Un potenziale 28% con Mediaset, Tenaris, Leonardo

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In alcuni post precedenti (https://www.investmentengineering.it/blog/2017/08/20/rendimento-dell84-annuo-con-il-cash-collect-su-mediaset/ https://www.investmentengineering.it/blog/2017/10/08/le-banche-continueranno-ad-essere-in-difficolta-basta-che-non-crollino-in-un-colpo/ ) abbiamo già fatto conoscenza dei prodotti (o certificates) Cash Collect. Per comodità riportiamo nuovamente la definizione del loro funzionamento:

I Cash Collect permettono di usufruire del pagamento di cedole periodiche (annuali/semestrali/trimestrali), e a scadenza danno la possibilità di ricevere un prezzo di rimborso superiore o pari al capitale sottoscritto anche in caso di performance negativa del sottostante.

Ogni periodo il certificate paga delle cedole a condizione che alla Data di Valutazione Cedola il valore del sottostante sia superiore o uguale ad un determinato livello fissato all’emissione (Livello di Barriera).

A scadenza, sia in caso di performance positiva del sottostante sia in caso di performance negativa, a condizione che la variazione al ribasso sia inferiore al Livello di Barriera, il certificate rimborserà il capitale investito più un premio finale. Se il sottostante fa registrare un valore inferiore al Livello di Barriera si riceve il rimborso del capitale investito diminuito della performance negativa realizzata dal sottostante rispetto allo Strike del Certificate.

In sintesi a scadenza si possono verificare i due seguenti scenari:
se il sottostante è superiore o pari al Livello di Barriera, l’importo di rimborso sarà pari al capitale sottoscritto, maggiorato di un importo aggiuntivo.
se il sottostante è inferiore al Livello di Barriera l’importo di rimborso − rispetto al prezzo di emissione − registra la stessa performance negativa.
I Cash Collect possono prevedere alcune varianti, come avere una protezione incondizionata del capitale (Cash Collect Protected) o avere alcune cedole incondizionate, cioè non condizionate al libello di Barriera.

La differenza con i Cash Collect analizzati precedentemente consiste nel fatto che questa volta il certificate ha come sottostante non un titolo bensì tre. Come si misura allora la barriera che indica se si ha il diritto al rimborso del capitale ed alla cedola? Semplice, si hanno in realtà tre barriere, una per ogni sottostante. Il rimborso od il diritto alla cedola si ha quando, alla data di rilevazione, TUTTI i sottostanti si trovano sopra la barriera. Detto in altre parole, due sono gli aspetti da tenere in considerazione:

1 – Durante la vita del certificate i sottostanti possono fare qualsiasi prezzo, ciò che conta è il prezzo di chiusura alla data di rilevazione.

2 – Il diritto al rimborso alla cedola e/o al rimborso del capitale è sostanzialmente dato dal peggiore dei tre sottostanti. Infatti dire che: il rimborso od il diritto alla cedola si ha quando, alla data di rilevazione, TUTTI i sottostanti si trovano sopra la barriera, equivale a dire che basta che uno dei tre titoli sia sotto la propria barriera per NON aver diritto al rimborso od alla cedola. Da qui questo tipo di Cash Collect prende il nome di The Wrost Of.

Il certificate che prendiamo in considerazione questa settimana è appunto

Prima di analizzare i tre sottostanti, vediamo le condizioni ed i potenziali rendimenti. Il certificate stacca due cedole: una il 15/12/2017 ed una il 21/21/2018 che coincide con il rimborso del capitale. Entrambe le cedole sono pari a 10,9€ con una sostanziale differenza: la prima è incondizionata (cioè viene comunque pagata a prescindere dai prezzi dei sottostanti) mentre la seconda è condizionata appunto alle barriere. Attualmente il certificate è acquistabile a poco meno di 93€, portando l’ammontare della cedola al 11,72% da incassare il mese prossimo. Se poi nel dicembre del prossimo anno tutte e tre i titoli si dovessero trovare al di sopra delle rispettive barriere si incasserà l’ulteriore cedola al 11,72% più il rimborso del capitale a 100€, quindi con una plus valenza ulteriore di 7€ pari al 7,53%, portando il potenziale rendimento annuo ad un 28,6% [(2*11,72+7,53)/13*12].

Naturalmente ogni guadagno presenta i suoi rischi, vediamo così come sono messi i sottostanti.

Partiamo da Mediaset, titolo su cui abbiamo già analizzato un altro certificate.

La barriera è posta a 2,53€ e dista il 14% dai prezzi attuali. Per visualizzarla siamo dovuti ricorrere a candele mensili visto che tale livello è stato toccato nel ottobre/novembre dell’anno scorso. La barriera si trova proprio intorno ad un forte supporto, riteniamo quindi che rappresenti un bel livello per la barriera stessa. Inoltre prevediamo che le prossime ed imminenti elezioni metterà comunque al centro del governo la formazione di Silvio Berlusconi, rendendo così poco probabile un significativo ulteriore ribasso del titolo.

Per Tenaris il margine è sicuramente maggiore del precedente:

La barriera è posta a 7,22€, il 40% dai prezzi attuali. Anche in questo caso siamo ricorsi alle candele mensili. Per ritrovare tale livello dobbiamo andare addirittura indietro fino al 2009. Tra i tre è sicuramente quello che ha più probabilità di giungere alla scadenza sopra la barriera.

Infine veniamo a Leonardo. In questo caso la situazione è un po’ più complicata, riportiamo prima il grafico giornaliero:

Come avete sicuramente notato la settimana scorsa si è aperto un gap down in reazione profit warning soprattutto nel settore degli elicotteri. Ci riserviamo di fare un’analisi più approfondita di Leonardo nei prossimi giorni. Per adesso limitiamoci a quella tecnica:

La barriera è posta a 8,567€, il 15,43% dai prezzi attuali. Anche qui però per trovare dei prezzi a quei livelli dobbiamo ricorrere al grafico mensile. Infatti come vedete negli anni scorsi attorno a tali livelli si sono succeduti vari rimbalzi ed anche una rottura nel 2011. Possiamo comunque dire che anche questo livello di barriera è messo in prossimità di un buon supporto.

Strategia operativa: comprare il titolo ed incassare la cedola incondizionata il prossimo mese. Dopo di che monitorare Leonardo e Mediaset: se i due titoli rimbalzassero velocemente si può pensare di vendere intorno a quota 100. Se invece il ribasso continuasse applicare uno stop loss del 11,72% in modo tale da chiudere in pareggio l’operazione. I più coraggiosi possono anche pensare di tenere il certificato fino alla scadenza.

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