Guadagnare anche se i prezzi scendono? Si può: 15% sul petrolio

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Come riassumere la settimana appena trascorsa? A vedere l’andamento delle quotazioni azionarie si dovrebbe dire più che bene! Il mio scetticismo però rimane forte, a tal merito riporto lo stralcio di un report di un progetto immobiliare a New York di cui sono anch’io un’azionista di minoranza:

<< We have been informed that the buyer of the unit **** has been unable to obtain a mortgage from the bank, which means they will not be able to proceed with the purchase of the apartment. This results in the capital generated from sales not being sufficient to repay both the loans and the invested capital from you, the investors.

The company also informs us of a slowdown in sales over the past two months. Data regarding the Brooklyn real estate market shows a 40% decrease in sales compared to the same quarter last year. This decline is largely attributed to historically high interest rates in the past 10 years. >>

Naturalmente non interpretate male la frase “not being sufficient to repay both the loans and the invested capital”, si tratta infatti di un estratto e se si leggesse tutto il resto delle volte significa che il fondo Non può essere liquidato nei termini prestabiliti ma semplicemente bisognerà ulteriormente aspettare che il resto delle unità venga venduto affinché il capitale venga restituito ai soci.

Inoltre non voglio neanche far apparire la situazione di un singolo progetto immobiliare a New York come un dato statistico generale ed incontrovertibile, rimangono però forti i segnali che la politica monetaria scellerata sia della FED che della BCE stia già facendo all’economia reale molti più danni di quanto venga percepito dai mercati.

Forse sarò ripetitivo ma in questa situazione affidarsi a strumenti come quelli dei certificati è sicuramente una soluzione estremamente intelligente. Oggi vi voglio portare il caso di un certificato sul petrolio che ho presentato poco meno di un anno fa, sto parlando di “Come ottenere quasi il 20% in un anno dagli attuali prezzi del petrolio

Il certificato scaderà la prossima settimana ma io sono già uscito nella giornata di giovedì scorso, penso che poco cambi ai fini del discorso generale. Dalla sua data di emissione di prezzo del crud oil ha visto arretrare i propri prezzi fino a meno 35%, malgrado ciao il certificato ha espresso un rendimento di poco inferiore al 20% proprio come avevo ipotizzato nell’articolo stesso. Questo guida il senso concreto di quale sia la asimmetria tra investire direttamente sul sottostante o tramite un certificato.

E cosa si fa ora? Si reinveste il capitale rimborsato ed eventualmente anche le cedole incassate (dipende dalla vostra filosofia di investimento) su un certificato simile ma che per forza di cose aveva una barriera più bassa proprio perché le quotazioni del petrolio in questo periodo sono scese in maniera considerevole.

Vediamo quindi il nuovo prodotto:

  • Tipo: Memory Cash collect
  • ISIN: CH1248693124
  • Sottostanti: Brent Crude Oil / WTI Crude Oil
  • Cedole: 1% Mensile (12% Annuo)
  • Scadenza: 18/02/2025
  • Barriera: 49,80$ / 45,93$

Non c’è bisogno che vi ricordi che esiste una fortissima correlazione tra il Brent ed il WTI. Vediamo quindi come è posizionata la barriera per quest’ultimo:

Se sorvoliamo sulla follia a caduta a metà 2020 in cui in piena pandemia covid eravamo tutti rinchiusi a casa e che sembrava che il petrolio non fosse più necessario a nulla, quella barriera è sicuramente un livello estremamente importante di resistenza.

Ho personalmente aperto una posizione a 960€ che porta il rendimento cedolare annuo al 12.5%, a cui va aggiunto il 2.77% annualizzato dal rendimento di capitale. Ciò comporta un rendimento leggermente superiore al 15% / anno.

Io ritengo che le maggiori commodities vanno sempre seguite ed una parte del portafoglio dovrebbe essere comunque dedicata ad esse. Se lo si fa indirettamente attraverso l’uso di che certificati come quello appena presentato sicuramente si abbassano di molto il mio profilo di rischio ma non intaccano poi di tanto i potenziali profitti: Si parla pur sempre di un rendimento superiore ai 15%.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un like se l’articolo è di vostro gradimento.

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