Un’ottima opportunità su PepsiCo

Ci eravamo lasciati a fine anno con un mercato ben intonato seppure i contesti macroeconomici fossero alquanto in certi. Con l’anno nuovo mi verrebbe di affermare che le cose non sono poi cambiate tanto: è vero gli indici azionari globali hanno in qualche seduta dato qualche segnale di debolezza ma tutto sommato il Trend positivo non sembra ancora essere intaccato. D’altro canto il contesto macroeconomico economico e geopolitico si è addirittura leggermente aggravato, poiché, gli attacchi in Mar Rosso, sotto il mero con testo economico, potrebbero contribuire a tenere alta l’inflazione rimandando così ulteriormente la abbassamento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

In questo periodo di vacanze la mia operatività è stata sostanzialmente nulla. Nella giornata di giovedì ho invece effettuato la mia prima operazione dell’anno 2024 e mi piaceva condividerla con voi in questo post. Non tratterò però un certificato come di solito faccio, bensì direttamente un’azione e per di più americana. L’azione in questione non ha sicuramente bisogno di presentazioni visto che si tratta di PepsiCo.

Da tempo stavo monitorando il titolo PepsiCo per poterlo inserire nel mio portafoglio di lungo termine. In questo portafoglio tendo a mettere quei titoli che sono frutto di una analisi ispiratami da Benjamin Grahaam, in particolare dal suo famosissimo libro ” l’investitore intelligente”.

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Aggiornamento flash: apertura short a leva sul FTSE-MIB

Aggiornamento flash. Questa mattina ho aperto una posizione short sul FTSE-MIB tramite un certificate Turbo Open End Put. Da questi livelli ritengo che ci siano pochi spazi di ulteriore rialzo e soprattutto si sta ancora sottovalutando l’impatto della pandemia che non potrà che aggravarsi nelle prossime settimane. Le caratteristiche del prodotto sono:

  • ISIN: DE000HV4CJ58
  • Sottostante: FTSE-MIB
  • Strike: 23121,033875
  • Barriera: 23121,033875

Io sono entrato a 19710 punti di FTSE-MIB acquistandolo a 3,5€. Obbiettivo 19500 come primo livello ma potrei anche provare ad arrivare a 18900.

Non ho mai trattato questo tipo di prodotto nel blog, quindi se non lo conoscete vi consiglio di non fare nulla! Si tratta di un prodotto a leva variabile (io l’ho preso con 5,65 di leva) e barriera knock-out, ossia se tocca la barriera perdete TUTTO il capitale.

Forse nel prossimo post troverò il tempo di approfondire l’argomento in modo tale da aggiungere un ulteriore tassello al nostro bagaglio culturale – finanziario. Nel frattempo mi è sembrato utile rendervi partecipi di questa operazione.

4 semplici idee per affrontare la volatilità dovuta al Covid-19

Questo post toccherà vari aspetti vista la gran confusione che regna sotto il cielo. Partiamo dal nostro Portafoglio Italia: la “resilienza” del Portafoglio Italia si è nuovamente manifestata mettendo a segno una performance positiva di +0,54% contro una negativa del FTSE-MIB di -0,38%. Il trend prosegue bene come potete notare Continua a leggere…

Aggiornamento Portafoglio Italia 2018: altro storno

Settimana non positiva per l’indice FTSE MIB che torna a quota 22289 punti facendo segnare un -2,49%. Il nostro Portafoglio Italia fa leggermente meglio con un -2,46%. Maggiore rimane la distanza se si considera l’inizio del Portafoglio, infatti a fronte di un -4,87% del FTSE MIB il nostro Portafoglio Italia 2018 dimezza le perdite con un -2,15%.

Per rendere più evidente il paragone tra l’indice ed il Portafoglio Italia 2018, nelle serie settimanali scaricabili qui, abbiamo evidenziato in verde le settimane in cui è stato battuto l’indice ed in rosso il contrario. A voi valutare le performance.

Il portafoglio è scaricabile qui, mentre il contributo dei singoli titoli lo trovate qui.

