Portafoglio Italia: un esempio di scelte oculate

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Questa è stata un settimana che mostra quanto sia importante diversificare il proprio portafoglio ma con intelligenza. Infatti, come ebbe a dire Warren Buffet, diversificare comprando un po’ di tutto significa semplicemente non aver idea di ciò che può creare valore e ciò che non può.

I numeri settimanali del nostro Portafoglio Italia spiegano meglio la cosa: se avessimo comprato un po’ di tutto in Italia, ad esempio con un ETF sul FTSE-MIB, avremmo fatto un altro -0,86%, mentre il nostro Portafoglio Italia non ha fatto una grinza rimanendo  praticamente sulla parità con un -0,05%. Com’è potuto succedere? Abbiamo la sfera di cristallo? Sicuramente no, infatti il titolo ENI presente nel nostro portafoglio ha fatto un -5,64% sulla scia del cattivo andamento del petrolio, ma tale performance è stata in gran parte compensata da un titolo completamente decorrelato con esso: Telecom Italia Risparmio (che avevamo segnalato già quando era invece sotto attacco da un po’ tutti) con un più +4%.

Un aspetto importante quando si costruisce un portafoglio che si vuole a bassa volatilità non è solo selezionare titoli con singola ridotta volatilità ma vedere come interagiscono tra loro, ossia qual è la loro correlazione. In altre parole, selezionare azioni magari con bassa volatilità ma che scendono e salgono all’unisono non fa altro che aumentare la complessiva volatilità del portafoglio stesso.

Dopo questo mini tutorial sulla composizione di un portafoglio, vi confermiamo che la prossima settimana presenteremo un titolo per noi estremamente sotto valutato nel settore farmaceutico.

Ricordiamo infine che il Portafoglio Italia è scaricabile qui e che per coloro che vogliano rimanere tempestivamente aggiornati consigliamo di iscriversi alla mailing list qui a destra.

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