Breve aggiornamento

Questa settimana sia per ragioni personali di mancanza di tempo che di opportunità operative rilevanti ho deciso di non pubblicare alcuna nuova strategia, io faccio parte di quella scuola di pensiero che preferisce non entrare nel mercato tanto per allocare il capitale, bensì attendere le occasioni che ritengo più profittevoli. L’unica posizione che ho aperto, come anticipato un paio di post fa, è stata su Lockheed Martin a 330$ che a mio avviso è un ottimo prezzo per il medio termine.

Ci sentiamo la prossima settimana per nuovi spunti operativi, buona domenica!

Aggiornamenti dal Portafoglio Italia 2021

Il post di questa settimana è dedicato al Portafoglio Italia 2021. Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno e mi sembra giusto iniziare a tirare le somme. Per chi non sapesse di cosa si tratti, riporto brevemente una sua descrizione.

L’obbiettivo di questo portafoglio è quello di garantire un importante flusso cedolare ed al tempo stesso ridurre il più possibile le sue oscillazioni. Il portafoglio è composto sempre da 10 società tutte aventi il medesimo peso, ossia fatto 100 il valore complessivo, al momento dell’acquisto ogni società ha un controvalore di 10.

Per comporre un portafoglio valido per l’anno Y si procede come segue:

  1. Si prendono in considerazione solo le società quotate nel FTSE MIB e nel FTSE Italia MID Cap, escludendo così tutti i titoli a minor capitalizzazione.
  2. Per ogni società si calcola l’ammontare del dividendo dell’anno Y-1 (cioè l’anno appena trascorso)
  3. Sia Di il rapporto tra il dividendo ed il prezzo del primo giorno di quotazione dell’anno corrente Y (o il primo giorno utile in cui si desidera entrare) della i-esima società.
  4. Si escludono quelle società che presentano un Di < 0,03.
  5. Sia Vi la misura della volatilità, secondo una nostra formula, della i-esima società nell’anno Y-1.
  6. Sia Si un punteggio compreso tra 0 ed 1 secondo la formula Si = f(Di, Vi) dove f è una formula di nostra proprietà.
  7. Si ordinano in senso decrescente le società secondo Si.
  8. Le prime 10 società risultanti dal punto 7 sono quelle che comporranno il portafoglio per l’anno Y.

Se si vuole sintetizzare la filosofia di questo algoritmo, per quelli che non hanno molta confidenza con questa modalità di descrivere le procedure, possiamo dire che si selezionano le società che presentano una buona prospettiva di dividendi ma, allo stesso tempo, hanno dimostrato una certa stabilità dei prezzi nell’anno appena trascorso.

Quest’anno sono stato costretto ad introdurre un fattore discrezionale poiché il valore statistico del 2020 è stato fortemente inficiato dalla crisi covid, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei dividendi. Prima di entrare nel dettaglio dei singoli titoli ritengo sia ancor più interessante analizzarne l’andamento.

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Nuova opportunità sul settore della difesa

Oggi toccherò un tema che da un po’ sto già monitorando e che dei recenti sviluppi mi hanno dato lo spunto per trattare in questo post.

Negli ultimi tempi mi sono sempre più fatto l’idea che dopo più di 10 anni di politiche monetarie ultra espansive e trent’anni di sbornie di libero commercio (in primis l’entrata della Cina nel WTO) avrebbe da un lato spinto ad ampliare la domanda di beni degli stati dall’altra avrebbe fatto nascere conflitti più o meno latenti. Mettete assieme le due cose ed arrivate alla conclusione che una corsa verso gli armamenti è più che probabile. Personalmente da un po’ ho iniziato una strategia di accumulo direttamente su Lockheed Martin.

Il settore della difesa è di per sé uno dei più difensivi e, fuori da ogni ipocrisia, non conosce mai crisi ed in particolare quando si parla di Lockheed Martin ci troviamo di fronte ad un colosso nel suo settore con il 65% delle entrate “garantite” dal dipartimento della difesa USA a cui va sommato un ulteriore 10% da varie agenzia governative USA mentre il restante 25% sono rappresentate da vendite internazionali.

Inoltre sono più di vent’anni che l’azienda continua ad aumentare il proprio dividendo. Per fare un esempio siamo passati dai 0,44$ del 2000 agli attuali 10,8$ per il 2021! Chi di voi mi segue da un po’ sa quanto conti per me la dinamica dei dividendi nella valutazione. Avere un titoli che dopo vent’anni riesce ad avere un simile trend non può sicuramente mancare nel mio portafoglio, anche alla luce dei ragionamenti fatti poco sopra.

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Le consegne a domicilio per il 10% all’anno

Questa settimana si è presentata una buona opportunità e quindi ho deciso di condividerla con voi, soprattutto perché ritengo che il titolo che andrò a presentare sia poco presente nei portafogli e potrebbe rappresentare un’ulteriore fonte di diversificazione.

In realtà, come chi mi segue ormai sa, non sono entrato direttamente sul titolo ma su un certificate che ha il titolo come sottostante e ci garantisce una notevole protezione. Vediamone subito le caratteristiche:

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Altri telefonici per un 13%

Il mercato ha iniziato a dare quantomeno segnali di rallentamento. Ci sarebbero molti temi interessanti da affrontare: dal Portafoglio Italia agli investimenti ESG, dai certificati sulla CO2 a come aver investito su certificate su titoli petroliferi tipo ENI invece che direttamente sulle azioni si stia rivelando una strategia estremamente vantaggioso. Mi prometto di affrontare tali temi nei prossimi post, oggi, per ragioni di tempo, mi devo limitare a fornirvi una sostituzione di un certificate segnalato anche su questo blog che è stato richiamato in anticipo, portando così a compimento i target di guadagno prefissati.

Il certificate in questione è quello trattato in “Le telecomunicazioni per un 8.8% annuo” presentato proprio meno di tre mesi fa.

Lo rinnoviamo con un altro certificate sullo stesso settore e con una struttura simile. La differenza maggiore è data dal numero di sottostanti, passiamo da uno a quattro:

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