Portafoglio Italia SAES GETTERS: +30%

Un brevissimo aggiornamento sul Portafoglio Italia, in particolare su SAES GETTERS. Nel post di due giorni fa vi ho scritto che il Portafoglio Italia 2022 era da considerarsi liquidato in attesa di prezzi più convenienti almeno sul breve termine. Naturalmente, trattandosi di Sabato, le operazioni di vendita sono state possibili non prima di Lunedì (ieri). Spero che chi segue il Portafoglio Italia abbia seguito tale indicazione poiché a seguito della notizia della vendita Memry Corporation e Saes Smart Materials il titolo ha fatto un balzo di circa +30%.

Non posso sicuramente prendermi il merito di ciò, trattasi di c**o, ma che comunque grazie a questo rialzo il Portafoglio Italia è riuscito a rimettersi in linea con il FTSE MIB, anzi a batterlo seppur di poco.

Detto ciò continuo comunque a prediligere una buona quota di liquidità in questa fase, ognuno naturalmente faccia le proprie considerazioni.

Un’occasione su Enel

Sembra veramente che questo mercato sia inarrestabile a prescindere dalle notizie che escono. Quanto durerà è difficile dirlo, soprattutto sarà interessante vedere se ci troveremo davanti a 3 o 4 sedute di ribasso veloce e violento come siamo stati abituati ultimamente od invece sarà un movimento più profondo e duraturo magari intervallato da qualche fase di lateralità.

In questo clima d’incertezza (perlomeno per quanto mi riguarda) un’azienda ha già fissato un punto fermo e stiamo parlando di Enel.

Ultimamente in questo blog ho spesso presentato certificate, questa settimana invece vado ha valutare l’ingresso direttamente sul titolo stesso.

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Obbiettivo indipendenza economica? La soluzione è il Portafoglio Italia

Questa settimana il post è dedicato interamente al Portafoglio Italia. Ci tengo particolarmente a questo prodotto perché per me rappresenta la principale motivazione per cui ho iniziato ad avvicinarmi ai mercati finanziari: l’indipendenza economica. Essere indipendenti per me è stato sempre sinonimo di libertà. La libertà però doveva essere anche dal mercato stesso: sarebbe stato altrettanto coercitivo passare ore al giorno davanti ad un terminale, così ho inizia ad elaborare un algoritmo di selezione automatica di titoli che potesse garantire sostanzialmente due caratteristiche:

  1. Un significativo flusso cedolare costante nel tempo (che costituisce la forma di introito da impiegare nella vita quotidiana)
  2. Rivalutazione nel medio-lungo termine del capitale, visto che grazie ad esso è possibile garantire il punto 1

Da qui ho elaborato il seguente processo di selezione:

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Un prodotto semplice per un 8.4% annuo

Partiamo dal post della scorsa settimana “Certificato all’idrogeno per un 12.9% annuo”. Come ho scritto, sto monitorando occasioni interessanti e nei giorni successivi è circolata la notizia su Plug Power che riguarda i bilanci degli anni fiscali 2018 e 2019: la società ha infatti dichiarato che dovrà riformulare i bilanci, ovvero la contabilità relativa a voci non monetarie e il modo con cui sono stati classificati alcuni costi. Tali dubbi sulla veridicità dei conti, per quanto mi riguarda, mette fuori dal mio radar tutti i certificate che hanno tale sottostante. Poi magari tutto si risolverà nel migliore dei modi, ma non è questo il tipo di rischi che voglio accollarmi.

Altra operazione che invece mi piace mettere in risalto e che mi auguro alcuni di voi abbia seguito, è quella sul PAC petrolifero con il certificate DE000HV4EV50 (potete cercare tale ISIN nel motore di ricerca interno) . Alla fine mi sono trovato con un prezzo medio di carico di circa 800€ e giovedì scorso il certificate è stato rimborsato a 1000€ a cui vanno sommate tutte le cedole sin qui percepite.

Ultimo aggiornamento invece riguarda il Portafoglio Italia: a tutti coloro che Continua a leggere…

Il certificate che ti viene incontro con il 13% di profitto

Inizio questo post tirando un po’ le somme su alcune situazioni presentate in passato.

Partiamo dal Portafoglio Italia 2021, scaricabile a questo indirizzo, ho deciso che rilascerò aggiornamenti sul suo andamento ogni 3 o 4 settimane. Per questa settimana diciamo che abbiamo incassato due acconti sui dividendi che porta il dividend yield già consolidato dopo due settimane al 1,7%. Ritengo probabile che il target sul dividendo che avevo ipotizzato possa addirittura essere superato.

Vediamo poi il post della scorsa settimana su Netflix: chiamata estremante felice visto che pochi giorni dopo la stessa Netflix ha annunciato di aver superato i 200 milioni di abbonamenti. Il titolo è così schizzato verso l’alto. Anche il certificate gli è andato dietro, naturalmente attenuando il rialzo, arrivando a 106 €. Se si pensa che la scorsa settimana sono entrato a 99,5€ , direi che non c’è male. Per chi avesse seguito la posizione può gestirla in due modi: Continua a leggere…

Netflix per un potenziale 12% annuo

Partiamo subito dalla novità della settimana, la fusione (che sarebbe più preciso definire acquisizione de facto) tra FCA e PSA. Come saprete, la nuova società, frutto della fusione, si chiamerà Stellantis e verrà quotata da lunedì sia a Milano che a Parigi ed il giorno successivo nel NYSE.

La cosa ci riguarda da vicino visto che FCA è uno dei titoli che compongono il nuovo Portafoglio Italia 2021, Continua a leggere…