Aspettando un ribasso per un +13,2% annuo

La settimana appena terminata era iniziata coerentemente con quanto pronosticato nel precedente post, ossia con un rialzo del prezzo del gas che ha inizialmente portarlo giù tutti i listini azionari. La conclusione della settimana Ammetto che mi ha colto di sorpresa facendo segnare un rally in più viso delle quotazioni proprio il giorno seguente alla notizia dell’aumento di 75 punti base dei tassi di interesse da parte della BCE. Vedremo nelle prossime sedute se tale forza persisterà o se siamo dentro ad un rimbalzo in un trend comunque discendente.

Ciò che mi preme sottolineare è che se nei prossimi giorni il rialzo delle quotazioni fosse dovuto notizie di un cambiamento dei rapporti di forza sul fronte di guerra bisogna essere cauti per due importanti ragioni. La prima è che in guerra le notizie vanno sempre prese con le pinze, soprattutto quelle sull’inerzia delle operazioni militari poiché è sempre difficile distinguere la notizia dalla propaganda. La seconda è ancora più importante: Se veramente l’inerzia militare si spostasse a favore dell’esercito ucraino significherebbe che alla Russia non rimarrebbe altro che la guerra economica basata sulle commodities energetiche ed alimentari andando così ulteriormente ad aggravare la situazione dell’Europa dell’ovest quella economicamente più avanzata, Germania in primis.

Ricordo infine che, a differenza delle guerre fatte dagli USA (alias NATO) che si sono svolte dall’altra parte del mondo rispetto agli stessi Stati Uniti e che gli hanno permesso di ritirarsi senza alcuna ripercussione ogni qualvolta la guerra stessa diventasse inutile o troppo dispendiosa, la Russia lì è e percepisce questo conflitto come cruciale per la propria esistenza. Pensare che la situazione si possa risolvere come prima del 24 febbraio è una pia illusione. La storia dovrebbe insegnare qualcosa e la guerra in Cecenia dovrebbe insegnarci che per quanto sanguinosa e dispendiosa possa essere, se la Russia percepisce una minaccia alla propria esistenza, va comunque avanti.

In questo contesto io stavo (e lo sto ancora facendo) monitorando il seguente certificate:

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Recuperare il 25% ed anche oltre

Questa settimana presenterò un’altra strategia recovery. A mio avviso è di fondamentale importanza nelle situazioni di alta volatilità come quella attuale non Abbandonarsi al fatalismo bensì avere un approccio attivo per poter recuperare quindi investimenti che non stanno dando i risultati sperati.

In particolare in questo post torneremo ad analizzare la posizione aperta in “Atlantia e Nexi per un 8.6% e tanta protezione”.

Purtroppo la brusca discesa di Nexi ha fatto sì che il titolo scendesse sotto il livello di barriera. Fortunatamente l’opzione airbag presentata nel post in questione ha fatto il suo dovere: Infatti a fronte di un meno 50% del titolo il certificato è sceso di poco più del 25% essendo liquidabile 74.60 euro. Questo è un aspetto fondamentale poiché è conservato buona parte del capitale chi permette di tentare di recuperare quello perso ossia circa €25. Inoltre va anche considerato che abbiamo ricevuto nel frattempo qualche cedola quindi la vera perdita sarebbe addirittura Inferiore.

Di seguito presenterò una strategia un po’ aggressiva che non solo potrebbe recuperare tutto il capitale perso ma anche fa guadagnare qualcosa in più. Alla fine dell’articolo darò l’ISIN di un certificato più conservativo ma che potenti può recuperare questi famosi €25. Al solito lascio a voi, a seconda del profilo di rischio, scegliere quale sia l’approccio più conforme alle sue esigenze.

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Atlantia e Nexi per un 8.6% e tanta protezione

Eccoci qui, tornati dalle vacanze d’Agosto con il nostro appuntamento settimanale… sperando che vi sia mancato. Riassumiamo brevemente cos’è successo in queste ultime due settimane, o perlomeno come l’ho vissuto io.

In primis diciamo che mi sarei aspettato di vedere i mercati a livelli più bassi degli attuali. Per quanto abbia seguito gli andamenti in maniera più sporadica di quanto non faccia di solito, rimanevo sempre abbastanza stupito da come gli indici non dessero segno di cedimento alcuno ma soprattutto come la stessa volatilità non accennasse minimamente a salire cosa che di solito accade nel periodo estivo quando i volumi sono ridotti.

Come conseguenza di ciò, personalmente sono riuscito a fare una sola operazione su un certificate su Freeport-McMoRan, giusto perché si era avvicinato ad un supporto importante da cui è poi rimbalzato. L’ISIN è DE000VQ8JVU2 ed il mio prezzo di carico è di 94,6€. Consideratelo giusto come un entrèe visto che è un po’ che non ci sentiamo.

L’altro aspetto degno di nota è che diversi certificate sono andati in rimborso anticipato. Per carità, c’è peggio nella vita, fatto sta che la componente di liquidità nel mio portafoglio è ulteriormente aumentata. Magari ho peccato di eccessiva prudenza, ma i livelli e la velocità di crescita dei prezzi indicano secondo me una situazione poco sostenibile.

Ad ogni modo non c’è da lamentarsi visto che sono andato ad incassare profitti in un lasso di tempo minore del previsto. Ne cito alcuni che ho presentato anche qui nel blog e potete così verificare voi stessi:

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