Posizione tattica su due titoli svizzeri per quasi un 11%

Se volessimo sintetizzare la settimana appena trascorsa potremmo affermare sicuramente che i recenti sviluppi economici e geopolitici delineano un panorama complesso e incerto. Sul fronte economico, la Federal Reserve si prepara a un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base il 18 dicembre, con una probabilità del 95%. Questo è sostenuto da un’inflazione statunitense al 2,7% su base annua, con una componente core stabile al 3,3%. Parallelamente, la BCE ha già tagliato i tassi di 25 punti base, rispondendo a una debolezza economica persistente in Europa, con la Germania che prevede una contrazione del PIL nel 2024.

Sul piano geopolitico, le tensioni internazionali si stanno ridefinendo. Il 2025 potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di “separazione ordinata” tra grandi potenze come Stati Uniti, Cina e Russia. La strategia americana punta a isolare economicamente la Cina attraverso dazi e barriere commerciali, costringendola a riorientare il proprio modello di sviluppo verso i mercati emergenti. Sullo sfondo, la situazione in Ucraina e i futuri assetti geopolitici in Europa continuano a pesare sulle relazioni transatlantiche.

In questo contesto, le prospettive economiche restano in bilico tra speranze di tregua e rischi inflazionistici. La stabilità dei mercati dipenderà dalla capacità delle banche centrali di gestire politiche monetarie accomodanti senza alimentare ulteriori pressioni inflazionistiche, mentre le tensioni globali rimangono un fattore destabilizzante.

Come ultimo post dell’anno sono andato così a pescare un prodotto che come sottostanti ha due titoli svizzeri che, forse, potrebbero essere poco impattati da sviluppi geopolitici negativi.

Premetto subito che non sono entrato sul certificato bensì attenderò un segnale d’inversione per il titolo peggiore, ossia Adecco.

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