La qualità che si vede: Portafoglio Italia 2021

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Il post di questa settimana verterà principalmente sull’aggiornamento del Portafoglio Italia, però volevo prima riesumare un paio di vecchi post per sottolineare quanto sia differente utilizzare i certificate al posto delle azioni.

Prendete ad esempio “Altro tris di titoli da 16% annuo” scritto nel 2018 con ISIN FREXA0009771. Il certificate è scaduto proprio all’inizio della settimana ed il suo funzionamento è un po’ articolato, per cui vi rimando all’articolo. Sintetizzando però quello che conta è che si trattava di un certificate a cedole con memoria. Il titolo peggiore del paniere è sempre stato Intesa San Paolo e durante il corso della vita del certificate ha visto profondi ribassi fino al -50%. L’andamento dei tre titoli è riportato qui sotto:

Ora la barriera era posta al 65% e quindi sotto quella soglia avremmo subito una perdita lineare rispetto al titolo peggiore, al massimo il certificate poteva “assorbire” ribassi fino al -35%. In effetti il certificate non ha pagato cedole per molti mesi ed il prezzo del certificate con il passare del tempo iniziava a scontare lo scenario peggiore, come potete vedere qui:

Poi cos’è successo? Semplice, il titolo ha iniziato a recuperare ma non certo tutto il terreno perso. È però bastato riportarsi sopra la barriera per vedere rimborsato il certificate a prezzo pieno maggiorato di tutte le cedole fino a quel momento non pagate, e lo potete notare da come il prezzo del certificate è schiacciato in verticale!

Chiara ora la differenza? Con il titolo sconteremo ancora un -30%, mentre con il certificate abbiamo realizzato un +12,9% come riportato nell’articolo stesso.

Uno scenario simile si sta analogamente verificando per il certificate “Una torta nuziale molto speciale”.

Certo non sempre avere barriere ci protegge da tutti gli scenari, è il caso di Un tris di titoli dal 18% annuo, ma se avessimo investito direttamente solo sui titoli avremmo scontato solo perdite!

Terminata tale digressione, veniamo al Portafoglio Italia. Per chi ancora non lo conoscesse, si tratta di una selezione di 10 titoli italiani che, secondo un algoritmo sviluppato personalmente, potenzialmente presentano margini di crescita rispetto all’indice FTSE-MIB ed al tempo stesso forniscono un flusso cedolare importante.

L’obbiettivo principale di questo tipo di struttura è il raggiungimento dell’indipendenza finanziaria personale. Per realizzare tale obbiettivo sono necessarie due caratteristiche principali:

1 – Che il capitale non si svaluti e che sia il meno volatile possibile

2 – Che garantisca una rendita (da qui il flusso cedolare).

Il Portafoglio Italia è scaricabile a questo indirizzo ad un prezzo pressoché simbolico, giusto per contribuire ai costi di hosting e mantenimento di questo sito.

Le notizie di questo mese sono estremante positive, partiamo da un grafico di lungo periodo:

Ormai il periodo di confronto inizia ad essere statisticamente rilevante e come vedete il Portafoglio Italia ha sempre sovra-performato l’indice italiano. A fronte di un -1,98% del FTSE-MIB da inizio 2018 il Portafoglio Italia ha messo a segno un +8,98%. Ma forse siete maggiormente interessanti a come si stia comportando il Portafoglio Italia in questo anno. Anche qui le notizie sono confortanti:

mentre il FTSE-MIB è più o meno sullo stesso livello da inizio anno con un +0,75%, performance quasi quadruplicata dal Portafoglio Italia con un +3,47%. Non male che dite?

La performance aggiuntiva in questo anno è dovuta all’unico titolo energetico presente, che da tempo l’algoritmo mi segnalava come estremamente sottovalutato, che ha messo a segno un bel +11,43%, anche se il titolo migliore ad oggi rimane proprio quello che indico come un titolo diversificato in sé, poiché si occupa di spedizioni, assicurazioni, telefonia, servizi di pagamento ed altri servizi verso la pubblica amministrazione. Tale titolo ha messo a segno un +14,61%.

Il settore delle utility è stato invece quello che ha zavorrato il Portafoglio Italia. Ritengo che quando l’ennesimo spauracchio sull’inflazione passi, sarà quello che recupererà più in fretta.

Concludo dicendo quindi che ad oggi il mix di diversificazione ed oculata valutazione dei prezzi mi ha permesso di strutturare un prodotto molto semplice, che non richiede un grande attivismo di trading e per questo accessibile a tutti. In fondo “democratizzare” alcuni strumenti e strategie è sempre stato il motivo per cui ho deciso di aprire questo blog.

Al solito quindi, per coloro che volessero contribuire, invito a cliccare sui banner pubblicitari.

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