Strategia con protezione su petroliferi europei per un 13%

Questa è stata la settimana in cui la BCE ha avviato un’inversione dei tassi di interesse, infatti, come previsto, la Banca centrale europea (BCE) ha ridotto i tassi di riferimento di 25 punti base, nonostante il recente aumento dell’inflazione nella zona euro. Tuttavia, i mercati finanziari avevano già ampiamente anticipato questa decisione. Nei giorni precedenti, l’euro si era già indebolito significativamente rispetto al franco svizzero. Considerando la solidità del mercato del lavoro nell’Eurozona e la conseguente pressione salariale, è probabile che le autorità monetarie mantengano i tassi di interesse stabili durante l’estate. Ulteriore dimostrazione che tutti quei tagli prospettati ad inizio anno, che mi trovavano molto scettico, non ci saranno.

Nel frattempo, con poco meno di 77$, abbiamo visto scendere il barile sui minimi da inizio febbraio. Oltre alla volontà del cartello petrolifero OPEC+ di eliminare gradualmente alcuni dei suoi tagli alla produzione a ottobre, c’è anche gli Stati del G7 stanno facendo pressioni per la fine del conflitto in Medio Oriente, che comporterebbe una riduzione dei rischi geopolitici.

Io, purtroppo, penso che questa ultima motivazione non sia assolutamente valida e che anzi siamo solo all’inizio di fratture più profonde.

Proprio da questa considerazione nasce la strategia della settimana.

Prima di entrare nel merito del certificato ricordo anche che chi volesse contribuire tramite una donazione a far rimanere indipendente la nostra communty, può farlo tramite una donazione a questo link.

Il certificato di questa settimana è il seguente:

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Un certificato che si evolve: ecco il Darwin

Rieccoci qui dopo una settimana di pausa, vi chiedo scusa per non avere scritto il consueto post ma sto dedicandomi anche ad un altro progetto e così il tempo che mi rimane a disposizione è sempre di meno (inoltre Ammetto che il caldo di questo periodo non aiuta sicuramente).

Al netto dei miei impegni personali c’è anche da dire che il periodo delle ultime settimane non è particolarmente ad ulteriori ingressi nei certificati nei certificati vista la bassissima volatilità. Ricordo Infatti brevemente che acquistare certificati significa sostanzialmente vendere volatilità, se diamo quindi un’occhiata all’indice più importante che sintetizza questa misura, ossia il VIX per l’indice S&P500, notiamo subito come sia schiacciato su dei minimi e da lì non si voglia schiodare:

In altre parole, trovare buone occasioni in queste condizioni è estremamente difficile e sarebbe quindi stato inutile scrivere un post tanto per farlo.

In questa settimana però mi sono imbattuto in un certificato che ha una struttura veramente interessante che vale la pena analizzare a prescindere dai livelli di volatilità attuale. Inizio con il riportare brevemente i dati fondamentali:

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Puntare sul settore petrolifero per un 11% e proteggersi dai ribassi

Rieccoci dopo la pausa Pasquale a tornare ad analizzare i mercati ed a inventarci nuove strategie. L’indice italiano ha visto un notevole rialzo in queste due settimane dopo aver toccato quota 24800 come pronosticato con qualche settimana di anticipo. Siamo così tornati vicino quota 28.000 punti. La rottura di tale resistenza rappresenta sicuramente per l’indice italiano uno spartiacque importante tra uno scenario che preveda un ritracciamento ed un altro che invece preveda una forte prosecuzione del rialzo. In questi casi bisogna porre estrema attenzione alle false rotture che possono rappresentare delle brutte trappole per tori.

Sapete ormai da tempo quasi sia la mia visione di fondo: ossia che non può durare una forte spinta rialzista con le banche centrali che aumentano continuamente i tassi di interesse e sapete anche che secondo me l’inflazione non è dettata da fenomeni monetari bensì geopolitici e sociali con buona pace di quella buonanima di Milton Friedman.

In quest’ottica però ci sono tre settori che sto con molto interesse proprio per dei motivi che derivano da quanto scritto poc’anzi: Petrolio, oro e semiconduttori.

Non è questo il momento di approfondire, per motivi di tempo, le ragioni di tale scelta ma mi riservo di farlo in un altro post. Per ora film iniziamo col vedere il prodotto che si collega al primo settore di tre appena enucleati:

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