Ricordiamo infine che il Portafoglio Italia è scaricabile qui e che per coloro che vogliano rimanere tempestivamente aggiornati consigliamo di iscriversi alla mailing list qui a destra.

Aggiornamento Portafoglio Italia: due buone notizie

Settimana di sostanziale consolidamento da parte sia del FTSE MIB che del nostro Portafoglio Italia 2018 con un +0,49% contro un -0,15%. Riportando i risultati dall’inizio del rilascio, il nostro Portafoglio Italia sta battendo l’indice FTSE MIB con un +0,32% contro un pesante -2,44%.
Potete trovare le serie settimanali qui ed il dettaglio dell’apporto di ogni titolo al portafoglio qui.
In questa settimana di lateralità ci sono due notizie degne di nota:

Ricordiamo infine che il Portafoglio Italia è scaricabile qui e che per coloro che vogliano rimanere tempestivamente aggiornati consigliamo di iscriversi alla mailing list qui a destra.

Due investimenti a prova di elezioni

In attesa dei risultati delle elezioni di questa notte, proponiamo una strategia estremamente semplice e conservativa per chi volesse passare indenne i prossimi mesi senza rinunciare ad un po’ di guadagno.

Partiamo dall’analizzare brevemente la situazione tecnica del FTSE MIB.

Come avrete notato l’indice si è fermato nella giornata di venerdì attorno  Continua a leggere…

Portafoglio Italia 2018: per i cassettisti deboli di cuore

A distanza di 6 settimane dalla pubblicazione del nostro Portafoglio Italia 2018 ci sembra opportuno fare un primo bilancio di come si stia comportando in relazione al suo indice di riferimento FTSE MIB. Tale analisi risulta anche più significativa visto il recente periodo di turbolenza dei mercati azionari. Infatti, a nostro avviso, la bontà di un portafoglio è data dalla capacità di assorbire le perdite piuttosto che salire quando tutto sale indiscriminatamente.

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Volatilità ed ENI: fino al 24% annuo di profitti

Nel precedente post abbiamo rivolto l’attenzione su una che caratteristica dei mercati di cui ci eravamo scordati l’esistenza: la volatilità.

Nelle ultime settimane si è invece manifestata in tutta la sua forza. Ad esempio l’indicatore VIX (che misura la volatilità di un indice) del S&P 500 ha fatto un balzo da circa 12 a più di 50! la forza di tale movimento è apprezzabile dal grafico sotto riportato.

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Aggiornamento Portafoglio Italia: calma e sangue freddo sono sempre ottimi consiglieri

La settima appena conclusa è stata una delle peggiori degli ultimi anni per il FTSE MIB che ha fatto segnare un -4,46%. Il ribasso (per chi ci segue da un po’ lo sa) non ci coglie sorpresi, infatti già da qualche settimana predicavamo l’insostenibilità dei tassi di crescita dei mercati azionari di inizio anno. Va anche detto che una così forte rapidità nella discesa era comunque poco prevedibile.

Ciò che stiamo notando è un mutamento della natura dei mercati azionari che stanno riscoprendo un’alta volatilità, che invece è stata completamente compressa negli ultimi anni. Torneremo su questo aspetto, con diverse strategie, in diversi prossimi post.

Per quanto riguarda il FTSE MIB invece, Continua a leggere…

Telecom Italia: un investimento a doppia cifra

Nel precedente post (e non solo) abbiamo già analizzato la situazione dei mercati azionari ed il loro stato di iper-comprato nel breve termine. Solo la settimana appena trascorsa ha iniziato a riportare gli indici verso livelli più accettabili.

Ormai saprete che quando la volatilità aumenta è sempre saggio (perlomeno nel breve-medio termine) evitare di investire direttamente in azioni, dove i punti d’ingresso e d’uscita divengono sempre più difficili da individuare, ma guardare ai certificati che ci garantiscono sia date certe di scadenza del nostro investimento che range di prezzi ampi entro i quali il nostro investimento risulta comunque profittevole. Non serve quindi azzeccare “il prezzo giusto” ma basta che un certo titolo non scenda sotto un certo prezzo definito barriera.

In particolare oggi analizzeremo due tipi di certificati:

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