Raddoppiare i guadagni dei fondi obbligazionari senza perdere mai!

Questa settimana torniamo a parlare di obbligazioni presentando un prodotto veramente attrattivo soprattutto per coloro che hanno un orizzonte di investimento di medio termine ed un profilo di rischio estremamente basso. Abbiamo già parlato delle dinamiche dei prezzi delle obbligazioni in funzione delle rialzo di tassi di interesse (oh simmetricamente del loro ribasso). L’ultimo anno e mezzo è stato il peggior periodo della storia per quanto riguarda i treasury americani e più in generale del Mercato dei Bond. Considerate che dal picco del 2020 alla fine del 2022 un treasury decennale ha perso circa il 25% ed il 2023 non è stato di sicuro un anno migliore.

Sapete che da tempo sostengo che la politica monetaria restrittiva messa in atto dalle banche centrali abbia solamente come scusa “la lotta all’inflazione”, ma che in realtà abbia come vero obiettivo di soffocare le recenti rivendicazioni salariali che Soprattutto negli Stati Uniti stanno prendendo piede.

In quest’ottica una recessione sarebbe quasi auspicabile dal loro punto di vista. Se questo poi arriverà è tutt’altro paio di maniche. Infatti la necessità geopolitica di riportare alcune produzioni strategiche dentro i confini nazionali e l’aumento spropositato delle spese militari per sostenere il conflitto in Ucraina e il più decente tra Palestina ed Israele non potrà far altro che aumentare la domanda aggregata interna ed aumentare anche la domanda di lavoro.

Sarà quindi interessante vedere quale sarà il punto di caduta tra queste due forze economiche apparentemente divergenti.

Specularmente anche noi investitori ci troviamo di fronte ad un dilemma analogo: Dal lato siamo tentati da rendimenti e prezzi obbligazionari che non si vedevano da decenni, dell’altro è difficile capire quando questa politica monetaria restrittiva terminerà, quindi non è assolutamente detto che stiamo osservando i minimi del mercato obbligazionario.

Per risolvere questo problema ho trovato un prodotto che offre delle caratteristiche secondo me non banali, iniziamo con i suoi dati:

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Un posizione tattica per un 16.5% all’anno

Due settimane dopo l’attacco di Hamas a Israele, la tensione nella regione è ancora alta. L’invasione di Israele a Gaza, che si temeva all’inizio, non è ancora avvenuta, ma gli investitori sono preoccupati.

Il clima di avversione al rischio ha portato a un calo degli asset considerati tradizionalmente come rifugi sicuri, come i titoli di stato statunitensi. Il grafico mostra che il rendimento dei Treasuries a lunga scadenza ha registrato un calo, insieme al mercato azionario. Il dollaro è rimasto stabile, mentre petrolio, oro e bitcoin hanno registrato un aumento.

Alla luce di queste considerazioni ritengo opportuno per lo meno per le prossime settimane di assumere esclusivamente posizioni tattiche e quindi non di lungo termine. Naturalmente se in futuro i prezzi cominciassero ad assumere dei livelli interessanti allora comincerò anche a valutare posizioni di più ampio respiro.

Proprio in questa ottica sono entrato la settimana scorsa nel seguente certificato:

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Un’opportunità sul lusso italiano: Moncler

Nel post di oggi riporto un’operazione che ho aperto nella giornata di Giovedì direttamente sul titolo Moncler per il mio portafoglio di medio-lungo termine, quindi un titolo che è destinato a rimanere lì per un po’ di tempo. Prendendo poi spunto da ciò presenterò anche un certificate che ha come unico sottostante la stessa Moncler con un rendimento potenziale del 9,3% annuo.

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Come guadagnare anche con ribassi fino a -72%

Chi mi segue da un po’ sa che i rialzi dei mesi precedenti mi lasciavano alquanto perplesso, soprattutto alla luce non tanto e non solo per le politiche monetarie delle banche centrali, ma più che altro per i “driver” che le stanno spingendo.

Sapete che la mia visione personale parte dal fatto che il vero obbiettivo è quello di sedare le rivendicazioni salariali che stanno emergendo soprattutto in America, ad esempio si legga questo articolo. D’altro canto il sistema monetario non potrà mai essere così restrittivo da massacrare l’industria manufatturiera come fu fatto all’inizio degli anni 90, questo perché nei prossimi anni, soprattutto gli Stati Uniti, dovranno riportare a casa od a casa di qualche Fedele alleato fa parte della produzione industriale fino ad oggi concessa alla Cina.

Sarà interessante nei prossimi mesi, o meglio ancora anni, vedere quale sarà il punto d’equilibrio tra queste due esigenze contrapposte.

Di fronte a scenari così incerti ho trovato un certificato che presenta un grado di protezione veramente raro ma che al contempo offre anche un rendimento di tutto rispetto poco sotto il 9% l’anno, analizziamone le caratteristiche:

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Opportunità sul settore delle public utilities per oltre il 10% annuo

Per motivi di tempo il post di oggi sarà estremamente breve e andremo direttamente al punto. Continua il ribasso degli indici azionari dovuto essenzialmente al fatto che nei mesi precedenti, come più volte sottolineato in questo blog, gli operatori finanziari scontavano una politica monetaria che sarebbe diventata meno restrittiva in poco tempo. L’atteggiamento invece delle banche centrali sta dando tutt’altra prospettiva ed è per questo che sia gli indici obbligazionari che quelli azionari stanno a riguardo le proprie quotazioni.

In più c’è da aggiungere che statisticamente il mese di settembre è sempre tra i peggiori dell’anno e soprattutto per quanto riguarda l’ultima settimana. Sempre rimanendo nel campo della statistica possiamo affermare che il mese appena iniziato è più favorevole così come lo è in generale l’ultimo trimestre dell’anno.

Uno dei settori che nell’ultima settimana è stato preso di mira è quello delle public utility niente perché è un settore che più di altri fa ricorso alla leva finanziaria ma se lo può anche permettere dati i suoi derivati livelli di cash flow. Nel medio termine questo settore è sempre rivelato più stabile della media di mercato ed è per questo che uno Spike dei prezzi è un occasione per entrare con un certificato:

  • Tipo: Fixed Cash Collect Callable
  • ISIN: XS2581830887
  • Sottostanti: A2A / 1,6655 Enel / 6,111 Engie / 14,356
  • Cedola: 1,98% trimestrale
  • Scadenza : 29/06/2026
  • Barriera: 1,6655€ / 6,111€ / 14,356€

Il titolo peggiore è Enel e potete notare dal grafico settimanale quanto sia lontana la barriera e soprattutto dov’è posizionata nello storico dei prezzi:

Una cosa interessante di questo certificate è che le cedole sono fisse, cioè non dipendono dall’andamento dei sottostanti e questo rappresenta un ottimo cuscinetto anche in caso di violazione delle barriere.

Ho acquistato il certificate a 944€, a questi prezzi il certificate produce un rendimento cedolare pari a circa 8,4% a cui va aggiunto un circa 2,3% annuo di capitale che porta il rendimento totale quindi a circa il 10,7%.

Considerando la protezione delle barriere e il fatto di avere cedole garantite penso che il rapporto rischio / rendimento sia veramente vantaggioso.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un like se l’articolo è di vostro gradimento.

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