Portafoglio Italia: un antidoto alla classe dirigente italiana

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Il titolo può sembrare provocatorio ma sembra proprio che il “governo del cambiamento” non sia poi così più convinto del proprio cambiamento, ma che lentamente stia scivolando verso la sindrome Tsipras (come ci ha messo in guardia il prof Sapelli). Conoscendo alcuni “guru” che ispiravano le politiche di contrapposizione con l’UE, abbiamo capito che tutto il polverone sollevato non sarebbe andato oltre un “rumore bianco” (e non approfondiamo oltre).

Avendo ben chiaro ciò in mente abbiamo continuato le nostre analisi sempre sottolineando che non avremmo potuto predire quando questo rumore bianco sarebbe durato (lo farà ancora per un po’) ma alla fine il “segnale” della qualità dei nostri modelli sarebbe venuta fuori.

In effetti anche questa settimana così è stato: il nostro Portafoglio Italia nei momenti difficile ha spesso contenuto le perdite, ma quando si tratta di rimbalzare non perde l’occasione. La cosa ancora più interessante è che ciò avviene non facendo continuo trading sul mercato, ma facendo un’analisi annuale sui titoli che rientrano in certe caratteristiche. Date un’occhiata qui e vedete quante righe verdi ci sono e quante rosse.

Dicevamo che quando si tratta di rimbalzare il Portafoglio Italia non si tira indietro: a fronte di un +2,44% del FTSE-MIB abbiamo un bel +2,97% del Portafoglio Italia.

La differenza risulta ancora più evidente se si allarga l’orizzonte fino all’inizio del Portafoglio Italia: il FTSE-MIB è sotto con un -18,17%, mentre il Portafoglio Italia ha largamente limitato i danni con un -5,98%.

Ricordiamo infine che il Portafoglio Italia è scaricabile qui e che per coloro che vogliano rimanere tempestivamente aggiornati consigliamo di iscriversi alla mailing list qui a destra.

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