Un investimento per molti scenari, inflazione o no, per un 13.4%

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Settimana all’insegna della volatilità, soprattutto le due ultime sedute in cui nella giornata di giovedì nel Nasdaq è riuscito a passare da -3% a 2,5% nell’arco di una sola seduta. Ciò che è successo è che lo stesso dato legato all’inflazione è stato interpretato in due modi diversi, in altre parole gli operatori hanno riflettuto meglio su quello che significava quel dato e hanno connetto la rotta in corso d’opera. Nella giornata di venerdì ci siamo rimangiati gran parte di quel rialzo.

Al mio avviso bisogna abituarsi a questo tipo di situazioni poiché ci troviamo in un momento in cui due forse dominanti si oppongono tra loro: La prima è quella delle banche centrali che imperterrite proseguono nel tentativo di distruzione della domanda al fine di abbassare il tasso di inflazione, la seconda è data dal livello attuale dei pezzi che cominciano ad essere guida mente interessanti e probabilmente scontano già almeno un anno o due di recessione. Per cui da un lato gli investitori cominciano ad essere ingolositi nel vedere prezzi così a buon mercato, dall’altra sono intimoriti da quanto ancora le banche centrali persevereranno nella loro politica restrittiva.

È proprio in uno scenario del genere che sono entrato nel seguente certificato:

  • Tipo: Target One
  • ISIN: CH1158659875
  • Sottostanti STOXX Europe 600 Automobiles & Parts / STOXX Europe 600 Basic Resources / STOXX Europe 600 Oil & Gas
  • Cedole: 1,75% Trimestrale 7% annuo
  • Scadenza: 03/02/2025
  • Strike: 665,86€ / 632,12€ / 302,42€
  • Barriera: 432,81€ / 410,88€ / 196,57€

Benché la strategia ed ii prodotto siano tutto sommato semplici, le motivazioni che mi hanno portato ad investire meritano sicuramente qualche spiegazione più approfondita. Innanzitutto iniziamo dal constatare che i sottostanti sono tre indichi piuttosto che titoli, questo naturalmente implica una minore volatilità dei sottostanti, anche solo per una mera constatazione statistica per cui un indice è una media ponderata dei titoli che lo compongono. Quindi possiamo affermare che il grado di rischio del prodotto è minore del classico certificato che ha come sottostante singoli titoli.

Per quanto riguarda le cedole non si discosta dai tanti altri che abbiamo analizzato in questo blog: Se alla data di rilevazione tutti e tre i sottostanti Sono sopra il livello di barriera, verrà staccata una cedola paghi al 1.75% del nominale, altrimenti, grazie all’effetto memoria, le cedole non erogate verrano accumulate per le date di rilevazione successive.

Attualmente il peggiore è quello legato alle automobili e il grafico settimanale è riportato qua sotto:

Come potete notare il livello di barriera coincide con un forte supporto ed anche attualmente ci troviamo comunque su un supporto per l’indice in questione non trascurabile da cui sembra stia tentando un rimbalzo ancora da confermare.

Ciò che però rende peculiare ed interessante questo prodotto non è tanto l’analisi tecnica sui suoi sottostanti, bensì l’opzione target one chi ne fa uno strumento in ottica strategica validissimo. Vediamo di cosa si tratta. Solitamente alla scadenza le condizioni per il rimborso sono analoghe a quelle dello stacco della cedola ossia tutti e tre i sottostanti debbono essere al di sopra della barriera. In questo caso abbiamo una possibilità aggiuntiva chi è ci da comunque il diritto a un rimborso a prezzo nominale: Uno o due sottostanti possono anche andare sotto la barriera purché il terzo si trovi al di sopra del prezzo dello Strike ossia al prezzo di emissione.

A questo punto il ragionamento che ho fatto è questo: Da qui a 3 anni o le banche centrali avranno smesso la loro politica scellerata e quindi non c’è ragione per cui i sottostanti siano sotto la barriera (per di più trattandosi di indici) o l’inflazione è continuata a salire ma a questo punto almeno uno dei tre indici si sarà dovuto adeguare, nel caso peggiore solo in parte, all’inflazione stessa e quindi o l’indice sul petrolio e gas o quello sulle materie prime dovrà trovarsi sopra i prezzi attuali. Faccio notare che già ora l’indice sul petrolio e gas è maggiore dello Strike.

A fronte di queste probabilità che sembrano giocare a favore non è neanche da trascurare il rendimento potenziale reale, infatti sono entrato ad €880 ciò significa un rendimento potenziale cedolare annualizzato pari a 7.95%, a cui vanno sommati €120 di rimborso del capitale in poco meno di due anni e mezzo che porta il rendimento complessivo al 13,4%.

Per chi ha un po’ di lungimiranza e di sangue freddo, questo prodotto può sicuramente essere una possibilità.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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One thought on “Un investimento per molti scenari, inflazione o no, per un 13.4%”

  1. Meccanismo di protezione interessante,ma i sottostanti costituiti da indici settoriali dello stoxx 600 non mi intrigano molto,passo………….grazie comunque per le tue segnalazioni

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