La settimana appena trascorsa è stata sicuramente caratterizzata dal
ribasso dei tassi di interesse da parte della FED di 50 punti base.
Nella giornata
successiva all’annuncio l’indice italiano ha conosciuto una spinta
che però non ha invalidato il trend laterale delle ultime settimane.
Come si può notare dal grafico sottostante l’indice è ancora
lontano da rompere i massimi precedenti, anzi possiamo notare tre
massimi decrescenti.
Discorso diverso per
l’indice S&P 500 che, anche se di poco, ha aggiornato i propri
massimi. Attenzione però perché se si guarda l’oscillatore
stocastico si può notare l’inizio di una divergenza (ossia nuovi
massimi sui prezzi massimi decrescenti sull’oscillatore).
Naturalmente per verificare se tale divergenza si realizzerà
occorrerà attendere che la linea veloce dello stocastico incroci
dall’alto verso il basso quella lenta.
In una situazione
intermedia si trova invece l’indice NASDAQ che si è fermato proprio
sulla resistenza dell’ultimo massimo.
In questo clima di
incertezza la mia attenzione si è focalizzata in particolar modo su
un certificato estremamente prudente ma che presenta comunque un
potenziale rendimento non trascurabile.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento ricordo che chiunque
voglia contribuire al proseguimento di questo blog lo può fare per
effettuare una donazione tramite
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Me Coffee.
Salve a tutti, brevissimo post vacanziero giusto per comunicarvi che
gli articoli ricominceranno l’ultima settimana di Agosto.
Per quanto riguarda
la situazione di elevata volatilità, come ho scritto nell’ultimo
articolo, avere incrementato la percentuale di liquidità e/o
prodotti con airbag è stata sicuramente una scelta felice.
In un periodo
non-vacanziero sarebbero usciti dei certificati molto interessanti,
visti gli elevati livelli di liquidità, ma anche gli strutturatori
evidentemente sono in vacanza e non ci sono state nuove emissioni
nell’ultimo periodo.
Concludo
anticipandovi che probabilmente il prossimo articolo verterà su un
nuovo tipo di prodotto che permettete di acquistare i titoli azionari
a sconto. Inoltre introdurrò un novo modo di contribuire al sito con
un piccolo importo paragonabile a quello di un caffè.
Ciao a tutti, pensavo di riuscire a terminare un articolo sui titoli di stato europei, in particolare sull’OAT francese, perché ritengo si inizino a configurare ottime occasioni con il diffondersi del panico. Purtroppo però vedo che gli argomenti mi prendono più tempo del previsto, quindi mi trovo costretto a darvi appuntamento ai prossimi giorni in mezzo la settimana od addirittura direttamente la prossima. Ad ogni modo quindi stay tuned!
Ciao a tutti questa settimana il post sarà leggermente più breve e
sintetico del solito sia per ragioni di tempo a disposizione del
sottoscritto sia perché i mercati hanno fatto registrare nuovi
massimi storici e secondo me in queste situazioni è meglio restare
estremamente cauti.
Il grafico sotto
riportato dello S&P 500 penso che parli più chiaro di mille
frasi scritte:
In queste situazioni
io personalmente esco gradualmente dalle posizioni in essere o lascio
scrivere alcuni certificati visto che molti vanno in autcall. Parte
della liquidità così ottenuta (ribadisco solo una parte) la
reinvesto su posizioni che reputo meno rischiose di quelle chiuse.
In particolare ho
liquidato la mia posizione sulle azioni Rheinmetall, con un’ottima
plusvalenza, a favore del seguente certificato:
Ciao a tutti, purtroppo questa settimana non sono riuscito a trovare il tempo per preparare come si deve l’articolo che avevo previsto per oggi. Vi posso però anticipare che ho “in canna” due prodotti veramente particolari, il primo dei quali non avevo mai visto prima :un’obbligazione che sembra un top bonus.
Dopo aver per lungo tempo aumentato la liquidità in portafoglio,
come sapete anche voi, dal mese di ottobre ho iniziato a diminuirla
ed ad entrare con vari strumenti sul mercato: certificate,
obbligazioni ed azioni. I risultati sono stati complessivamente
buoni.
Per questa settimana
ho deciso di essere già sufficientemente esposto e di conseguenza
non ho alcuna strategia da consigliarvi.
Vi anticipo però
che sto elaborando una strategia per gestire la mia posizione su
Bayer visto che lo detengo sia come azione che come wrost of di un
certificate.
Come saprete tutti, la notizia che ha portato giù il titolo è stata la condanna per l’uso del glisolfato. Un drawdown del genere è sempre difficile da gestire anche con i classici stop-loss. Quindi, con il dovuto sangue freddo, sto valutando come gestire questa posizione. Per chi fosse interessato ci diamo appuntamento alla prossima settimana.
