato il via ad ulteriori rialzi e così è stato. Con queste dinamiche dei prezzi ribadisco ancora una volta la mia strategia di uscire gradualmente dall’azionario per spostarmi sull’obbligazionario o sui certificati. Questa settimana Sarei dovuto uscire dalla posizione su Moncler con un target a 67,60€ ma sfortunatamente il massimo fatto registrare è stato di 67,5€. Tale target rimane per quanto mi riguarda ancora valido anche per la settimana entrante.

In un contesto di estrema forza sui pezzi, l’unica alternativa è quella di cercare storie e prodotti particolari che funzionino a prescindere dagli andamenti della borsa.

Il certificato che vi presento oggi dovrebbe approfittare delle recenti tensioni che si stanno verificando nello Stretto di Bab al-Mandab. Infatti le recenti azioni dei ribelli Houthi nello Stretto di Bab al-Mandab hanno creato un’insidiosa morsa sul Canale di Suez, con pesanti ripercussioni sul commercio marittimo globale. La rotta, che facilita circa un quinto del commercio mondiale, è di fatto inaccessibile, costringendo le navi a lunghe deviazioni attorno all’Africa.

Come è ovvio ciò va ad incrementare i costi, poiché l’allungamento dei viaggi marittimi ha innescato un’impennata delle tariffe di trasporto, con il Drewry’s World Container Index che ha registrato un balzo del 187% in poco più di un mese, per poi ritracciare un po’ nelle ultime settimane. Le rotte tra Asia ed Europa, in particolare quelle che collegano Shanghai a Genova e Rotterdam, sono le più colpite.

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