Partire con Lufthansa per un 9% all’anno

Questa settimana il post sarà estremamente sintetico per un prodotto estremamente semplice e lineare. Si tratta di un Cash Collect che come unico sottostante ha il titolo Lufthansa. Anche se ultimamente non sia un grande fan dei titoli aerei ed in generale del settore turistico questo certificato mostra delle peculiarità che in ottica tattica lo rendono sicuramente interessante benché non sia ancora entrato.

Vediamone subito le caratteristiche:

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Nei momenti più difficili si fanno i migliori affari: un’occasione sulle banche

A differenza di quanto ipotizzato la scorsa settimana alla fine della fine del governo si è concretizzata. Poco male, sapete che le mie strategie sono pensate per uno scenario positivo che per quello negativo ed il certificato equipesato presentato un paio di settimane fa è ancora un prodotto estremamente valido. Aggiungo di più, proprio in questo clima di elevata volatilità nel mercato italiano è possibile trovare delle occasioni che normalmente nel campo dei derivati non pagherebbero i premi che pagano in questi giorni.

Il post di questa settimana sarà molto breve perché il prodotto che andiamo a presentare è molto semplice ma presenta un profilo rischio rendimento estremamente basso.

Anticipo un po’ di caratteristiche: Si tratta di un Fixed Cash collect, per cui le cedole sono sempre garantite ogni mese a prescindere da livelli dei sottostanti. Questo già è un elemento di protezione in sé ma ciò che lo rende ancora più protettivo il livello di barriera estremamente basso al 40% dello Strike iniziale, in altre parole il certificato rimborserà a prezzo pieno fino ad un ribasso del 60% del peggiori dei sottostanti, ossia le valutazioni possono anche più che dimezzarsi.

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Come ottenere quasi il 20% in un anno dagli attuali prezzi del petrolio

Viviamo in un paese estremamente strano, con un presidente del consiglio (il migliore dei migliori sia lodato) che si dimette pur avendo ottenuto la fiducia dalla maggioranza, allo stesso tempo pur essendo un paese che si autodefinisce democratico ci vengono presentate le elezioni come se fossero una delle piaghe d’Egitto.

Visto che ritengo che ci sia vita anche dopo il governo draghi ed ho anche il sospetto che, da qui a mercoledì, ci possa essere un ulteriore operazione di svuotamento dei parlamentari 5 stelle che porterà a dire che salta la maggioranza dei 5 Stelle non può più parte di cui gruppo parlamentare per cui si può andare avanti piccola ho deciso di rientrare sulla posizione presentata nello scorso post.

Altro tema della settimana e la parità tra euro e dollaro. Vi ricordate quando nel lontano 2017 scrissi un post intitolato l’insostenibile forza dell’euro? Era un cambio pari a 1,20 circa e sostenevo come la be non potesse nulla contro l’inflazione ed aggiungevo: “Riteniamo che la divergenza tre le politiche monetarie tra la BCE e la FED sia tale che un ulteriore apprezzamento dell’euro sia limitato”. A distanza di 5 anni sembra che le cose non siano cambiate affatto.

Dopo una doverosa introduzione riguardo gli argomenti più legati all’attualità, vediamo alla segreteria di oggi che svolge una materia prima sulla bocca di tutti: Il petrolio. Iniziamo con il dare la descrizione del prodotto:

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Un approccio innovativo e più sicuro per un 9% annuo

Oggi partiamo da un vecchio post del settembre del 2018 intitolato “Un certificato che è una fenice“. A distanza di poco meno di 4 anni possiamo apprezzare come questo certificato abbia svolto egregiamente la propria funzione di protezione e contemporaneamente di generatore di profitti: Infatti a fronte di una caduta di Eni di poco meno delle 30% il certificato ha guadagnato il 10% ogni anno più un altro 2% di sconto capitale visto che eravamo entrati a 980€. L’ultima rilevazione della barriera è stata effettuata il 4 luglio mentre il certificato verrà rimborsato questa settimana. Benché non esiste un prodotto che vada bene per ogni occasione è per ogni condizione di mercato voglio sottolineare ancora una volta come in un arco temporale di 4 anni si sia verificata una notevolissima asimmetria di rendimento tra sottostante e certificato stesso, ripeto: Un minuto del titolo a fronte di un più 40% del certificato, non male che dite?

Ora teoricamente si pone la questione di Come rivestire la liquidità così generata. Premetto in questa fase di mercato, come ripeto da tempo, tenersi più liquidi del solito non è sicuramente una cattiva idea. Invece hanno già una cospicua liquidità e quindi vogliono investire quanto incassato alla scadenza del certificato ho trovato un nuovo prodotto che mi ha conquistato per una caratteristica decisamente innovativa. Iniziamo con il presentare i suoi dati:

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Aggiornamento Portafoglio Italia

Come ogni inizio mese facciamo il punto sul Portafoglio Italia 2022. Tali analisi vanno effettuate soprattutto quando le condizioni di mercato si mostrano avverse. Iniziano col ricordare che il portafoglio Italia è nato come proposta di investimento per coloro che volevano garantirsi un rendimento cedolare significativo e allo stesso tempo conservare il più possibile il capitale investito, anzi vederlo crescere nel tempo, è possibile a cui pare che tale obiettivo sia stato fin qui raggiunto.

Riporto brevemente i criteri di selezione dei titoli.

Per comporre un portafoglio valido per l’anno Y si procede come segue:

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