Il
post di questa settimana sarà abbastanza breve per via della mia
scarsità di tempo, ma penso che possa offrire comunque una opzione
abbastanza prudente in vista delle imminenti elezioni presidenziali
in USA.
Attualmente ho iniziato uno sviluppo software per un programma che
mi permetterà di gestire in maniera più oculata i certificati
presenti nel mio portafoglio e questo, che sto portando avanti nel
tempo libero, sicuramente mi costringerà a sacrificare altre
attività.
Detto ciò vediamo il certificato della settimana, ma prima, come
al solito, vi ricordo che chi volesse contribuire al proseguimento di
questo blog, lo può fare in vari modi. Il primo è più efficace è
quello di effettuare una donazione tramite
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potete “valorizzare” le inserzioni pubblicitarie che vi
vengono presentate ed infine potete diffondere gli articoli tramite i
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mattoncino per l’indipendenza di questo blog.
Per motivi di tempo
il post di oggi sarà estremamente breve e andremo direttamente al
punto. Continua il ribasso degli indici azionari dovuto
essenzialmente al fatto che nei mesi precedenti, come più volte
sottolineato in questo blog, gli operatori finanziari scontavano una
politica monetaria che sarebbe diventata meno restrittiva in poco
tempo. L’atteggiamento invece delle banche centrali sta dando
tutt’altra prospettiva ed è per questo che sia gli indici
obbligazionari che quelli azionari stanno a riguardo le proprie
quotazioni.
In più c’è da
aggiungere che statisticamente il mese di settembre è sempre tra i
peggiori dell’anno e soprattutto per quanto riguarda l’ultima
settimana. Sempre rimanendo nel campo della statistica possiamo
affermare che il mese appena iniziato è più favorevole così come
lo è in generale l’ultimo trimestre dell’anno.
Uno dei settori che
nell’ultima settimana è stato preso di mira è quello delle public
utility niente perché è un settore che più di altri fa ricorso
alla leva finanziaria ma se lo può anche permettere dati i suoi
derivati livelli di cash flow. Nel medio termine questo settore è
sempre rivelato più stabile della media di mercato ed è per questo
che uno Spike dei prezzi è un occasione per entrare con un
certificato:
Il titolo peggiore è
Enel e potete notare dal grafico settimanale quanto sia lontana la
barriera e soprattutto dov’è posizionata nello storico dei prezzi:
Una cosa
interessante di questo certificate è che le cedole sono fisse, cioè
non dipendono dall’andamento dei sottostanti e questo rappresenta
un ottimo cuscinetto anche in caso di violazione delle barriere.
Ho acquistato il
certificate a 944€, a questi prezzi il certificate produce un
rendimento cedolare pari a circa 8,4% a cui va aggiunto un circa 2,3%
annuo di capitale che porta il rendimento totale quindi a circa il
10,7%.
Considerando la
protezione delle barriere e il fatto di avere cedole garantite penso
che il rapporto rischio / rendimento sia veramente vantaggioso.
Tengo infine a
precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole
essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi
indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
Per questo mi auguro
che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di
fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un
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Vi avevamo detto che il nuovo governo sarebbe nato (Non ci preoccupano né le ultime scaramucce tra i due contraente né le consultazioni su fantomatiche piattaforme online), così è stato.
Vi avevamo altresì annunciato che avremo effettuato un’ulteriore rotazione del Portafoglio Italia e così è. Vediamo quindi prima di tutto chi esce e quanto portiamo a casa. Continua a leggere…