Finché c’è cash c’è speranza

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Le belle sorprese son sempre ben accette e quella di queste due settimane è sicuramente giunta inaspettata, per lo meno per noi e soprattutto in queste dimensioni. Per chi avesse seguito il nostro Portafoglio Italia fin dall’inizio del 2018, siamo molto contenti che abbiamo già riportato il valore sopra il valore iniziale. In altre parole siamo già tornati sopra il punto di pareggio come riportato dalla serie storica e dal grafico sotto riportato:

La cosiddetta “ripresa a V” sembra si stia attuando benché nessuno, o quasi, dei problemi che hanno causato il ribasso sia stato risolto. Esponendo i nostri dubbi ad un investitore che opera negli USA ormai da una vita ci ha risposto: “Sì tutto giusto, ma alla fine ciò che conta sono i soldi che riesci ad accaparrarti”.

Detta in maniera più formale, finché le banche centrali continueranno ad inondare il mercato di liquidità comprando di tutto e prestando a chiunque, le sorti dell’economia “reale” saranno sempre più incorrelate a quelle delle quotazioni di borsa. A questo punto siamo curiosi di vedere fino a che livelli di P/E gli investitori saranno disposti ad acquistare azioni.

Per dare una visione completa ed aggiornata della situazione attuale va anche detto che nel mese di maggio la disoccupazione in USA è scesa al 13.3%, dal precedente dato di 14.7%. Il dato è stato decisamente migliore delle attese di mercato (19.8%).

La disoccupazione è salita, ma chi ha lavorato, ha lavorato di più (34.7 ore medie lavorate contro 34.2 precedenti) ed ad un salario più elevato. I salari sono saliti del 6.7% seppur meno delle attese (8.5%).

I Non Farm Payroll sono stati positivi. Essi sono cresciuti di 2.509.000 unità a fronte di attese per una perdita di 8.000.000 di posti di lavoro e una perdita di 20.530.000 posti di lavoro nel mese precedente.

Tornando più specificatamente al mercato italiano, le ultime due settimane hanno fatto segnare complessivamente un +15%, ritmi matematicamente insostenibili nel breve termine. Riteniamo che utilizzare l’oro tramite etf o con lo strumento qui recensito, o con questo reverse bonus cap, possano ancora essere una buona strategia quantomeno per fare un po’ di hedging con posizioni rialziste.

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