Recuperare più del 40% su TIM o fare un investimento più prudente?

Il post della scorsa settimana iniziava proprio con le seguenti parole:

“Settimana di ritracciamento per tutti gli indici azionari compreso quello italiano, conseguenza del fatto che il rally avvenuto nelle scorse sedute non era sostenibile perlomeno a quei ritmi. Io continuo ad avere forti dubbi sulla sostenibilità del rialzo per due fattori principali: […]”. Qui il proseguo dell’articolo.

Nell’ultima settimana abbiamo potuto toccare con mano quale sia l’impatto delle banche centrali e della loro politica monetaria sui corsi azionari. Ormai in maniera Sicuramente diversa sia Powell che la Lagarde ce lo hanno detto apertis verbis: Le politiche continueranno ad essere sostanzialmente restrittive e questo tutto sommato non è una novità, quello che invece è stato detto ancora più chiaramente, soprattutto da Powell è che il vero problema è la troppa occupazione. Non è un errore di battitura, trattasi proprio di occupazione e non di disoccupazione! Più volte ho citato in questo Blog la famigerata curva di Phillips che è la scusa capitalistica con cui i detentori del capitale riescono a tenere a bada le istanze dei lavoratori salariati.

So che a molti potrà sembrare un linguaggio passato di moda, ma l’analisi che il vecchio Karl Marx sui rapporti di forza dei mezzi di produzione rimane Secondo me attualissima. Un esempio è stato il periodo delle grandi dimissioni avvenuto proprio subito dopo la pandemia specialmente negli Stati Uniti.

Una società capitalistica non può permettersi che sia il capitale che rincorra il lavoro ma esattamente il contrario, specialmente se si ha intenzioni di riportare dentro i confini nazionali alcune produzioni strategiche ai fini geopolitici riguardanti le tecnologie più avanzate, in modo tale da sottrarre qualsiasi vantaggio competitivo al principale (unico?) sfidante degli USA, vale dire la Cina.

Tutto questo discorso per dirvi semplicemente che, per quanto mi riguarda, non monitorerò più quello che molti pomposamente chiamano pivot dell’inflazione, che è un po’ come Godot, bensì il tasso di disoccupazione. Quando questo crescerà in misura tale da permettere alle aziende di assumere lavoratori a condizioni migliori delle attuali, allora probabilmente le politiche monetarie in USA muteranno, e a stretto giro così almeno era anche in Europa, non prima.

Dopo tutto questo “pippone” in ottica macro, per farmi perdonare, visto anche che la prossima settimana è Natale e quindi non uscirà un altro post vi presento due certificati che hanno come sottostante Telecom Italia ma che si rivolgono a un pubblico abbastanza diverso e dando Quindi un funzionamento altrettanto diverso. Partiamo dal primo:

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Strategia di Recupero per chi ha perso su Saipem

Iniziamo subito con una notizia positiva: La strategia pubblicata sul post “Un potenziale +18% già ad Agosto su Intesa San Paolo, ma le possibilità non finiscono qui…” è andata a buon finr con un guadagno del 24%. Per quanto riguarda il Portafoglio Italia 2022 ha fatto segnare un + 0,68% contro un + 0,15% del MIB. Veniamo ora alla attualità: anche questa settimana è stata una settimana all’insegna della volatilità. Molti titoli tecnologici hanno fatto registrare molti ribassi.

Oltre ai tecnologici in Italia il titolo Saipem ha fatto registrare un poderoso ribasso, andando a perdere oltre il 30% in due sedute. Probabilmente alcuni di voi hanno il titolo in portafoglio e si sono purtroppo ritrovati in questa situazione spiacevole.

Quando ci sono questi storni così repentini è impossibile riuscire a ridurre le perdite proprio perché il ribasso avviene tra la chiusura della seduta è l’apertura della successiva. Questo post tenta di dare una soluzione a coloro si trovano in portafoglio il titolo così svalutato, la potremmo definire un’operazione di switch.

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Atlantia: un’opportunità da prendere con cautela

Prima strategia del 2020 su un tema caldo che probabilmente ci accompagnerà per tutto l’anno. Ci saranno sicuramente tra di voi chi sta aspettando l’edizione del Portafoglio Italia 2020. Vi diciamo che dovrete attendere ancora una settimana o due, ma l’argomento di oggi ha in qualche modo a che fare con il Portafoglio Italia 2020.

Possiamo infatti anticiparvi che facendo girare il nostro algoritmo ci viene segnalato il titolo Atlantia. Non c’è sicuramente bisogno di ricordare che il titolo è al centro di forti speculazioni a seguito della volontà da parte del M5S di revocare le concessioni autostradali dopo il crollo del ponte Morandi e, da ultimo, del crollo della galleria in A26.

Il forte ribasso subito da Atlantia a fatto sì che, statisticamente, il titolo sia tornato ad avere un dividend/yield interessante e per questo Continua a leggere…

Una strategia del 14% su Nokia

Questa settimana è quella in cui proponiamo l’ultima strategia su certificate dell’anno. La struttura della strategia è del tutto analoga a quella del post precedente, ciò che cambia è il sottostante e la scadenza, per maggiori dettagli quindi vi rimandiamo a tale articolo.

