La settima appena conclusa è stata una delle peggiori degli ultimi anni per il FTSE MIB che ha fatto segnare un -4,46%. Il ribasso (per chi ci segue da un po’ lo sa) non ci coglie sorpresi, infatti già da qualche settimana predicavamo l’insostenibilità dei tassi di crescita dei mercati azionari di inizio anno. Va anche detto che una così forte rapidità nella discesa era comunque poco prevedibile.
Ciò che stiamo notando è un mutamento della natura dei mercati azionari che stanno riscoprendo un’alta volatilità, che invece è stata completamente compressa negli ultimi anni. Torneremo su questo aspetto, con diverse strategie, in diversi prossimi post.
Per quanto riguarda il FTSE MIB invece, poiché riceviamo messaggi un po’ allarmati da questo storno, ci sentiamo di poter dire che, al netto della velocità, il mercato è ancora su livelli del tutto fisiologici.
Analizzando il grafico possiamo notare che l’indice non si trova ancora in una zona di iper venduto e che i livelli attuali sono tutto sommato sopra quelli della prima settimana di gennaio.
In particolare sia l’oscillatore stocastico che lo RSI ci dicono che c’è ancora spazio per un po’ di ulteriore ribasso senza che la situazione si inverta facendo cambiare la view del mercato.
La zona dei prezzi compresa tra i 22000 e 21600 punti sarà cruciale nella prossima settimana. Infatti se i prezzi saranno contenuti in questa area il quadro di fondo rialzista non sarà inficiato. Se invece il FTSE MIB chiudesse la prossima settimana sotto i 21600, allora sarà il segnale che il ribasso sarà più lungo e pesante.
Infine aggiorniamo l’andamento del nostro Portafoglio Italia 2018: anche questa settimana il portafoglio si è comportato meglio del suo benchmark, ossia il FTSE MIB, anche se naturalmente neanche esso è stato immune dai ribassi di questa settimana.
A fronte di un -4,46% dell’indice il Portafoglio Italia 2018 ha fatto -3,21%, ma soprattutto dalla data di uscita del portafoglio (12/01/2018) il FTSE MIB ha fatto -5,39% contro un -2,81% del nostro portafoglio. Le serie storiche complete sono scaricabili qui.
Sottolineiamo nuovamente la minore volatilità del nostro portafoglio e la capacità del nostro algoritmo di selezionare titoli che hanno solitamente una performance migliore dell’indice.
Nel precedente post abbiamo riportato come l’unico titolo bancario del portafoglio abbia messo a segno una performance ottima alla luce dei risultati riportati.
Aggiorniamo brevemente le notizie segnalando che un assicurativo presente nel nostro portafoglio ha annunciato un aumento del 16% del dividendo per il 2018 aumentando così ancora di più la rendita passiva del nostro portafoglio.