Questa settimana purtroppo non sono riuscito a ricavarmi il tempo necessario per la preparazione di un articolo. Ho comunque già individuato il prodotto poiché sono entrato proprio due giorni fa e vi posso già anticipare che l’articolo della settimana prossima verterà su una strategia “recovery”, ossia un’idea su come sostituire quei certificati o in generale in quei prodotti che hanno perso tra 30% e il 50%.
Quindi stay tuned!
Nel post di oggi riporto un’operazione che ho aperto nella giornata
di Giovedì direttamente sul titolo Moncler per il mio portafoglio di
medio-lungo termine, quindi un titolo che è destinato a rimanere lì
per un po’ di tempo. Prendendo poi spunto da ciò presenterò anche
un certificate che ha come unico sottostante la stessa Moncler con un
rendimento potenziale del 9,3% annuo.
Per motivi di tempo
il post di oggi sarà estremamente breve e andremo direttamente al
punto. Continua il ribasso degli indici azionari dovuto
essenzialmente al fatto che nei mesi precedenti, come più volte
sottolineato in questo blog, gli operatori finanziari scontavano una
politica monetaria che sarebbe diventata meno restrittiva in poco
tempo. L’atteggiamento invece delle banche centrali sta dando
tutt’altra prospettiva ed è per questo che sia gli indici
obbligazionari che quelli azionari stanno a riguardo le proprie
quotazioni.
In più c’è da
aggiungere che statisticamente il mese di settembre è sempre tra i
peggiori dell’anno e soprattutto per quanto riguarda l’ultima
settimana. Sempre rimanendo nel campo della statistica possiamo
affermare che il mese appena iniziato è più favorevole così come
lo è in generale l’ultimo trimestre dell’anno.
Uno dei settori che
nell’ultima settimana è stato preso di mira è quello delle public
utility niente perché è un settore che più di altri fa ricorso
alla leva finanziaria ma se lo può anche permettere dati i suoi
derivati livelli di cash flow. Nel medio termine questo settore è
sempre rivelato più stabile della media di mercato ed è per questo
che uno Spike dei prezzi è un occasione per entrare con un
certificato:
Il titolo peggiore è
Enel e potete notare dal grafico settimanale quanto sia lontana la
barriera e soprattutto dov’è posizionata nello storico dei prezzi:
Una cosa
interessante di questo certificate è che le cedole sono fisse, cioè
non dipendono dall’andamento dei sottostanti e questo rappresenta
un ottimo cuscinetto anche in caso di violazione delle barriere.
Ho acquistato il
certificate a 944€, a questi prezzi il certificate produce un
rendimento cedolare pari a circa 8,4% a cui va aggiunto un circa 2,3%
annuo di capitale che porta il rendimento totale quindi a circa il
10,7%.
Considerando la
protezione delle barriere e il fatto di avere cedole garantite penso
che il rapporto rischio / rendimento sia veramente vantaggioso.
Tengo infine a
precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole
essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi
indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
Per questo mi auguro
che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di
fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un
like se l’articolo è di vostro gradimento.
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chiunque voglia essere tempestivamente informato sulle novità
pubblicate dal blog può iscriversi alla mailing list qui a destra.
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viene confermata dopo aver cliccato sul link che vi verrà spedito a
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Rieccoci qui dopo due settimane di interruzione per le vacanze
estive. Un po’ di cose sono accadute in questo periodo, secondo me
l’avvenimento più importante anche se non strettamente economico è
stata la riunione dei BRICS in Sud Africa. L’evento è stato un po’
snobbato dai media occidentale invece in futuro lo ripenseremo come
uno dei momenti in cui gli effetti politici ed economici globali
hanno preso una certa direzione. Magari ne parleremo più
approfonditamente in qualche altro post futuro, due aspetti però ci
tengo a sottolineare:
1) se tale Club dove
si estendersi anche alla Arabia Saudita e all’Iran (da vedere assieme
queste due nazioni è una novità epocale), sommando il Brasile e
Russia avremmo i maglioni produttori di petrolio tutti assieme, una
specie di opec ristretto.
2) se nel lungo
termine dovesse realizzarsi l’adozione di una moneta di scambio
alternativa al dollaro (cosa che non avverrà sicuramente dall’oggi
al domani) saremo sicuramente costretti a rivalutare quali saranno le
direzioni future dei flussi di capitali.
Ora torniamo agli
aspetti più operativi.
A metà giugno avevo proposto la strategia sul petrolio con il titolo “Guadagnare anche se i prezzi scendono? Si può: 15% sul petrolio“. Tale strategia sia rilevata anche più proficua di quanto pensato visto che il certificato è stato rimborsato anticipatamente proprio questa settimana realizzando quindi il guadagno della conto capitale prima della scadenza naturale.