Il certificato di Warren Buffet per un +11%

La settimana Appena trascorsa ha fatto segnare un ulteriore avanzamento delle quotazioni dei mercati azionari a dispetto di quanto mi aspettassi. Come ho scritto sia nelle post della scorsa settimana sia in quello infrasettimanale, ho liquidato la posizione del portafoglio Italia alla data di lunedì scorso. Malgrado le sedute successive abbiano ulteriormente fatto salire le quotazioni il confronto tra il portafoglio Italia congelato ai pezzi di lunedì ed il livello del fucile alla data di Venerdì è comunque positivo: +3.03% vs 2.39%.

Certo se avessi portato il portafoglio fino a la data di venerdì la differenza sarebbe stata ancora maggiore non solo grazie al bacio di Saes Getters ma anche all’ottima intonazione delle Utility.

Da qui alle prossime sedute Quindi avremo un andamento del portafoglio Italia perfettamente costante visto che si è trasformato in completa liquidità, mentre seguiremo le oscillazioni del FTSE MIB settimana per settimana. Naturalmente per chi pensa che i mercati azionari possono ulteriormente crescere nelle sedute immediatamente future nulla impedisce di mantenere la posizione, anzi chi non avesse venduto lunedì ha sicuramente fatto meglio di me per ora.

Personalmente rimango comunque convinto che quello a cui stiamo assistendo è il contrario del “Panic Selling” (si può definire “Panic Buying”?), per cui gli operatori hanno timore di rimanere fuori dalle occasioni e si affrettano a comprare. Storicamente situazioni di questo genere portano sempre a bruschi risvegli.

Ora passiamo al prodotto di questa settimana. Ho voluto intitolare questo articolo “il certificato di Warren Buffet” semplicemente perché i tre sottostanti che lo compongono sono tre titoli storici che fanno parte del portafogli di Warren Buffett. Si tratta di un prodotto che sto monitorando da un po’ e sto aspettando un ulteriore calo di Apple per effettuare l’ingresso. Ciò non toglie che il certificato sia comunque interessante anche ai prezzi attuali, vediamone le caratteristiche:

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Un portafoglio di azioni italiane per tutto l’anno: ecco il Portafoglio Italia!

Nel 2017 ci siamo lasciati con l’intento di fornire un portafoglio di azioni italiane, che chiameremo Portafoglio Italia, in modo tale che chiunque abbia accesso al mercato di borsa italiana lo possa, se lo vuole, replicare.

La prima settimana del 2018 è stata “spumeggiante” per tutti gli indici azionari e quello italiano non ha fatto eccezione: l’indice FTSE MIB è passato dai 21853 punti del 29/12/2017 (ultima seduta del 2017) ai 22762 di Venerdì scorso, un +4,15% in una settima.

Per questo motivo riteniamo opportuno attendere un piccolo storno prima di entrare in posizione, quindi la nuova composizione del portafoglio per il 2018 verrà confermata nei prossimi post. Ci sembra però importante iniziare a vedere come era composto il nostro portafoglio a partire dal 2014 ed accennare a quali siano i suo criteri di composizione. Non a caso abbiamo utilizzato il verbo accennare perché alcuni dettagli dell’algoritmo di selezione sono proprietari e tali rimarranno.

Prima di iniziare però è necessario fare alcune puntualizzazioni:

  • Quanto segue non vuole essere un incentivo all’acquisto, si tratta di un portafoglio generato da un nostro algoritmo.
  • Le performance passate non rappresentano garanzie di performance future.
  • Trattandosi di un portafoglio azionario il rischio è molto elevato.

Veniamo dunque alla descrizione del nostro portafoglio. Continua a leggere…

Investire nell’immobiliare e negli affitti senza comprare casa /3

Come promesso torniamo ad analizzare il settore immobiliare ancora una volta con un’ottica non convenzionale. Nel primo articolo della serie abbiamo dato una visione generale di come entrare correttamente negli investimenti immobiliari diversificando sia in termini di immobili che in termini geografici.

Nel secondo abbiamo invece concentrato la nostra attenzione su un settore più specifico dell’immobiliare, ossia quello commerciale. Potete controllare voi stessi la bontà degli investimenti suggeriti qui. Precisiamo inoltre che tutti i titoli riportati in questo blog fanno parte del nostro portafoglio.

Veniamo quindi alla terza tipologia d’investimento immobiliare che può presentare un ottimo investimento nel medio termine.

Prima di iniziare però elenchiamo fin da subito le criticità che tale investimento presenta:

  1. Il titolo è quotato sul NYSE, ciò implica che non tutti i lettori hanno l’opportunità di operare su tale mercato o di farlo a costi contenuti. Per questo vi invito a controllare le condizioni di operatività della vostra banca.
  2. Trattandosi di una società statunitense quotata sul NYSE l’investimento è in dollari, quindi esposto al rischio cambio.
  3. La società è stata negli ultimi giorni al centro di alcuni problemi, che analizzeremo di seguito, che hanno fatto calare la quotazione del titolo di circa il 9-10% in due seduto. Tale caduta rappresenta un’occasione per entrare nella società a prezzi scontati.

Ormai è un dato risaputo che l’invecchiamento nella popolazione occidentale sarà un trend che proseguirà nei prossimi decenni. Gli Stati Uniti non fanno eccezione come riportato nella figura di seguito.

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