Brevemente riassumiamo come funziona la strategia: si acquista un Bonus Cap ed un Reverse Bonus Cap e quindi si punta a massimizzare il profitto se il sottostante rimane compreso tra le due barriere dei rispettivi certificate.

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Saipem per un 24% annuo

La strategia che proponiamo questa settimana è una strategia laterale a nostro avviso molto interessante.

Chiariamo subito cosa intendiamo per laterale: tale strategia prevede l’utilizzo di due certificate, un Bonus Cap ed un Reverse Bonus Cap. Non dettaglieremo il funzionamento di queste due tipologie visto che ormai il nostro blog ne è pieno di esempi, basta che li cerchiate.

Visto che il Bonus Cap prevede un Continua a leggere…

Doppia strategia su ENI per rendimenti annui a doppia cifra

Il nostro Portafoglio Italia fa registrare nuovamente massimi storici arrivando a segnare un +29,6% da inizio anno. La notizia della settimana è indubbiamente la fusione tra FCA e PSA, che più che una fusione ci sembra un’acquisizione visto lo scambio alla parità, il che vuol dire che PSA sborserà soldi per fondersi con FCA. Il fortissimo rialzo di FCA ed il ritracciamento di PSA si spiega così. Buon per la famiglia Agnelli ma anche bene per noi che abbiamo fatto entrare recentemente FCA nel nostro Portafoglio Italia.

Anche se può sembrare strano consigliare certe letture da “queste parti”, ma, per chi volesse farsi un’idea più chiara e generale sul perché di questa fusione e su che fine faranno alcuni stabilimenti produttivi, invitiamo a riscoprire Continua a leggere…

Le banche europee per un 9,5% in sei mesi

Due brevi considerazioni sul Portafoglio Italia per poi passare subito al certificate della settimana.

La prima è che abbiamo ormai incassato tutti i dividendi del nostro Portafoglio Italia ed il rendimento si attesta al 5,81% sui nostri prezzi di carico. Tale percentuale è leggermente inferiore al 6% pronosticato all’inizio ma ciò per una ragione ben precisa: ad un certo punto abbiamo deciso di effettuare una rotazione di portafoglio ed incassare le plusvalenze su Azimut, Fineco ed ENI per acquistare altri titoli a maggior sconto ma con rendimenti da cedola leggermente inferiori a quelli venduti. Come risultato abbiamo visto aumentare il conto capitale del portafoglio e diminuire il rendimento cedolare. Nel computo totale è stato sicuramente conveniente “portare a casa” il +30% di Fineco od il +70% Continua a leggere…

ERG: un ottimo titolo anche per i certificati

Speriamo che tutti i post delle scorse settimane siano serviti a far sì che il violento ribasso di questa settimana non vi abbia colto impreparati. Tutti i reversed bonus cap consigliati dovrebbero quantomeno aver ridotto le perdite della parte long del vostro portafoglio. Allo stesso modo speriamo che abbiate seguito la rotazione del Portafoglio Italia così da schivare il -13% di Finecobank e quasi il -6% di ENI (mentre Azimut se l’è cavata con un -3,41%).
Il FTSE-MIB Continua a leggere…

Quando i derivati sono meno rischiosi dei titoli: una strategia da 15%

Solitamente il venerdì è il giorno dell’aggiornamento del Portafoglio Italia ed inoltre nello scorso post vi avevamo palesato la possibilità di una strategia su Intesa San Paolo. Poiché le condizioni di mercato cambiano e noi non ci innamoriamo mai delle nostre idee, proponiamo oggi un’altra strategia che attualmente ci sembra più profittevole e che noi abbiamo già in parte iniziato a costruire qualche mese fa e che oggi abbiamo finito di impostare completamente. Tra poco vi sarà più chiaro il senso di queste parole visto che la nostra strategia consta di due certificate questa volta.

Prima di iniziare però precisiamo che la serie storica del Portafoglio Italia e la sua composizione sono state comunque aggiornate e sono scaricabili ai link riportati. Per quanto riguarda la strategia su Intesa San Paolo, possiamo affermare che stiamo continuando a monitorare sia il prodotto che il sottostante e che se il timing e i prezzi ci appariranno favorevoli saremo pronti ad entrare.

Veniamo ora alla strategia di oggi. Il titolo Continua a leggere…

Prysmian un’occasione da 11% in 6 mesi

Tanto panico? Un po’ troppo ci sembra. Certo, l’uscita del presidente della Repubblica Mattarella ha amplificato il nervosismo sui mercati. Benché l’intento dichiarato sia stato quello di “rassicurare i mercati” gli effetti sono stati opposti (maliziosamente possiamo però pensare che in realtà sia stato raggiunto proprio il vero obbiettivo voluto).

Ad ogni modo noi non partecipiamo all’isterismo collettivo, anzi andiamo a cercare occasioni che in condizioni normali non si presentano.

La società di cui andremo a parlare è Continua a leggere…