Come promesso nel precedente post oggi ci occuperemo di una particolare tipologia di strumenti finanziari chiamati Certificates. Benché i Certificates stiano gradualmente aumentando il loro peso nei portafogli degli investitori istituzionali ed in quelli dei trader privati, non sono ancora conosciuti al grande pubblico. Per questo inizieremo con una parte prettamente “didattica” che spiega cosa sia un Certificate e come funzioni.
In realtà esistono vari tipi di Certificates ed ognuno ha le proprie specificità che impareremo a conoscere nei prossimi post. In questo post ci concentreremo su un tipo ben specifico detto Cash Collect.
In generale si può affermare che un Certificate è un derivato che ha un certo comportamento a seconda dell’andamento di un sottostante (come tutti i derivati d’altronde). La parola derivato non vi spaventi facendovi pensare a chissà quale prodotto rischioso o speculativo, anzi, come vedremo a breve ci aiuteranno a diminuire la volatilità rispetto ad un investimento diretto sul sottostante.
Cosa è quindi un Cash Collect? Riportiamo la definizione riportata sul sito di Unicredit che è l’emittente di questi certificati:
I Cash Collect permettono di usufruire del pagamento di cedole periodiche (annuali/semestrali/trimestrali), e a scadenza danno la possibilità di ricevere un prezzo di rimborso superiore o pari al capitale sottoscritto anche in caso di performance negativa del sottostante.
Ogni periodo il certificate paga delle cedole a condizione che alla Data di Valutazione Cedola il valore del sottostante sia superiore o uguale ad un determinato livello fissato all’emissione (Livello di Barriera).
A scadenza, sia in caso di performance positiva del sottostante sia in caso di performance negativa, a condizione che la variazione al ribasso sia inferiore al Livello di Barriera, il certificate rimborserà il capitale investito più un premio finale. Se il sottostante fa registrare un valore inferiore al Livello di Barriera si riceve il rimborso del capitale investito diminuito della performance negativa realizzata dal sottostante rispetto allo Strike del Certificate.
In sintesi a scadenza si possono verificare i due seguenti scenari:
se il sottostante è superiore o pari al Livello di Barriera, l’importo di rimborso sarà pari al capitale sottoscritto, maggiorato di un importo aggiuntivo.
se il sottostante è inferiore al Livello di Barriera l’importo di rimborso − rispetto al prezzo di emissione − registra la stessa performance negativa.
I Cash Collect possono prevedere alcune varianti, come avere una protezione incondizionata del capitale (Cash Collect Protected) o avere alcune cedole incondizionate, cioè non condizionate al libello di Barriera.
Vediamo come quanto riportato sopra si applichi ad un certificato Cash Collect di recente emissione che fornisce un rendimento di tutto rispetto a fronte di un rischio contenuto.
Il prodotto di cui stiamo parlando ha come
Quindi diciamo che abbiamo un buon margine, anche rispetto alla volatilità del titolo. Questo però non ci basta per entrare in un certificato, il passo successivo è aiutarci con l’analisi tecnica per capire quale sia la collocazione della barriera rispetto allo storico dei prezzi.
La linea blu ci indica la barriera mentre quella verde indica il prezzo corrente. Come possiamo notare c’è un primo supporto a circa 3.2, un secondo supporto (anche psicologico) a 3 ed infine la barriera passa proprio per l’hammer fatto ad Agosto 2016. Possiamo quindi affermare che anche l’analisi tecnica mostra almeno 3 supporti da rompere prima di scendere sotto il livello della barriera.
A scadenza (15/06/2018) il certificato rimborserà 100,7 (capitale + ultima cedola) se il prezzo è maggiore della barriera, altrimenti riceveremo il capitale pari alla differenza tra lo strike (3.47) ed il prezzo di Mediaset a quella data.
In questo momento il certificato è acquistabile a 100,8. Solitamente ci sono due strategie possibili per decidere il timing dell’acquisto:
- Entrare subito per accumulare quante più cedole possibili.
- Aspettare che il titolo ritracci fino ad un certo livello (ad esempio su uno dei supporti sopra menzionati) per riuscire ad entrare su un prezzo più basso del certificato stesso.
Al solito l’ultima scelta spetta a voi.
Grazie per aveer creato questo blog