Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati: la prudenza predicata la scorsa settimana si è rivelata tutto sommato azzeccata. Pur rimanendo in un contesto di fondo con un trend crescente la settimana scorsa abbiamo assistito ad un arretramento di tutti gli indici azionari. Quello italiano non fa certo eccezione:
Come potete notare l’indice FTSE MIB ha iniziato una discesa (presumibilmente di breve periodo) che potrebbe portare le valutazioni alla chiusura del gap in quota 32.800 punti ma che potrebbe continuare fino a toccare la media mobile a 200 giorni. Lo stesso indebolimento si può ad esempio nuotare sull’indice NASDAQ:
Vi anticipo che in questo contesto di debolezza due sono i settori che sto attentamente monitorando poiché non condivido l’attuale visione del mercato: quello della difesa è quello petrolifero, ma questo sarà magari argomento per uno dei prossimi post.
Il prodotto che invece andremo ad analizzare tra poco è un prodotto che non è stato mai recensito in questo blog anche se questa tipologia è in giro da un po’ di tempo prodotta da vari emittenti.
La cosa che più mi ha attratto in questa tipologia di certificati e che è possibile anche a noi retail di accedere a prodotti che solitamente sono riservati agli istituzionali.
Il post sarà quindi un po’ più lungo del solito perché ho ritenuto opportuno cercare di spiegare al meglio le caratteristiche di questo tipo di prodotto, naturalmente Prima di effettuare qualsiasi eventuale acquisto leggete bene tutta la documentazione riportata sul sito dell’emittente.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento ricordo che chiunque voglia contribuire al proseguimento di questo blog lo può fare per effettuare una donazione tramite Go Fund Me o Buy Me Coffee.
Un Credit Linked Certificate (CLC) è uno strumento finanziario derivato che consente agli investitori di prendere una posizione sul rischio di credito di una specifica entità (detta “entità di riferimento”). Si tratta di un certificato emesso da una banca o da un’istituzione finanziaria che, in cambio di un rendimento, espone l’investitore al rischio di credito di una o più entità sottostanti, come aziende o governi.
Il rendimento del CLC è legato al rischio di default (evento di credito) dell’entità di riferimento. Se durante la vita del certificato si verifica un evento di credito (come il default o un’altra condizione specificata nel contratto, ad esempio una ristrutturazione del debito), l’investitore può subire una perdita. In caso contrario, riceverà il rendimento concordato e il capitale alla scadenza.
Vantaggi rispetto ad un’obbligazione della stessa entità di riferimento
- Rendimento più alto: Il CLC offre generalmente un rendimento superiore rispetto a un’obbligazione tradizionale della stessa entità, poiché incorpora il rischio di credito anche dell’emittente.
- Size: Un CLC di solito ha un taglio minimo di 10k o, come nel caso che vedremo, addirittura 1k mentre molte obbligazioni delle entità di riferimento sono riservati agli istituzionali con size da 100k in su.
- Capital Gain: I CLC, come tutti i certificati, erogano rendimenti compensabili con le minus valenze. Nel caso delle obbligazioni invece le cedole sono sempre tassate.
Svantaggi rispetto ad un’obbligazione della stessa entità di riferimento
- Maggior complessità: I CLC sono strumenti derivati e, quindi, più complessi da comprendere rispetto a un’obbligazione semplice.
- Rischio di controparte: Oltre al rischio di credito dell’entità di riferimento, l’investitore è esposto anche al rischio di controparte, ovvero che l’emittente del CLC non sia in grado di onorare i suoi obblighi.
Calcolo del prezzo in caso di evento di credito
Quando si verifica un evento di credito, il valore del certificato viene ricalcolato in base alla perdita subita dall’entità di riferimento. Il prezzo del CLC viene determinato considerando il valore di recupero del sottostante, che è il valore che si può ottenere dalla liquidazione degli asset dell’entità in difficoltà.
In pratica, il prezzo del certificato dopo un evento di credito sarà:
Prezzo CLC = Valore di recupero *Importo nozionale
Ad esempio, se l’importo nozionale è di 100.000 euro e il valore di recupero stimato è del 40%, il valore del CLC sarà:
Prezzo CLC = 100.000 * 40% = 40.000€
Il restante 60% rappresenta la perdita subita dall’investitore.
Il valore di recupero in caso di un evento di credito è determinato attraverso un processo di valutazione che coinvolge diversi partecipanti del mercato, sotto la supervisione di enti regolatori e gruppi specializzati, come l’International Swaps and Derivatives Association (ISDA).
Processo di determinazione del valore di recupero
- Asta di credito ISDA: Dopo un evento di credito (ad esempio, un default o una ristrutturazione del debito), viene organizzata un’asta di credito dall’ISDA per stabilire il valore di recupero dell’entità di riferimento. Questo processo coinvolge diverse banche e partecipanti istituzionali che presentano offerte su obbligazioni o altri titoli emessi dall’entità in difficoltà.
- Partecipanti al mercato: I principali operatori del mercato, come banche, broker e istituzioni finanziarie, partecipano all’asta facendo offerte per acquistare il debito o le attività dell’entità in default. Le offerte riflettono il prezzo di mercato corrente di tali titoli e rispecchiano le aspettative su quanto si può effettivamente recuperare dalla liquidazione o dalla ristrutturazione dell’entità.
- Calcolo del prezzo finale: Il prezzo di recupero viene determinato in base ai risultati dell’asta. In genere, questo prezzo rappresenta una media ponderata delle offerte e riflette il valore che gli investitori possono aspettarsi di ricevere per il debito residuo dell’entità.
Fattori che influenzano il valore di recupero
- Tipo di debito: Il valore di recupero varia in base alla priorità del debito. Ad esempio, i debiti garantiti o senior tendono ad avere un valore di recupero più alto rispetto ai debiti subordinati o non garantiti.
- Situazione finanziaria dell’entità di riferimento: La solidità degli asset sottostanti e la capacità di liquidare le attività influenzano il valore di recupero.
- Condizioni del mercato: Le condizioni di mercato al momento dell’evento di credito, come la liquidità e la domanda di titoli in difficoltà, giocano un ruolo chiave nel determinare il valore finale.
In definitiva, il valore di recupero è il risultato di un meccanismo di mercato che coinvolge diversi partecipanti e viene monitorato dall’ISDA per garantire la trasparenza e la correttezza del processo.
Ed ora veniamo al certificato che ho selezionato:
- Tipo: Credit Linked Certificate (CLC)
- ISIN: CH1349989793
- Entità di riferimento: American Airlines Group Inc
- Cedola: 9% annuo con frequenza mensile
A questo punto ci dovrebbe essere poco d’aggiungere, il certificato è collegato alla solvibilità di American Airlines Group Inc e quindi non ci interessa la quotazione del titolo bensì esclusivamente che paghi le proprie obbligazioni.
Semplificando molto, ma molto, quanto scritto finora, mettere in portafoglio un prodotto legato al debito di American Airlines Group Inc che da il 9% può sicuramente essere un’idea non male.
Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.