Settimana che ha fatto registrare nuovi massimi su molti indici
azionari europei ed americani, tutto ciò sulla scia dei fantastici
risultati di Nvidia. Chi vi scrive si è laureato ormai quasi 20 anni
fa proprio con una tesi sulle reti neurali artificiali, quando ancora
il settore era veramente esclusivo solo per gli addetti. Quindi lungi
da me sminuire la portata di questi risultati sia in termini
meramente economici sia in termini di prospettive di cambiamento del
mondo.
Però quando si
analizzano i fenomeni non per il presente ma per le aspettative
future è anche necessario fare alcuni ragionamenti. Io riporto
semplicemente una citazione dal libro ” l’investitore
intelligente”, più precisamente dal capitolo 11:
Questa settimana si è verificata la rottura del canale laterale del FTSE MIB che da diverse settimane si era andato a configurare. Anche in questo blog avevamo seguito questa figura tecnica dicendo che una rottura in un verso o nell’altro avrebbe determinato il corso delle sedute successive. In questo caso abbiamo in effetti ha assistito ad un caso da manuale: Alla rottura del canale superiore di cognizione su base giornaliera i prezzi si sono mantenuti al di sopra di tale livello trasformando così quello che era una resistenza in un supporto. Tale dinamica può essere poi difficilmente rilevata nei grafico sottostante:
Ancora maggiore è
la forza dimostrata dall’indice NASDAQ che ha fatto registrare i suoi
massimi storici andando in inequivocabilmente ad invalidare un timido
finale di debolezza manifestato nelle sedute precedenti. Anche questa
configurazione è facilmente deducibile dal grafico sottostante:
Fin qui l’analisi
tecnica parla chiaro e in questo caso non lascia spazio ad
interpretazioni diverse.
Altra prospettiva
invece è quella che proviene dall’analisi fondamentale. Molti titoli
azionari, soprattutto quelli americani, presentano dei multipli P/E
estremamente elevati soprattutto in considerazione del fatto che il
mercato obbligazionario offre delle alternative più che valide con
questi tassi di interesse. Prima o poi questa anomalia dovrà essere
riservata o con un brusco abbassamento di tasti di interesse o con
una riduzione dei prezzi delle azioni (non è neanche escluso che i
due fenomeni si presentino contemporaneamente!).
È proprio sulla
scia di questa incertezza che propongo il seguente che certificato
che il quarto e ultimo della selezione che dovrebbe essere tenuta per
tutto l’anno:
Tipo: Fixed
Cash Collect Airbag
ISIN:
IT0006761578
Sottostante:
Banco BPM / Societe Generale / Unicredit / Deutschebank
Scadenza:
11/01/2029
Cedola: 0,584
Mensile 7% Annuo
Barriera:
2.3975€ / 11,7675€ / 12.8075€ / 6,1€
Cerchiamo di mettere
in fila tutte le caratteristiche di questo certificate che secondo me
è veramente ottimo:
Flusso di premi incondizionati: Il
certificato offre un flusso di premi mensili garantiti dello 0,584%
(7% annuo) fino a scadenza (gennaio 2029), indipendentemente dalla
performance dei sottostanti.
Possibilità di rimborso
anticipato: A partire da gennaio 2025, il certificato può
essere rimborsato anticipatamente al valore nominale (1.000 euro) se
tutti i titoli del basket si trovano al di sopra del 100% degli
strike price.
Effetto Airbag:
Il premio di emissione scontato (960 euro) offre un ulteriore
livello di protezione, pari a circa il 35% del valore nominale.
Rendimento potenziale:
Il rendimento potenziale annuo, considerando appunto che è
attualmente acquistabile a 965€, è stimato intorno all’8,2% in
caso di lateralità del mercato e fino al -45% del peggiore dei
sottostanti.
Protezione del capitale: La struttura del
certificato offre un’elevata protezione del capitale, con un
rendimento negativo limitato al -4% circa anche in caso di un calo
del 70% di uno dei sottostanti.
Ora l’unica cosa che
si potrebbe optare è che per questi quattro certificati si era posto
un obiettivo di guadagno a doppia cifra. Questo naturalmente è vero
ma bisogna avere una prospettiva globale: il certificato appena
presentato ha una resilienza che quasi nessun altro ha, ma
soprattutto l’obiettivo del guadagno deve essere visto
complessivamente nel portafoglio. Mi spiego meglio: Nel post
precedente ho analizzato un prodotto che offriva più del 14% annuo,
se lo mediamo con quest’altro rendimento siamo comunque
abbondantemente sopra il 10% di guadagno complessivo (11.5%) ma con
un profilo di rischio sicuramente inferiore a quello che avremmo
ottenuto con un unico certificato che avrebbe offerto un analogo
rendimento.
Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog,
questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì
un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.
Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i
dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro
che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di
fare almeno un click su un banner presente nella pagina e mettere un
like se l’articolo è di vostro gradimento.
Vi ricordo che chiunque voglia essere tempestivamente informato sulle
novità pubblicate dal blog può iscriversi alla mailing list qui a
destra. Inoltre tenete presente che l’iscrizione è portata a termine
solo se viene confermata dopo aver cliccato sul link che vi verrà
spedito a seguito dell’immissione della vostra email alla mailing
list.
Questa settimana si è iniziato a vedere un minimo rialzo di
volatilità. Tutto sommato ancora poca cosa, ma comunque un indizio
da tenere d’occhio.
Personalmente confermo di essere entrato su Enel proprio al prezzo indicato nel post precedente. Dopo di che tale supporto è stato infranto e probabilmente si arriverà a toccare 7,2€. Ad ogni modo, come già enunciato nel post citato, la mia posizione in questo caso è di lungo termine per cui oscillazioni di questa entità non mettono assolutamente in discussione i motivi dell’operazione.
Veniamo invece
all’argomento di questa settimana. Iniziamo col dire che
attualmente rimango ancora con una consistente parte di liquidità ed
i nuovi acquisti sono rimpiazzi di prodotti scaduti. In particolare
il certificate che presento questa settimana va a sostituire il
prodotto presentato nel post Titoli
finanziari francesi per oltre il 7%.
Questa settimana permetteteci di iniziare col fare i complimenti ad un nostro lettore, Angelo, che, riguardo il certificate recensito in Una scommessa da 12% all’anno, ha indovinato lo scenario meglio di noi visto che il certificate è stato rimborsato in anticipo staccando la cedola del 3%.
Per questo motivo abbiamo cercato un altro certificate per impiegare la liquidità che ci è stata così liberata.
Prima di presentare il nuovo prodotto, facciamo una veloce sintesi della nostra visione: Continua a leggere…