Come gestire i BTP della nonna

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Alla fine tutti i nodi vengono al pettine e sembra che un po’ tutto il mondo si stia nuovamente accorgendo che c’è in giro un piccolissimo problema che si chiama Covid 19. È notizia recente che adesso il governo italiano ha deciso di impiegare addirittura l’esercito per controllare il rispetto delle norme durante la movida. Cioè fino a poco tempo fa erano aperte, la settimana scorsa si valutava la possibilità di aumentare gli ingressi negli stadi ed oggi chiamiamo l’esercito. Un po’ d’equilibrio ed un minimo di lungimiranza farebbero bene a tutti.

L’altra notizia d’impatto globale è stata la positività del presidente Trump, che, senza usare diplomazia, è stato il re dei negazionisti. Molti hanno parlato di un sorta di giustizia narrativa. Questa visione è altrettanto irrazionale come quello dei negazionisti: semplicemente se non prendi le precauzioni necessarie è più probabile venire contagiato. Le pandemie si propagano così.

Probabilmente in questo modo, Donald Trump ha fortemente diminuito le proprie possibilità di vedersi riconfermato in carica. Ma avrò modo di analizzare più compiutamente tale aspetto.

Tornando ai dati che più ci riguardano da vicino, il FTSE-MIB si è comportato bene rispetto agli altri indici, facendo registrare un +1,96%. Un po’ zavorrato dai petroliferi il Portafoglio Italia ha fatto un +1,04%. Malgrado l’ulteriore debolezza del petrolio, confermo la strategia “Inizio PAC per un potenziale 15% annuo” visto che, oltre alle ragioni riportato nel post citato, va anche considerato che nel medio-lungo termine taglieranno fuori diversi produttori riducendo inevitabilmente l’offerta.

Voglio invece questa volta prendere spunto da un altro post fatto qualche mese fa in cui, tra le altre cose trovate anche un’analisi in tempi non sospetti degli scenari Covid. Il post in questione è “Candido e la realtà: una strategia sul FTSE-MIB”. In quel post ho proposto una strategia in ottica un po’ speculativa su questo prodotto:

ISIN: DE000VE859Q5

Tipo: Mememory Cash collect Express

Sottostante: FTSE-MIB

Scadenza: 11/03/25

Strike: 18202,50

Barriera: 9101,25

Cedola: 3,94€ annuale

È interessante vedere come al cambiamento delle condizioni di mercato uno stesso prodotto possa essere impiegato con propositi diversi.

Il problema che recentemente è stato quello di gestire la posizione di un portafoglio in cui sono presenti molti BTP acquistati addirittura ai tempi della crisi del debito sovrano e che oggi hanno raggiunto plusvalenze inimmaginabili all’epoca. In particolare ho preso d’occhio un BTP di Mar 2026. Guardiamo la curva dei rendimenti e vediamo anche come si è spostata nel tempo:

Vedete come nel tempo TUTTA la curva si sia sposta verso il basso mantenendo sostanzialmente la stessa inclinazione? (Curva blu contro le altre tratteggiate). Ormai un BTP a cinque anni è pari allo 0,18%, siamo praticamente ad un passo dai rendimenti negativi che per ora arrivano fino ai 3 anni.

Ora, facendo i conti della serva, lo 0,18% su 5 anni e mezzo fa più o meno l’1% a scadenza. Il ragionamento è questo:

1 – il certificate si compra ancora sotto la pari.

2 – La barriera è veramente ad una distanza siderale, soprattutto per un indice

3 – Il rendimento è di circa il 4% annuo

4 – C’è anche la buona possibilità che venga rimborsato anticipatamente, così faremmo il 4% in sei mesi e potremmo anche tenere i soldi “fermi” per i prossimi 5 anni ed aver comunque quadruplicato il rendimento.

Certo, nulla è certo a questo mondo, ma vedere un FTSE-MIB sotto i 9000 punti ci sembra uno scenario che implicherebbe uno smottamento anche a livello globale di proporzioni grandissime.

Ciò che invece potrebbe accadere è che il certificate possa manifestare nel tempo una maggiore volatilità sul prezzo di quella di un BTP. Mi sembra però un buon trade-off da accettare.

Se siete dei consulenti finanziari potrebbe essere un buono spunto per aggiungere un po’ di rendimento aggiuntivo a portafogli carichi di titoli di stato, naturalmente fatto salvo il profilo di rischio dell’interessata/o.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

Spero di aver fatto cosa gradita lasciando link diretti a tutti i dati senza passare per servizi di pubblicità. Per questo mi auguro che siate così gentili, vista la completa gratuità del sito, di condividere l’articolo sui social, mettere un like o sostenere il blog in altro modo se l’articolo è di vostro gradimento.

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