Viviamo in un paese estremamente strano, con un presidente del
consiglio (il migliore dei migliori sia lodato) che si dimette pur
avendo ottenuto la fiducia dalla maggioranza, allo stesso tempo pur
essendo un paese che si autodefinisce democratico ci vengono
presentate le elezioni come se fossero una delle piaghe d’Egitto.
Visto che ritengo che ci sia vita anche dopo il governo draghi ed ho anche il sospetto che, da qui a mercoledì, ci possa essere un ulteriore operazione di svuotamento dei parlamentari 5 stelle che porterà a dire che salta la maggioranza dei 5 Stelle non può più parte di cui gruppo parlamentare per cui si può andare avanti piccola ho deciso di rientrare sulla posizione presentata nello scorso post.
Altro tema della settimana e la parità tra euro e dollaro. Vi ricordate quando nel lontano 2017 scrissi un post intitolato l’insostenibile forza dell’euro? Era un cambio pari a 1,20 circa e sostenevo come la be non potesse nulla contro l’inflazione ed aggiungevo: “Riteniamo che la divergenza tre le politiche monetarie tra la BCE e la FED sia tale che un ulteriore apprezzamento dell’euro sia limitato”. A distanza di 5 anni sembra che le cose non siano cambiate affatto.
Dopo una doverosa
introduzione riguardo gli argomenti più legati all’attualità,
vediamo alla segreteria di oggi che svolge una materia prima sulla
bocca di tutti: Il petrolio. Iniziamo con il dare la descrizione del
prodotto:
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