Tesla: il certificato batte l’azione!

Questo post natalizio sarà breve e avrà più che altro uno scopo didattico. Ci lasceremo poi con gli auguri ed una novità che introdurremo il prossimo anno.

Torniamo su Tesla invitandovi un attimo a rileggere il post scritto il primo ottobre. Avevamo fatto un’analisi del titolo ed infine consigliato due certificati. Sul primo c’è poco da dire, è il più semplice ed è quello che ha sempre pagato le cedole.

Il secondo è un po’ più articolato: infatti anche esso stacca una cedola 1% semestrale, ma se superasse un certo livello detto strike il certificato viene rimborsato alla parità più il 5% (ossia a 105€).

Ecco, volevo dimostrarvi come la pianificazione vinca anche sulla sfiga (per usare un termine tecnico).

Vediamo innanzitutto il grafico di Tesla:

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Puntare su Tesla ma ridurre il rischio

La compagnia che analizziamo oggi non ha sicuramente bisogno di presentazioni, parliamo di Tesla. Sicuramente la società di Elon Musk è un “game changer” nel mondo dell’industria dell’automotive. Con le sue auto elettriche ha costretto tutto il mondo dei produttori storici d’auto a rivedere il proprio business.

Come tutte le aziende innovative è estremamente difficile fare una valutazione di carattere fondamentale e compararla con le aziende del suo stesso segmento. Ad esempio negli ultimi 5 anni le vendite di Tesla sono aumentate mediamente del 102,8%! Ossia ogni anno Tesla riesce a vendere più del doppio dell’anno precedente, numeri impressionanti per un settore come quello dell’auto. D’altro canto, malgrado i volumi di vendita crescenti, l’EPS rimane negativo, pari a -13,10%.

Con l’arrivo del model 3 presentato quest’estate, Tesla sta cominciando ad entrare nel mass market con un modello alla portata, se non di tutti, di una grossa fetta di mercato. Anche in questo caso luci ed ombre s’alternano: da una parte per tale modello, solo come pre-ordini, si è raggiunta la cifra record di più di 300,000 ordini. Allo stesso tempo, per ammissione dello stesso Musk, Tesla avrà non poche difficoltà ad affrontare una produzione di queste dimensioni.

Non ultimo rischio da considerare, Continua a leggere…