Aggiornamenti dal Portafoglio Italia 2021

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Il post di questa settimana è dedicato al Portafoglio Italia 2021. Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno e mi sembra giusto iniziare a tirare le somme. Per chi non sapesse di cosa si tratti, riporto brevemente una sua descrizione.

L’obbiettivo di questo portafoglio è quello di garantire un importante flusso cedolare ed al tempo stesso ridurre il più possibile le sue oscillazioni. Il portafoglio è composto sempre da 10 società tutte aventi il medesimo peso, ossia fatto 100 il valore complessivo, al momento dell’acquisto ogni società ha un controvalore di 10.

Per comporre un portafoglio valido per l’anno Y si procede come segue:

  1. Si prendono in considerazione solo le società quotate nel FTSE MIB e nel FTSE Italia MID Cap, escludendo così tutti i titoli a minor capitalizzazione.
  2. Per ogni società si calcola l’ammontare del dividendo dell’anno Y-1 (cioè l’anno appena trascorso)
  3. Sia Di il rapporto tra il dividendo ed il prezzo del primo giorno di quotazione dell’anno corrente Y (o il primo giorno utile in cui si desidera entrare) della i-esima società.
  4. Si escludono quelle società che presentano un Di < 0,03.
  5. Sia Vi la misura della volatilità, secondo una nostra formula, della i-esima società nell’anno Y-1.
  6. Sia Si un punteggio compreso tra 0 ed 1 secondo la formula Si = f(Di, Vi) dove f è una formula di nostra proprietà.
  7. Si ordinano in senso decrescente le società secondo Si.
  8. Le prime 10 società risultanti dal punto 7 sono quelle che comporranno il portafoglio per l’anno Y.

Se si vuole sintetizzare la filosofia di questo algoritmo, per quelli che non hanno molta confidenza con questa modalità di descrivere le procedure, possiamo dire che si selezionano le società che presentano una buona prospettiva di dividendi ma, allo stesso tempo, hanno dimostrato una certa stabilità dei prezzi nell’anno appena trascorso.

Quest’anno sono stato costretto ad introdurre un fattore discrezionale poiché il valore statistico del 2020 è stato fortemente inficiato dalla crisi covid, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei dividendi. Prima di entrare nel dettaglio dei singoli titoli ritengo sia ancor più interessante analizzarne l’andamento.

Il grafico sopra riportato illustra l’andamento del Portafoglio Italia confrontato con quello dei FTSE-MIB e le linee parlano chiaro: il Portafoglio Italia è stato costantemente sopra l’indice italiano. Tradotto in numeri significa che ci avesse investito 10000€ nel 2018 nel FTSE MIB se ne ritroverebbe oggi 11341 mentre chi lo avesse fatto nel Portafoglio Italia se ne ritroverebbe 12810 ossia avrebbe guadagnato più del doppio!

Il grafico seguente mostra in maniera più esplicita la differenza espressa quest’anno tra Portafoglio Italia e FTSE-MIB

Anche quest’anno abbiamo accumulato 5 punti di differenza.

Veniamo ora a quanti dividendi sono stati generati. Finora abbiamo incassato il 6,3% sui prezzi di carico iniziali, ma all’appello manca ancora il dividendo straordinario di Intesa San Paolo e l’acconto di Poste Italiane che dovrebbe, secondo i miei calcoli, dovrebbe portare l’ammontare finale al 6,85%. Risultato non indifferente se si pensa al clima di incertezza con cui abbiamo iniziato l’anno. In particolare si è resa cruciale la scelta di inserire “forzatamente” proprio Intesa San Paolo anche se nell’anno 2020 era stata costretta a non distribuire dividendi dopo la moral suasion della BCE.

I dividendi straordinari della stessa Intesa San Paolo e Stellantis sono andati a compensare la sospensione di distribuzione da parte di IGD, ulteriore conferma che un’oculata diversificazione paga sempre e protegge dagli imprevisti.

Insomma chi ha acquistato il Portafoglio Italia anche quest’anno spero possa ritenersi soddisfatto con un +15,32% in conto capitale ed un 6,3% in dividendi (che diventeranno 6,85%) per un totale di +21,82% in 10 mesi.

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