Un rendimento del 15.25% sul settore dell’Intelligenza Artificiale ma proteggendosi dai ribassi

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Il primo semestre dell’anno si è chiuso Indiscutibilmente con delle performance che personalmente avrei fatto veramente fatica a pronosticare: L’indice italiano è stato il migliore d’Europa con più di 19%, per non parlare poi del NASDAQ che ha messo a Segno una performance del più 30%. Fai da te di coda tra gli indici principali è sicuramente quello di Londra che ha fatto registrare solo un modesto più 1,1%.

Come tutto ciò sia possibile in un ciclo così restrittivo da parte delle banche centrali e con una situazione Geopolitica a dir poco instabile continua ad essere per me un mistero. Se facciamo un confronto tra il P/E medio sulle attuali valutazioni e Quanto prende un titolo di Stato ci accogliamo che il mercato è molto ma molto caro. Ad ogni modo il mercato ha sempre ragione e quindi la mia prudenza in questi mesi sarebbe potuta sicuramente essere messa da parte, d’altro canto però ricordatevi che è meglio perdere qualche occasione piuttosto che subire perdite importanti.

Come hai scritto poco sopra il NASDAQ ha effettuato una performance strabiliante, per avere un figlio incremento in sei mesi dobbiamo infatti di tornare al 1983 ossia 40 anni fa. Parte di questa performance è sicuramente dovuta all’hype sull’intelligenza artificiale.

Chi vi scrive ha una specializzazione della laurea magistrale proprio in Intelligenza Artificiale, presa ormai 18 anni fa, quando occuparsi di reti neurali era visto come un gioco da fricchettoni piuttosto che come una branca dell’ingegneria. Visto che invece ora va così di moda non mi potevo esimere bello presentare un prodotto in questo campo e poiché Come già ripetuto il settore ha corso molto meglio entrare con un certificato con una barriera lontana e coperto anche dal rischio cambio. Vediamone le caratteristiche:

  • TIPO: Fixed Cash Collect
  • ISIN: NLBNPIT1Q6T0
  • Sottostanti: C3.Ai, Alphabet
  • Scadenza: 26/05/2026
  • Cedola: 1,36% Mensile (16,32% annuo)
  • Barriera: 10,864$ / 49,024$

Tutti conosciamo Alphabet, probabilmente non tutti invece conosciamo C3.Ai. Vi riporto un brevissimo profilo:

C3.ai è un’azienda di software con sede in California, negli Stati Uniti, che si concentra sull’intelligenza artificiale (IA) e sull’Internet delle cose (IoT). Fondata nel 2009 da Thomas Siebel, l’azienda fornisce una piattaforma di sviluppo di applicazioni basata sull’IA per l’analisi dei dati e la creazione di modelli predittivi.

La piattaforma C3 AI Suite offre agli sviluppatori strumenti per creare e distribuire applicazioni AI-driven in settori come l’energia, l’industria manifatturiera, la sanità, le utilities e altri. C3.ai si concentra anche sulla creazione di applicazioni specifiche per settori verticali, come l’energia pulita, l’assistenza sanitaria e la gestione delle forniture.

L’obiettivo principale di C3.ai è aiutare le aziende a sfruttare al massimo i dati che possiedono, combinandoli con l’intelligenza artificiale per ottenere una migliore comprensione dei processi aziendali, delle operazioni e dei modelli di comportamento dei clienti. La società ha guadagnato riconoscimenti per le sue soluzioni innovative nell’ambito dell’IA e dell’IoT ed è considerata una delle principali aziende nel campo dell’IA aziendale.

Il certificate presenta già all’emissione una barriera al 40% dello strike (ossia una distanza 60%).

Il titolo più volatile è sicuramente C3.AI, anche se dopo i recenti rialzi la distanza dalla barriera è ormai oltre il 70%.

Alphabet è invece quella che è rimasta qualche punto indietro rispetto allo strike, ma potete notare come il livello di barriera sia posta, oltre che a grande distanza, su un’importantissima resistenza:

Considerate anche che i premi sono indipendenti dall’andamento dei titoli, quindi, da qui alla scadenza, 48,96€ li incasseremo comunque e questo è un grande “cuscinetto” anche in caso di chiusura sotto la barriera.

Il certificate si compra sopra la pari a circa 103€, quindi il rendimento effettivo annuo e del 15,25%.

Per chi volesse investire nel settore senza esporsi eccessivamente questo potrebbe essere un prodotto interessante.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un like se l’articolo è di vostro gradimento.

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5 thoughts on “Un rendimento del 15.25% sul settore dell’Intelligenza Artificiale ma proteggendosi dai ribassi”

  1. Buon certificato Andrea ,solo un po’ caro essendo quotato sopra la pari,non saprei se attendere una correzione.Una precisazione:anche se incondizionate le cedole comunque compenserebbero eventuali minus?Grazie

    1. Sì, la compensazione delle minus è indipendente dal fatto che siano incondizionate o meno.
      Anch’io penso che sia possibile attendere una correzione ma non so quanto possa influire sul prezzo del certificato vista la distanza dalla barriera.

  2. Vorrei proporre uno spunto per un prossimo post. E’ possibile fare una classifica dei 5 certificati piu’ interessanti tra quelli proposti negli ultimi 2 anni?
    Ogni settimana circa è proposto un prodotto. Molti di quelli proposti per esempio lo scorso anno non sono ancora scaduti. Magari il prezzo di quotazione è molto scontato ed il rendimento a scadenza si è fatto molto concorrenziale con le nuove emissioni.
    In sostanza, quando presenti un nuovo certificato come quest’ultimo, che indubbiamente pare interessante, mi pongo la domanda: ha una rapporto rischio/rendimento migliore dei precedenti 50 pubblicati nell’anno?

  3. Certo è un compito che richiede del tempo in quanto si tratta di confrontare un centinaio di certificati, tuttavia sarebbe utile. Posto ovviamente che si abbia un portafoglio diversificato, ma questo sta a ciascuno vederselo in proprio.
    Interessante sarebbe ricavare per ciascun certificato già presentato:
    a) rendimento annuale come somma del rendimento della cedola (sul prezzo di mercato odierno) e del rendimento a scadenza (se quotato sotto emissione) diviso per la vita residua. Se ci sono bonus a scadenza sulla base di target che è difficile stimare oggi se verranno raggiunti, non li conterei.
    b) un indice di rischio o perdita potenziale sulla base di distanza dalla barriera e sulla presenza di airbag, altre considerazioni su supporti grafici di lungo periodo…
    Si potrebbe poi fare un ranking sulla base di a). La colonna b) essendo meno oggettiva puo’ supportare ciascuno nella scelta tra i primi del ranking.

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