Il primo semestre dell’anno si è chiuso Indiscutibilmente con delle performance che personalmente avrei fatto veramente fatica a pronosticare: L’indice italiano è stato il migliore d’Europa con più di 19%, per non parlare poi del NASDAQ che ha messo a Segno una performance del più 30%. Fai da te di coda tra gli indici principali è sicuramente quello di Londra che ha fatto registrare solo un modesto più 1,1%.
Come tutto ciò sia possibile in un ciclo così restrittivo da parte delle banche centrali e con una situazione Geopolitica a dir poco instabile continua ad essere per me un mistero. Se facciamo un confronto tra il P/E medio sulle attuali valutazioni e Quanto prende un titolo di Stato ci accogliamo che il mercato è molto ma molto caro. Ad ogni modo il mercato ha sempre ragione e quindi la mia prudenza in questi mesi sarebbe potuta sicuramente essere messa da parte, d’altro canto però ricordatevi che è meglio perdere qualche occasione piuttosto che subire perdite importanti.
Come hai scritto poco sopra il NASDAQ ha effettuato una performance strabiliante, per avere un figlio incremento in sei mesi dobbiamo infatti di tornare al 1983 ossia 40 anni fa. Parte di questa performance è sicuramente dovuta all’hype sull’intelligenza artificiale.
Chi vi scrive ha una specializzazione della laurea magistrale proprio in Intelligenza Artificiale, presa ormai 18 anni fa, quando occuparsi di reti neurali era visto come un gioco da fricchettoni piuttosto che come una branca dell’ingegneria. Visto che invece ora va così di moda non mi potevo esimere bello presentare un prodotto in questo campo e poiché Come già ripetuto il settore ha corso molto meglio entrare con un certificato con una barriera lontana e coperto anche dal rischio cambio. Vediamone le caratteristiche:
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