Il portafoglio Italia ha guadagnato più del 15% con quasi il 7% di dividendi

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Siamo entrati nell’ultimo mese dell’anno ed i tempi mi sono sembrati maturi per svelare quali siano stati i titoli che hanno composto il Portafoglio Italia 2021.

Per chi non lo conoscesse, il Portafoglio Italia è in primis un tentativo (per ora riuscito) di raggiungere l’indipendenza finanziaria. Essere indipendenti per me è stato sempre sinonimo di libertà. La libertà però doveva essere anche dal mercato stesso: sarebbe stato altrettanto coercitivo passare ore al giorno davanti ad un terminale, così ho inizia ad elaborare un algoritmo di selezione automatica di titoli che potesse garantire sostanzialmente due caratteristiche:

1. Un significativo flusso cedolare costante nel tempo (che costituisce la forma di introito da impiegare nella vita quotidiana)

2. Rivalutazione nel medio-lungo termine del capitale, visto che grazie ad esso è possibile garantire il punto 1.

Per chi fosse interessato ad una descrizione dell’algoritmo in questione può tranquillamente fare una semplice ricerca su questo sito e troverà quanto cerca, penso però che la maggior parte di voi sia curioso di sapere come è andato il portafoglio e quali fossero i titoli selezionati. Partiamo da una tabella che riassume tutto:

Come potete notare la tabella sopra riporta tutte le informazioni: titoli, prezzo di carico, ultimo prezzo e dividendi staccati. Infine ci sono le performance globali del portafoglio e dell’indice FTSE-MIB.

Iniziamo con il dire che le cose sono andate bene ma si può sempre migliorare: il +15,84% è sicuramente un risultato di tutto rispetto ed ancora una volta abbiamo battuto il FTSE-MIB. Il miglior titolo è stato, incredibile ma vero, la vecchia ENI con un +40%. Quanti ci avrebbero scommesso su un titolo del genere quando vedevamo il future sul petrolio a valori negativi?

Il titolo invece che mi ha deluso maggiormente è stato, non ho nessun pudore ad ammetterlo, ENEL di cui ci siamo occupati in varie occasioni anche al di là del portafoglio. Il -23% sicuramente è stato inaspettato, anche se insisto nuovamente, sia per la dinamica dei dividendi sia per le prospettive future del suo business.

Ad ogni modo, malgrado questo ribasso inaspettato, il Portafoglio Italia ha dato l’ennesima dimostrazione di quanto sia fondamentale la diversificazione e la bassa correlazione dei titoli. Infatti malgrado questa performance negativa e malgrado l’ulteriore “brutta sorpresa” di IGD che ha deciso di non distribuire i dividendi per quest’anno, sono riuscito, anche questa volta, a centrare i due obbiettivi prefissati: il flusso cedolare è stato pari al 6,88% e la rivalutazione del capitale è stata pari al +8,96%.

La diversificazione conta infatti non solo in termini di decorrelazione dei prezzi, ma anche in termini di distribuzione del rischio sulla distribuzione dei dividendi. Nello specifico, a fronte della notizia inaspettata da parte di IGD, i due best performer per l’ammontare dei dividendi, ossia Stellantis ed Intesa San Paolo, hanno compensato tale mancanza con un dividend yeild rispettivamente del 15,55% e del 10,62%.

Anche qui, se magari poteva essere intuibile nel caso di Stellantis ricevere un corposo dividendo a seguito della fusione PSA-FCA, una scommessa vinta è stata indubbiamente quella di Intesa San Paolo che proveniva dal “veto” della BCE di non distribuire i dividendi.

Complessivamente, dal suo inizio, il portafoglio ha avuto il seguente andamento confrontato anche con l’indice FTSE-MIB:

Per chi nel 2018 avesse investito 10000€ nel Portafoglio Italia si ritroverebbe oggi con 12201€ contro i 11071€ se avesse investito su un ETF sul FTSE-MIB.

Per quest’anno ho messo a disposizione il portafoglio ad un prezzo simbolico su un sito a pagamento. Sinceramente è più lo sforzo di stare dietro a tutto che altro. Sto quindi pensando se pubblicare quello per il 2022 direttamente qui sul sito o tenermelo per me.

Penso che a seconda di quante condivisioni riceverà questa pagina, quanti retweet ci saranno e quanti click riceveranno i banner pubblicitari saranno un riscontro sull’interesse effettivo su questo argomento.

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