Accelerare con Ferrari per un 12% annuo

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Rieccoci qui dopo la pausa pasquale. Il FTSE-MIB ha provato a toccare e rompere i 25000 punti, livello pre-pandemico e resistenza storica importantissima. Avvicinandosi a quei livelli e stato poi respinto fino a 24400. Fortunatamente il Portafoglio Italia ha già rotto tali livelli ed è quindi sopra i livelli iniziali del 2018 con un +16,72% contro un +4,27%, segno che fare un oculato stock peaking dà sicuramente i suoi frutti.

Ricordo naturalmente che il Portafoglio Italia è sempre disponibile a questo indirizzo ed è anche un modo per contribuire allo sviluppo di questo sito.

Veniamo al prodotto di questa settimana, che è un certificate che stacca cedole periodiche a patto che tutti i sottostanti siano sopra i livelli di barriera. Più precisamente le caratteristica sono le seguenti:

  • Tipo: Express autocall
  • ISIN: CH0579773943
  • Sottostanti: Daimler / Ferrari / Tesla
  • Cedola: 2,5% Trimestrale
  • Scadenza: 28/11/25
  • Strike: 56,59$ / 178,55€ / 585,76$
  • Barriera: 33,954$ / 107,13€ / 351,456$

Possiamo affermare che si tratti di un certificate tematico sull’automotive, anche se come avrete sicuramente pensato anche voi questi tre costruttori hanno un business model ben diverso tra l’uno dall’altro.

Gli aspetti interessanti che mi hanno fatto propendere per un’entrata questa settimana a 943€ sono diversi.

Il primo è il potenziale flusso cedolare che con il 2,5% trimestrale sul nominale (10% annuo), al mio prezzo di carico fa un 10,6% annuo a cui va sommato un 6,4% spalmato in 4 anni. Quindi il rendimento annuo potenziale è attorno a 12,11%.

La seconda è la distanza dalla barriera: i titoli Daimler e Tesla sono addirittura ben sopra i livelli di strike e per andare sotto barriera dovrebbero praticamente dimezzare il loro valore dai livelli attuali.

Il titolo peggiore (si fa per dire) è quindi Ferrari che dista comunque dalla barriera il 38,4% e forse il grafico giornaliero del titolo rende meglio l’idea di qualsiasi ulteriore discorso:

Praticamente la barriera è posta addirittura ben sotto i minimi della pandemia tra Marzo ed Aprile 2020, e stiamo parlando di un titolo iconico come Ferrari! Io personalmente ho Ferrari dai tempi dello spin-off da FCA e penso che rimarrà lì, in eredità ai posteri.

La cosa che invece inizialmente mi ha fatto un po’ il naso è la scadenza di 4 anni, ma c’è un ma…

Infatti è presente anche l’opzione autocall che fa sì che se tutti e tre i titoli si trovino al di sopra dei livelli di strike il certificate venga rimborsato anticipatamente. Non solo, ma tale livello si abbassa ogni anno del 5%, ossia nel 2022 sarà il 95% dello strike e così via fino ad arrivare al 80% nel 2025.

Come vedete nel grafico di Ferrari ho anche segnato l’attuale livello di autocall che dista solo il 2,53% dal prezzo attuale. Allora facciamo i conti anche su quest’altro possibile scenario: se da qui al 28 Maggio Ferrari dovesse recuperare il 2,53%, andrò a percepire i 25€ di cedola più 1000€ di rimborso che su 943€ farebbe un guadagno di 82€, ossia 8,7% in un mese e mezzo. Se riportassi tale percentuale in termini annuali sfioreremo il 70%.

Se anche l’evento di autocall non dovesse verificarsi, percepirei comunque i 25€ di cedola e lo stesso scenario si ripresenterebbe il trimestre successivo.

Al solito, bisogna sempre mettersi nelle condizioni che le probabilità giochino a nostro favore.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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