Questa settimana vado dritto al punto visto che il prodotto che segue è allo stesso tempo semplice nelle sue caratteristiche ma diverso dagli altri finora presentati, soprattutto nella sua evoluzione nel tempo.
Partiamo dal fatto che il certificate in questione ha un solo sottostante, ben solido e che è spesso presente nel Portafoglio Italia. Stiamo parlando di Intesa San Paolo, il più grande istituto bancario italiano. Avere un unico sottostante è sicuramente una caratteristica ricercata in un certificate, a maggior ragione quando si tratta di un titolo così robusto. Solitamente però a queste caratteristiche viene sacrificato il rendimento, proprio perché il rischio che presenta è basso.
A differenza degli altri invece, questo certificate mantiene anche un ottimo rendimento potenziale.
Vediamone quindi le caratteristiche:
- Tipo: EXPRESS
- ISIN: IT0006746231
- Sottostante: INTESA-S.PAOLO
- Incremento capitale: 6% semestrale
- Scadenza: 04/02/2025
- Strike: 2,47€
- Barriera: 1,482€
La prima cosa che vi sarà balzata all’occhio è la voce “Incremento capitale”. Infatti siamo abituati sostanzialmente a due tipologie principali di certificate: quelli che staccano cedole periodiche e quelli che rimborsano un bonus alla scadenza, poi naturalmente sappiamo che le varianti all’interno di queste due famiglie possono essere molteplici naturalmente.
I certificate di tipo Express invece sono una via di mezzo tra i due ed il livello di strike, che solitamente viene esclusivamente utilizzato per calcolare quello di barriera, assume in questo caso un valore ben più importante.
Il funzionamento è il seguente: ogni sei mesi si osserva il prezzo del titolo, se esse è maggiore dello strike (e non solo della barriera) si ha diritto al rimborso del capitale maggiorato di un extra rendimento, altrimenti si passa alla data successiva. Se il certificate non è stato ancora rimborsato allora si hanno 3 possibilità
- prezzo > strike → si ha diritto al rimborso del capitale maggiorato di un extra rendimento
- barriera < prezzo < strike → si ha diritto al rimborso del capitale e basta
- prezzo < barriera → si subisce una perdita pari a quella del sottostante
Graficamente il concetto è ancor più chiaro:
Se Intesa San Paolo si trova sopra la linea rossa ci becchiamo un bonus. Se invece si arriva alla scadenza tra linea rossa e quella nera ci viene rimborsato solamente il capitale (1000€ a certificate), mentre sotto la nera si subisce una perdita pari a quella del sottostante.
Detta così non sembra neanche così allettante la strategia, ma non bisogna essere superficiali quando si valutano certi prodotti, vediamo com’è l’evoluzione del bonus:
- 4 Febbraio 2021 → 12%
- 4 Agosto 2021 → 18%
- 4 Febbraio 2022 → 24%
- 4 Agosto 2022 → 30%
- 6 Febbraio 2023 → 36%
- 4 Agosto 2023 → 42%
- 5 Febbraio 2024 → 48%
- 5 Agosto 2024 → 54%
- 4 Febbraio 2025 → 60%
Più chiara ora la progressione del rendimento? Non male che dite! La prima data è già alle spalle, quindi vuol dire che stiamo “giocando” per il 18% ad Agosto. Ma c’è anche un altro aspetto da considerare ancor più importante, non è necessario che il certificate venga per forza rimborsato per guadagnarci. Infatti, col passare del tempo, il certificate sconterà nel proprio prezzo la possibilità di un rimborso ad un importo sempre maggiore, adeguando così la propria quotazione.
In altre parole mettiamo che Intesa San Paolo non si muova un granché da prezzi attuali che si trova un po’ sotto lo strike. Benché il sottostante stia sugli stessi livelli, il prezzo del certificate verrà “risucchiato” verso l’alto proprio perché deve scontare un potenziale rimborso ad un prezzo maggiore. A quel punto si presenterà così un’ulteriore possibilità di uscita in profitto senza necessariamente dover attendere la data di valutazione.
Personalmente sono entrato a 1008€ (lo 0,8% mi è sembrato un buon sovraprezzo da pagare per questa struttura) ed attenderò fino a Febbraio del 2022, dopo di che valuterò se chiudere in anticipo la posizione o continuare a tenerla.
Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
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