Come analizzato la settimana precedente in questo post, il livello
dei 28.000 punti si è rivelato nuovamente cruciale per il
proseguimento del rialzo dell’indice italiano. Ad oggi possiamo solo
constatare che tale Resistenza non è stata ancora infranta ma, al
contrario i prezzi sono stati respinti su questo livello. Dico
andiamo inoltre che domani sarà la giornata di stacco di dividendi
per diversi titoli delle listino per cui seppure solo dal punto di
vista tecnico, l’indice subirà un ulteriore arretramento.
Sempre nell’articolo
precedente ho fatto menzione di tre settori che secondo me possono
avere buone prospettive nel medio termine. Abbiamo già visto la
strategia che riguarda il petrolio, oggi ci occuperemo dei
semiconduttori.
La carenza di chip
sta piano piano rientrando, ma soprattutto il tragico percorso di
guerra che l’ordine mondiale sembra avere intrapreso spingerà questo
settore adesso sempre più strategico e finanziato direttamente dai
al di là dei suoi valori di mercato in ambito civile. Mi spiegava un
esperto che oggi qualsiasi missile lanciato ha una dotazione
elettronica paragonabile alunno modello smartphone per lo meno in
termini di capacità di calcolo.
Ricordate quando i tempi non sospetti segnalavo come il settore della Difesa fosse a quel momento uno dei più interessanti su cui investire? Potete farvi un’idea leggendo il post in questione e calcolando quale sia stato il profitto di coloro che fossero entrati su Lockheed Martin al momento della recinzione riportata in Nuova opportunità sul settore della difesa.
D’altra parte però
va anche considerato il forte rialzo che i mercati azionari hanno
finora realizzato, per questo invece che direttamente sul settore
preferisco agire su un certificato con una barriera estremamente
bassa ossia del 40% dal prezzo iniziale (o se volete un buffer di
protezione del 60%).
Vediamone le
caratteristiche:
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