Tesla per un +16% annualizzato

Questa settimana il post sarà estremamente Sintetico ma spero altrettanto utile. Continua l’euforia dei mercati malgrado la conferma conferma delle politiche rispettive da parte sia della BCE sia della FED. Sicuramente ormai conoscete quale sia la mia posizione in merito ma anche specificato che non bisogna mai mettersi contro trend, soprattutto quando esso manifesta una forza relativa così importante come quella nell’ultimo periodo. Allo stesso tempo va tenuta in considerazione il fatto che il mese di agosto tipicamente presenta volumi estremamente ridotti e questo comporta solitamente una fase di volatilità più accentuata con dei repentini storni che poi magari vengono riassorbiti in poco tempo.

Potete considerare la strategia che segue come una minima a forma di copertura del portafoglio per chi vuole andare in vacanza senza dover controllare quotidianamente i mercati, si tratta infatti di una strategia reverse:

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Un certificato che si evolve: ecco il Darwin

Rieccoci qui dopo una settimana di pausa, vi chiedo scusa per non avere scritto il consueto post ma sto dedicandomi anche ad un altro progetto e così il tempo che mi rimane a disposizione è sempre di meno (inoltre Ammetto che il caldo di questo periodo non aiuta sicuramente).

Al netto dei miei impegni personali c’è anche da dire che il periodo delle ultime settimane non è particolarmente ad ulteriori ingressi nei certificati nei certificati vista la bassissima volatilità. Ricordo Infatti brevemente che acquistare certificati significa sostanzialmente vendere volatilità, se diamo quindi un’occhiata all’indice più importante che sintetizza questa misura, ossia il VIX per l’indice S&P500, notiamo subito come sia schiacciato su dei minimi e da lì non si voglia schiodare:

In altre parole, trovare buone occasioni in queste condizioni è estremamente difficile e sarebbe quindi stato inutile scrivere un post tanto per farlo.

In questa settimana però mi sono imbattuto in un certificato che ha una struttura veramente interessante che vale la pena analizzare a prescindere dai livelli di volatilità attuale. Inizio con il riportare brevemente i dati fondamentali:

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Altra strategia sull’oro per oltre il 10% l’anno

Questo articolo prende spunto da una proposta effettuata da Angelo, un lettore del blog, che ha scritto se fosse possibile revisionare alcuni certificati già presentati per poterne fare una cernita sulla situazione attuale. Trovate quanto scritto nel commento del post precedente. Risponderò più nel dettaglio alla proposta di Angelo alla fine di questo posto con una contro proposta estesa a tutti i lettori che vogliono aderirvi.

Il certificato che andiamo a revisionare in questo post è quello presentato nell’articolo “Proteggersi con l’oro ed incassare cedole per il 9% all’anno” ed andremo a verificare nel concreto come le opzioni presenti nelle certificato salvino il nostro capitale anche a fronte di pesanti ribassi di uno dei sottostanti.

Come potete leggere dall’articolo sopra citato il certificato presentava le opzione airbag e la più classica opzione memory, oltre che avere barriere profonde al 50%. All’epoca il titolo peggiore era Anglogold Ashanti ma con l’evolversi del tempo il titolo Pan American Silver è il risultato Il prigione con un tracollo di -55% dal livello iniziale, che si traduce in circa un -12% dal livello della barriera. Poiché il certificato scade domani mi aspetto che più o meno il livello di rimborso sarà proprio questo, ossia una perdita di circa il 12% sul conto capitale. Da questo dovrebbe farvi apprezzare le opzioni airbag poiché a fronte di un -55% la perdita si riduce al 12%. In realtà però questo non basta: Da marzo 2022 ad oggi, grazie alle opzioni Memory, abbiamo incassato chiunque cedole trimestrali dal valore del 2,25%, ossia abbiamo incassato complessivamente l’11,25%. In altre parole a fronte di un meno 55%. abbiamo limitato le perdite sotto il punto percentuale!

Avere conservato sostanzialmente il nostro capitale ci permette quindi di investirlo In modo tale da provare a sfruttare qualche altra occasione, d’altro canto invece se avessimo subito una perdita di oltre il 55% sarebbe stato veramente difficile anche solo pensare di riuscire a recuperare il capitale interamente. Infatti, per fornire un esempio con numeri facili, far fronte ad una perdita del 50% significa dove viene ottenere una performance del 100% per tornare al break even point! Ricordatevi sempre che la prima regola per fare i soldi e non perderli.

Sapete ormai che per me avere una componente del portafoglio legata all’oro sia in maniera diretta che attraverso certificati con sottostanti di aziende estrattive è sempre una scelta che prediligo, quindi reinvestirò il capitale in un certificato che ha come sottostante ancora aziende estrattive:

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Un rendimento del 15.25% sul settore dell’Intelligenza Artificiale ma proteggendosi dai ribassi

Il primo semestre dell’anno si è chiuso Indiscutibilmente con delle performance che personalmente avrei fatto veramente fatica a pronosticare: L’indice italiano è stato il migliore d’Europa con più di 19%, per non parlare poi del NASDAQ che ha messo a Segno una performance del più 30%. Fai da te di coda tra gli indici principali è sicuramente quello di Londra che ha fatto registrare solo un modesto più 1,1%.

Come tutto ciò sia possibile in un ciclo così restrittivo da parte delle banche centrali e con una situazione Geopolitica a dir poco instabile continua ad essere per me un mistero. Se facciamo un confronto tra il P/E medio sulle attuali valutazioni e Quanto prende un titolo di Stato ci accogliamo che il mercato è molto ma molto caro. Ad ogni modo il mercato ha sempre ragione e quindi la mia prudenza in questi mesi sarebbe potuta sicuramente essere messa da parte, d’altro canto però ricordatevi che è meglio perdere qualche occasione piuttosto che subire perdite importanti.

Come hai scritto poco sopra il NASDAQ ha effettuato una performance strabiliante, per avere un figlio incremento in sei mesi dobbiamo infatti di tornare al 1983 ossia 40 anni fa. Parte di questa performance è sicuramente dovuta all’hype sull’intelligenza artificiale.

Chi vi scrive ha una specializzazione della laurea magistrale proprio in Intelligenza Artificiale, presa ormai 18 anni fa, quando occuparsi di reti neurali era visto come un gioco da fricchettoni piuttosto che come una branca dell’ingegneria. Visto che invece ora va così di moda non mi potevo esimere bello presentare un prodotto in questo campo e poiché Come già ripetuto il settore ha corso molto meglio entrare con un certificato con una barriera lontana e coperto anche dal rischio cambio. Vediamone le caratteristiche:

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