Come già anticipato la scorsa settimana in questo posto mi concentrerò sulla strategia recovery finalizzata proprio a recuperare il brusco calo del titolo Bayer avvenuto un paio di settimane fa.
La notizia scatenante tale ribasso penso la conosciate un po’ tutti: il risarcimento e riconosciuto da una Corte degli Stati Uniti per l’utilizzo del biofosfato. In poco tempo Il titolo è passato da circa 42€ agli attuali 31€. Come si può vedere dal grafico giornaliero sì è aperto un gap ribassista proprio all’apertura della giornata del 20/9/2023.
In queste istituzioni anche applicare gli stop Loss serve, ma fino a un certo: Anche Chi avesse impostato un livello automatico avrebbe visto chiudere la propria posizione a livelli ben inferiori di quelli impostati.
L’altro approccio è quello di gestire comunque attivamente la posizione cercando soluzioni alternative. Quella che segue è una di queste:
- Tipo: Top Bonus
- ISIN: DE000HC2V6E7
- Sottostante: Bayer
- Bonus: 114€
- Scadenza: 12/12/2024
- Barriera: 31,5575€
Il certificato in questione è un classico top bonus con un unico sottostante: Bayer naturalmente. Per chi non lo sapesse un top bonus non distribuisce cedole durante la propria vita, bensì viene rimborsato alla fine con un premio, o meglio ad un certo valore che nel nostro caso è pari a €114, se alla scadenza il sottostante si trova sopra il livello della barriera, non importa cosa faccia prima.
Prima di tutto cerchiamo di capire qual è il rendimento che offre potenzialmente tale prodotto: attualmente è acquistabile a circa 80€, quindi in poco più di un anno il rendimento sarà pari a 42,5%.
Per quanto mi riguarda, un rendimento del genere coprirebbe abbondantemente gli attuali ribassi sui miei prezzi di carico.
Ora cerchiamo di fare un’analisi più approfondita.
Come vedete dal grafico precedente, il titolo si trova leggermente sotto la barriera di circa lo 1%.
Tradotto in altri termini “basterebbe” che da qui ad un anno facesse un +1% che noi guadagneremo il 42,5%.
La cosa non è scontato anche se le ultime candele giornaliere indicano un primo tentativo di rimbalzo. Altra considerazione importante è possibile farla sul grafico mensile:
Come potete notare dal grafico mensile siamo proprio su dei supporti storici, ossia i minimi fatti segnare nel 2008.
Naturalmente nessun pasto è gratis: Il valore lineare delle certificato sarebbe circa 64 euro: Ossia se a scadenza il prezzo di Bayer fosse questo, il certificato non vedrebbe rimborsato ad 80€ bensì a €64. Tipicamente questi 16 euro di differenza il sovrapprezzo “da pagare” per tentare di ottenere un rimborso a 114€.
Attorno a queste considerazioni, ognuno di voi può elaborare la strategia che più ritiene opportuna per le proprie esigenze, quindi se utilizzare il capitale già impiegato su Bayer o su un suo derivato, oppure se utilizzare capitale nuovo. Sappiate che comunque la strategia in sé ha un alto tasso di rischio!
Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
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