Si sale con le scale e si scende con l’ascensore: Questa settimana ed in particolare le ultime due sedute sono state la prova concreta della veridicità di questo detto. Torneremo sicuramente a parlare nei prossimi post del fallimento della Silicon Valley Bank. Sicuramente sapete tutti ciò che è successo: Alla luce del rialzo dei tassi di interesse molte delle Startup che avevano un conto presso la banca hanno deciso di ritirare la liquidità perché la SVB non assicurava rendimenti soddisfacenti nei propri depositi. A fronte di un ritiro di massa la banca ha prima privato a (s)vendere delle partecipazioni che aveva in portafoglio poi ha provato a effettuare un aumento di capitale che però non ha trovato sottoscrittori. Nella serata di venerdì la banca è stata dichiarata fallita.
Nei prossimi giorni sarà interessante capire come mai proprio questa banca che si occupa, o meglio occupava, di Startup sia andata in crisi di liquidità (una mia teoria ce l’ho ma per adesso rimane tale) e soprattutto se tale modello è replicabile anche per altri istituti o se le banche dovranno iniziare a farci concorrenza con remunerazioni sulla liquidità sicuramente più alte delle attuali.
Per ora diciamo che non mi pento del mio atteggiamento estremamente prudente rispetto agli sviluppi azionari dell’ultimo mese, mese e mezzo. A conferma di ciò vi presento un certificato molto simile a quello della scorsa settimana ma con un profilo di rischio e quindi anche di rendimento sicuramente maggiore del precedente:
- Tipo: Reverse Bonus Cap
- ISIN: DE000HB9YRG1
- Sottostante: Spotify
- Scadenza: 14/09/2023
- Barriera: 154,392$
- Rimborso: 124€
Le differenze sostanziali dal precedente certificato sono sicuramente il sottostante, la distanza della barriera ed il rendimento potenziale.
Per quanto riguarda il sottostante ci muoviamo sempre sulle aziende tecnologiche e questa volta abbiamo Spotify invece che Snap. Questa volta la barriera non dista più il 66%, bensì il 27% da riuscire a mantenere in sei mesi circa. D’altro canto il rendimento potenziale sfiora il 29% in solo 6 mesi appunto! Proiettato su base annua significa avere un 58% scarso!
Vediamo quindi cosa ci dice l’analisi tecnica:
La barriera passa proprio per due candele che formano una importante resistenza sarebbe stato meglio averla un po’ più in alto. Non dobbiamo però dimenticare anche la variabile tempo ed in questo caso gioca a nostro favore: Infatti quello che mi sembra che delinei una configurazione ribassista sono gli ultimi due massimi relativi crescenti a cui corrisponde però un abbassamento dell’indice stocastico. Solitamente questa configurazione indica una fase di distribuzione delle quotazioni. A noi basterebbe guadagnare un po’ di tempo senza che necessariamente il titolo crolli per vedere apprezzato significativamente il certificato; si potrebbe infatti decidere di venderlo anche prima della scadenza dei 6 mesi visto che oggi quota circa 96€.
Lo ribadisco ancora, il certificato ha sicuramente un profilo di rischio elevato, ma d’altronde non si può pensare di ottenere un rendimento del 29% in soli 6 mesi senza alzare l’asticella del rischio. Al solito come uno può fare le proprie valutazioni anche in funzione non solo del proprio profilo di rischio ma della propria visione del mercato ed in particolare dei titoli tecnologici da qui a 6 mesi.
Concludo dicendo che se la volatilità nelle prossime sedute doveva essere continuare ad aumentare sicuramente la liquidità che mi sono tenuto in questi mesi potrà cominciare ad essere impiegata in maniera estremamente proficua, quindi stay tuned!
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