Un’obbligazione che può rendere anche il 10%

Condividi

Settimana che ha fatto registrare nuovi massimi su molti indici azionari europei ed americani, tutto ciò sulla scia dei fantastici risultati di Nvidia. Chi vi scrive si è laureato ormai quasi 20 anni fa proprio con una tesi sulle reti neurali artificiali, quando ancora il settore era veramente esclusivo solo per gli addetti. Quindi lungi da me sminuire la portata di questi risultati sia in termini meramente economici sia in termini di prospettive di cambiamento del mondo.

Però quando si analizzano i fenomeni non per il presente ma per le aspettative future è anche necessario fare alcuni ragionamenti. Io riporto semplicemente una citazione dal libro ” l’investitore intelligente”, più precisamente dal capitolo 11:

Gran parte del valore trovato per una growth stock con un alto moltiplicatore deriva da proiezioni future che differiscono marcatamente dalla performance passata, tranne forse nel tasso di crescita stesso. Quindi si può dire che gli analisti di titoli di oggi si ritrovavano costretti a diventare pienamente motivati e scientifiche proprio nelle situazioni che vedo si prestano a una analisi esatta. Più alto è il tasso di crescita che si proietta, più la televisione diventa sensibile al minimo errore. Se per esempio stimate che un’azienda che guadagna un dollaro d’azione possa aumentare quel profitto del 15% l’anno per i prossimi 15 anni, di contributi sarai libero a 8,14 dollari. Sì il mercato valuta l’azienda a 35 volte gli utili, il titolo si dovrebbe il periodo a circa 285 dollari. Sì però gli utili crescono al 14% anziché al 15%, l’azienda guadagnerebbe 7,14 dollari al termine del periodo e, delusi da quel carro, di investitori non c’è liquido più disposti a pagare 35 volte gli utili. A 20 volte inutili per esempio il titolo finirebbe intorno ai 140 dollari ad azione ovvero più del 50% in meno!”

La cosa che mi ha reso ancora più perplesso è il fatto che gli ultimi risultati di Nvidia abbiano trascinato con sé tutti gli altri indici e settori a prescindere da quello tecnologico.

Lo stesso FTSE MIB, una volta che ha rotto la resistenza che avevo individuato già settimane fa (potete controllare i post precedenti), ha proseguito di slancio fino agli attuali livelli come si vince dal grafico sottostante:

In una situazione come quella attuale quindi ho deciso di implementare la seguente politica: Ogni volta che un titolo che ho in portafoglio come azione (e non come sottostante di un certificato) sale di o più del 10% dai livelli attuali (magari aiutandomi anche con l’analisi tecnica), vendo parte delle azioni e giro la liquidità così generata in obbligazioni o certificati con barriera estremamente profonda. L’obbligazione che ho individuato questa settimana è un prodotto che in realtà assomiglia più ad un certificato express. Vediamo le caratteristiche:

Prima di parlare del sottostante capiamo il funzionamento. Essendo un’obbligazione il capitale è garantito (al netto di un default di SoGen), ma, a differenza di una classica pubblicazione in cui si accumula un rateo, la cedola viene educata assieme al rimborso del capitale se un certo tasso di interesse scende sotto la soglia del 2,1% alla data di osservazione. Naturalmente le cedole sono cumulabili di anno in anno.

Se volete è come avere un certificato Express a capitale protetto. Ma qual è il sottostante di riferimento?

Il Tasso EUR CMS 10 anni, o più correttamente IRS (Interest Rate Swap) EUR 10 anni, è un parametro di riferimento utilizzato nei mercati finanziari per indicare il costo del denaro a lungo termine nell’area Euro. Si tratta di un tasso di interesse variabile, calcolato come media dei tassi di interesse a breve termine (Euribor) scambiati nel mercato interbancario, a cui si aggiunge un differenziale (spread) determinato dal rischio di credito della controparte.

L’andamento di tali tasso è riportato nel grafico sottostante:

Essendo l’obbligazione acquistabile a 98€, se si pensa che la BCE, da qui ad un anno, possa tagliare i tassi di interesse di mezzo punto, o che semplicemente il mercato abbia aspettative in tal senso, allora potremmo trovarci con un rendimento di circa il 10% in un solo anno. Altrimenti penso che da qui a 10 anni ci sarà molto probabilmente un anno in cui questo tasto d’interesse scendendo sotto il 2,1% ed ogni anno accumuleremo una cedola del 7,5%, il tutto con la garanzia del capitale.

Naturalmente a fronte di un rendimento del genere per un’obbligazione c’è il fatto che c’è sempre il rischio che alla fine la cedola non venga mai pagata se il CMS non scendesse mai sotto tale livello.

Personalmente ritengo che questa è un’ottima via di mezzo tra un’obbligazione ed un certificate.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un like se l’articolo è di vostro gradimento.

Vi ricordo che chiunque voglia essere tempestivamente informato sulle novità pubblicate dal blog può iscriversi alla mailing list qui a destra. Inoltre tenete presente che l’iscrizione è portata a termine solo se viene confermata dopo aver cliccato sul link che vi verrà spedito a seguito dell’immissione della vostra email alla mailing list.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *