Un posizione tattica per un 16.5% all’anno

Due settimane dopo l’attacco di Hamas a Israele, la tensione nella regione è ancora alta. L’invasione di Israele a Gaza, che si temeva all’inizio, non è ancora avvenuta, ma gli investitori sono preoccupati.

Il clima di avversione al rischio ha portato a un calo degli asset considerati tradizionalmente come rifugi sicuri, come i titoli di stato statunitensi. Il grafico mostra che il rendimento dei Treasuries a lunga scadenza ha registrato un calo, insieme al mercato azionario. Il dollaro è rimasto stabile, mentre petrolio, oro e bitcoin hanno registrato un aumento.

Alla luce di queste considerazioni ritengo opportuno per lo meno per le prossime settimane di assumere esclusivamente posizioni tattiche e quindi non di lungo termine. Naturalmente se in futuro i prezzi cominciassero ad assumere dei livelli interessanti allora comincerò anche a valutare posizioni di più ampio respiro.

Proprio in questa ottica sono entrato la settimana scorsa nel seguente certificato:

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Recuperare il 43% su Amazon

Anche questa settimana è proseguita con un aumento delle quotazioni dei mercati azionari anche se si comincia ad intravedere i primi scricchiolii. Ciò non toglie che la mia chiamata a tirare i remi in barca sia stata ampiamente anticipata. Personalmente anche la settimana appena terminata è stata un’occasione per me di aumentare ancora di un po’ la componente di liquidità e fare uno swap fra alcuni titoli azionari e l’ETF presentato nell’ultimo post. Ricordo infine che solitamente con questi mercati così in stato di ipercomprato si verificano storni rapidi e profondi.

Uno dei settori che maggiormente ha visto rialzi nell’ultimo periodo è proprio quello del tech, e su questo ho scritto almeno un paio di articoli in tempi non sospetti. Ora che il linguaggio è avvenuto come comportarsi?

Gli scricchiolii di culi sopra sono ben evidenziati nell’ultima giornata di quotazione di Amazon:

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Meglio prediligere la prudenza con i colossi del tech

Il rialzo dell’ultima seduta della settimana degli indici azionari europei è assolutamente un falso segnale da evitare. A mio avviso già da lunedì uno storno che si mangerà tutto o quasi il rialzo avvenuto venerdì.

Infatti, in maniera del tutto imprevista, non appena si è cominciato a parlare di Price cap in Europa la risposta russa è stata quella di chiudere il gasdotto nord stream 1. Strano vero? In altre parole se un compratore tenta di acquistare un bene senza avere potere contrattuale il venditore può tranquillamente rifiutarsi di venderglielo.

In realtà, esclusi gli ingenui, tutti bene sanno che la mossa del price cap non è finalizzata all’abbassamento del prezzo del gas, anzi il io suo effetto è esattamente il contrario e lo verificherete domani dall’andamento delle quotazioni, bensì quello di la guerra non dichiarata (ufficialmente) contro la Russia. Ricordate lo scorso post? “Russia out, Germany down”.

Naturalmente non si possono presentare sacrifici all’opinione pubblica prendendosi interamente la responsabilità, quindi presentare una proposta con il dichiarato intento di abbassare il prezzo del gas poi perseguire in realtà tutt’altro scopo (eterogenesi dei fini) è sicuramente un escamotage comunicativo apprezzabile. Ciò non toglie che la realtà dei fatti prima o poi prendi presenterà il proprio conto è sarà una recessione.

In questo contesto è sempre meglio mantenersi liquidi, anche se mi rendo conto che con questo tasso di inflazione non è una scelta facile né piacevole. Un’alternativa può essere quella di selezionare i prodotti a basso rischio che per lo meno possano attenuare la perdita di valore dovuta all’interazione. Uno di questi prodotti potrebbe essere il seguente:

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Occasione Amazon per un 16.5% annuo dopo i recenti ribassi

Oggi volevo condividere una strategia che si innesta su una mia visione di medio periodo: ossia che se negli anni precedenti il settore tecnologico viaggiava su multipli oggettivamente troppo elevati, questi forti ribassi degli ultimi tempi rappresentano un’opportunità per iniziare ad entrare in maniera estremamente graduale in varie forme.

Una è quella di iniziare un PAC su ETF o fondi ed è quello che ho personalmente iniziato a fare, ma magari ne parlerò in un altro post.

L’altra è quella di approfittare dell’elevata volatilità per cercare qualche certificate che presenti prezzi a sconto o quantomeno interessanti.

Quello che segue ne è un esempio:

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Amazon, Spotify, Twitter per un 19% annuo

Questa settimana ci sarebbero state diverse cose mi sarebbe piaciuto discutere con voi oggi, due tra tutte: cosa stia succedendo con l’affare GameStop (sappiate che il fenomeno è meno spontaneo di quanto si creda, ma sto comunque godendo come un riccio) ed il disastro sulla fornitura dei vaccini in EU, ma ammetto di essere a corto di tempo, quindi andrò subito dritto al prodotto.

La settimana appena trascorsa ha fatto registrare un brusco aumento della volatilità anche a causa dei fatti sopra citati (e guarda caso il Portafoglio Italia si è nuovamente comportato meglio del FTSE-MIB). Sapete ormai come l’aumento della volatilità mette in difficoltà gli investimenti azionari ma offre delle ottime opportunità con i certificate, basta saper scegliere i prodotti giusti.

Indovinate quindi che tipo di certificate sono andato a pescare? Un bell’airbag! Se non avete ben chiaro il funzionamento Continua a leggere…

Nuovi massimi per il Portafoglio Italia. Per quanto continuerà?

La domanda è lecita visto che abbiamo fatto registrare il nuovo massimo storico del Portafoglio Italia raggiungendo quota 12572€, su un portafoglio virtuale di 10000€ inaugurato ad inizio 2018. La composizione è riporta nella tabella scaricabile a questo link.

Il grafico che confronta l’andamento del Portafoglio Italia Continua a leggere…