Altra strategia sui farmaceutici per oltre il 12%

Eccoci all’ultimo post prima delle vacanze estive. I mercati in queste ultime settimane mi sembra stiano tentando una fase di consolidamento che in alcuni casi si è rivelata anche come un piccolo rimbalzo. Mi sbilancio subito nel dire che la crisi tra USA e Cina è molto sottovalutata, ennesima evidenzia di come gli operatori di mercato siano, per la maggior parte, provvisti di cognizione storico / geopolitica. A mio avviso lo scontro in altro è solo il preludio di un riequilibrio dei poteri che si posteremo negli anni a venire.

Già nei prossimi mesi vedremo se tale analisi sarà smentita dai fatti.

In questo contesto finisco quindi aumentare la mia liquidità piuttosto che rischiare ulteriormente capitale. Malgrado ci sono delle occasioni che vanno comunque monitorate, soprattutto quelli che presentano un profilo di rischio estremamente basso. Il prodotto che segue è uno di questi:

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Nova volatilità, nuovi farmaceutici!

Sembra che tutto di un tratto ci si sia svegliati e ci si sia accorti che il PIL di tutti i paesi sono in contrazione e che il problema del COVID-19 è ancora lontano dall’essere risolto. Per chi ci segue da un po’ sa che siamo molto scettici sulla possibilità che le sole banche centrali possano risolvere la crisi in atto (leggasi qui). Si è confusa una crisi sanitaria, che ha a che fare con fenomeni biologici, con una delle periodiche crisi economiche scegliendo così i soliti strumenti puramente finanziari. Se volete si è confusa la mancanza di ricavi con la mancanza di liquidità. Oggi stiamo vivendo la prima ma vogliamo curare la seconda.

In questo contesto di nuovo aumento della volatilità, il Portafoglio Italia ha fatto il proprio dovere riducendo le perdite a -5,9% contro il -6,44% del FTSE-MIB.

Proprio in virtù della ritrovata volatilità e del fatto che prima o poi bisognerà prendere atto della centralità dell’aspetta sanitario, proponiamo un’altra strategia riguardante il settore farmaceutica, che può essere affiancata a quella già proposta in questo post.

Le caratteristiche del certificate sono le seguenti:

  • Tipo: Memory Cash collect Autocall Express

  • ISIN: DE000VE66PV8

  • Sottostanti: Sanofi / Teva

  • Scadenza: 18/02/25

  • Strike: 92,22€ / 12,04$

  • Barriera: 46,11€ / 6,02€

  • Cedola: 2,73€ Trimestrale (10,92€ annuo).

Andiamo subito a valutare il rendimento potenziale del certificate. Poiché lo abbiamo acquistato a 91,8€, il rendimento cedolare è pari al 11,9% annuo a cui vanno sommati 8,2€ di rendimento al momento del rimborso, portando il rendimento a circa il 12,5%.

Essendo inoltre presente l’opzione autocall, è possibile che il rimborso avvenga prima della scadenza aumentando così ulteriormente il rendimento. Per completezza facciamo anche notare la presenza della memoria che fa sì che anche se al momento della rilevazione uno dei due sottostanti dovesse trovarsi sotto la barriera, la cedola non andrebbe comunque persa ma accumulata per la successiva rilevazione.

Concludiamo con una breve analisi dei sottostanti:

come vedete per Sanofi bisogna tornare indietro al 2012 per vedere il livello di barriera, livello dal quale è poi prontamente rimbalzata.

Situazione un po’ diversa per Teva in cui il livello di barriera è stato avvicinato sia ad agosto 2019 che a marzo 2020. Anche in questo caso tale livello si è rivelato una forte resistenza da cui il titoli è rimbalzato.

Per questi motivi riteniamo che tale certificate presenti un ottimo rapporto rischio rendimento ed una buona soluzione di diversificazione del portafoglio.

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