Il settore petrolifero può rendere almeno il 9% all’anno

Oggi partiamo da una bella storia. Circa tre mesi fa avevo proposto la strategia <<Il certificate che ti viene incontro con il 13% di profitto>>, stimando un 13% di profitto annuo. Le cose sono andate anche meglio proprio grazie all’opzione autocall di cui abbiamo spesso discusso che ha fatto sì che il certificate venisse rimborsato anticipatamente. Quindi calcoliamo qual è stato il profitto di questa operazione, tutto verificabile nel link citato naturalmente.

Sono entrato a 93,5€ ed ho percepito 3 cedole da 0,61€. Alla terza cedola il certificate, come detto, è stato rimborsato a 100€. Il calcolo è perciò banale:

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Altra posizione sul PAC sui petroliferi

Continua il mio PAC sul certificate airbag sui petroliferi . Questa è la terza posizione, la seconda la potete verificare qui. Questa volta il prezzo di carico è 714.95€, sarei contento se qualche lettore è in grado a questo punto di calcolare il prezzo che alla scadenza Repsol (che rimane il peggiore) deve avere per vedersi rimborsato il certificato a 714.95€.

Probabilmente nessuno lo farà, ma se qualcuno avesse voglia può Continua a leggere…

Inizio PAC per un potenziale 15% annuo

Mi sembra giusto scrivere questo post tempestivamente per condividere l’informazione che ho iniziato una sorta di PAC sul certificate già presentato a fine estate nell’articolo “Ultima strategia dell’estate per un 9% all’anno”. Per i dettagli di questo prodotto rimando quindi a tale post.

Operativamente, sono entrato a Continua a leggere…

Ultima strategia dell’estate per un 9% all’anno

Ultimo post prima delle vacanze estive, facciamo un riassunto su vari aspetti che ritengo cruciali non solo per l’immediato ma soprattutto per i mesi futuri.

Parto da un titolo che interessa probabilmente molti lettori e che è presente anche nel Portafoglio Italia: Intesa San Paolo. I risultati sia trimestrali che semestrali sono ben sintetizzati qui. Ciò che vorrei mettere in evidenza è che il fatto di non distribuire dividendi nel 2020 è stato dovuto esclusivamente all’imposizione della BCE e nulla ha a che fare con i conti dell’istituto stesso. A conferma di ciò, Intesa San Paolo ha già chiesto alla stessa BCE di poter distribuire nel 2021 anche il dividendo accantonato nel 2020. Se così succederà significa che potremmo avere una cedola attorno Continua a leggere…