Tanto panico? Un po’ troppo ci sembra. Certo, l’uscita del presidente della Repubblica Mattarella ha amplificato il nervosismo sui mercati. Benché l’intento dichiarato sia stato quello di “rassicurare i mercati” gli effetti sono stati opposti (maliziosamente possiamo però pensare che in realtà sia stato raggiunto proprio il vero obbiettivo voluto).
Ad ogni modo noi non partecipiamo all’isterismo collettivo, anzi andiamo a cercare occasioni che in condizioni normali non si presentano.
La società di cui andremo a parlare è Prysmian. L’azienda specializzata in progettazione, produzione, commercializzazione e installazione di cavi e sistemi di cablaggio. Il fatturato per famiglia di prodotti è ripartito come segue: – cavi e sistemi di cablaggio elettrico (84,6%): cavi di distribuzione elettrica a bassa, media e alta tensione, cavi speciali per apparecchiature industriali, cavi sottomarini, cavi di segnalazione, cavi per batterie, ecc.; – cavi e sistemi di cablaggio per telecomunicazioni (15,4%): cavi in rame e fibre ottiche, sistemi di comunicazione via cavo con conduttori metallici, componenti e sistemi via cavo per reti a lunga distanza, ecc. A fine 2016 il gruppo dispone di oltre 82 siti di produzione in tutto il mondo. La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (18,2%), Europa-Medio Oriente-Africa (49%), Nord America (14,2%), Asia e Oceania (12,5%) e America Latina (6,1%).
Da questa breve presentazione intuirete che il business dell’azienda prescinde sia dal punto di vista geografico sia industriale dallo sviluppo della situazione politica italiana. Infatti l’Italia rappresenta solo il 18,2% del fatturato, ma soprattutto la domanda di cavi non verrà sicuramente influenzata da tali accadimenti.
Ma si sa quando il mercato inizia a vendere lo fa in maniera indistinta, per questo abbiamo scelto un
Passiamo ora alla analisi tecnica. Il grafico mensile ci permette di individuare dove si trova la barriera.
Questa si trova ben sotto ad un forte supporto statico in area 21,30€. Se vediamo un grafico ad un giorno notiamo invece che è stato rotto un supporto 24€.
Sicuramente la rottura di un supporto non è un buon segno, ma in una fase di così forte iper-venduto certi livelli sono rotti e recuperati facilmente, per questo abbiamo scelto un Bonus Cap che ci da ancora un ampio margine al ribasso. Ai prezzi attuali infatti la barriera dista il 14,02% ed è acquistabile a 97,7€ (nostro prezzo d’ingresso) che porta il rendimento potenziale al 11,05% in poco più di 6 mesi (cioè quasi il 22% annuale). Riteniamo quindi che tali prodotto presenti un rapporto rischio rendimento interessante.