Le utility per un +10% anche se dimezzassero il loro valore!

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Continua il trend rialzista del nostro indice. Io mi posso limitare a constatare che trovare un mercato così a rialzo negli ultimi 40 anni è veramente qualcosa più unico che raro, soprattutto con queste condizioni macroeconomiche:

1) tassi a rialzo per le banche centrali europea e americana

2) l’inversione della curva di tassi dei rendimenti, dove un bond a cinque anni rende più del 10 anni

3) una guerra che sembra ancora lontana dall’essere risolta

4) l’ultimo scherzetto fatto dal governo sullo stop della cessione dei crediti edilizi che vedrete che problemi d’insolvenza creerano.

Potrei andare avanti, ma ormai spero conosciate la mia onestà intellettuale, per cui chi ha seguito il trend sicuramente ad oggi ha avuto ragione.

Sapete anche che da tempo sto accumulando liquidità, ma d’altro canto con questi rialzi molti prodotti in portafoglio o stanno andando in autocall o semplicemente scadono e naturalmente non si può rimanere totalmente liquidi. Proprio questa settimana mi è scaduto questo certificate: DE000VX60R79 (che non ho recensito sul sito) con sottostante tre utility.

Mi sono quindi messo alla ricerca di un prodotto che comunque potesse sostituirlo reinvestendo il capitale liberato e quello generato dalle cedole in modo tale da tenere invariata la quota di liquidità ma allo stesso tempo continuare a generare cash flow. Il prodotto che ho trovato è quello che segue e rimaniamo nello stesso settore ma pongo una barriera molto significativa che permette di rimanere in utile anche a fronte di un dimezzamento delle attuali quotazioni.

Ecco i dettagli:

  • Tipo: Phoenix Memory Autocall
  • ISIN: IT0006754532
  • Sottostante: Eni / Snam / Enel
  • Cedola: 0,834% Mensile (10%% Annuo)
  • Barriere: 7,375€ / 2,3965€ / 2,7055€
  • Scadenza: 10/02/2026

Prodotto semplice, senza grosse complicazioni: una cedola mensile che annualizzata è pari al 10% annuo ed una barriera sul peggiore che ad oggi è il 48,43% su ENI.

Il grafico sottostante mette in risalto la distanza della barriera ed anche il suo posizionamento su supporti veramente interessanti:

Per il resto valgono ancora le classiche caratteristiche: barriera europea, memoria sulla cedola ed autocall decrescente di mese in mese.

Io sono entrato a 995€ (praticamente sulla pari) e l’idea di fondo e che, anche a fronte di uno storno del mercato, data la profondità della barriera, il prezzo del certificate dovrebbe mostrarsi comunque resiliente.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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