Portafoglio Italia: primo obbiettivo raggiunto tra le turbolenze

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Pensavate che il peggio fosse alle spalle? In fondo anche noi, ma sottovalutavamo la capacità del paese di complicarsi la vita. Attendiamo qualche informazione più precisa sulla finanziaria prima di esprimerci in maniera più precisa, però, in linea generale, possiamo già dire che fare politiche “espansive” in un sistema a cambi fissi, in cui la banca centrale non garantisce i totali e in cui i tuoi “vicini” attuano politiche mercantilistiche (Germania in primis) non ci sembra proprio la migliore delle idee.

Se poi gran parte del deficit sarà finalizzato alla distribuzione di un po’ di liquidità verso certe classi sociali senza invece impiegarli in investimenti diretti da parte dello stato, non bisogna essere un indovino per prevedere che torneremo ad avere una bilancia commerciale negativa.

Veniamo ai numeri del nostro Portafoglio Italia. Prima di tutto facciamo notare che un primo obbiettivo è stato raggiunto: con lo stacco del dividendo ENI di 0,42€ abbiamo portato il rendimento da dividendi a 6,10% sui nostri prezzi di carico, come avevamo dichiarato all’uscita del Portafoglio Italia e come potete verificare qui.

Dicevamo che questa settimana ha annullato gli scorsi progressi: il FTSE-MIB ha fatto un -3,83% mentre il nostro portafoglio Italia fa un po’ meglio con un -3,71%. Ancora, come al solito, più evidente la differenza da inizio anno: -11,60% del FTSE-MIB contro un -2,46% del Portafoglio Italia, non male se pensate a tutto ciò che è successo da inizio anno.

Ricordiamo infine che il Portafoglio Italia è scaricabile qui e che per coloro che vogliano rimanere tempestivamente aggiornati consigliamo di iscriversi alla mailing list qui a destra.

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