Oggi facciamo un check delle nostre strategie d’investimento. Anche se sono passati poco più di due mesi dal nostro primo post, si possono già tirare le prime somme.
Partendo dal primo appunto, siamo tornati più volte sulla nostra visione di bassa inflazione e l’obbligo da parte della BCE di continuare nelle politiche espansive. Un’ulteriore conferma la trovate qui bella fresca!
Non ci eravamo però limitati a fare considerazioni macroeconomiche astratte, ma dato consigli operativi coerenti con la nostra view indicando due ETF obbligazionari europei. Vediamo com’è andata:
l’ETF iShares € High Yield Corp Bond UCITS (ISIN: IE00B66F4759), si trova più o meno sugli stessi prezzi d’Agosto ma a questi va sommata la cedola di 2,0565€ per azione che porta quindi il rendimento a +1,9% in due mesi (non male per un fondo obbligazionario).
L’altro più conservativo era il Lyxor BofAML € Short Term High Yield Bond UCITS (ISIN LU1617164998): a metà Agosto quotava circa 102,3 oggi quota 103,2€, con un rendimento del 0,88% sempre in due mesi. Annualizzando i rendimenti siamo a circa 11% e 5%, ricordiamo che stiamo parlando di obbligazioni!
Si conferma la nostra analisi sia sul titolo che sul certificato: il titolo è sceso sulla zona di prezzo 3,2/3€, ben distante dalla barriera. Grazie al cash collect abbiamo incassato già tre cedole mensili dello 0,7% (quindi 2,1% totale) senza risentire della volatilità del titolo. L’obbiettivo del 8,4% annuo è perfettamente confermato.
Questa è un’analisi che purtroppo è andata contro l’andamento del titolo e naturalmente quando le cose non vanno come previsto siamo i primi ad ammetterlo. Intendiamoci il certificate reversed consigliato è ancora valido, quindi dà ancora il diritto al pagamento di un bonus anche più corposo di quello segnalato nel post. Il problema è che la probabilità che da qui al 12 dicembre (scadenza del certificate) non tocchi mai la barriera è molto diminuita.
La barriera a 9,875 è più vicina come vedete dal grafico ma soprattutto è l’impostazione fortemente rialzista ha perplimerci. Per chi avesse sangue freddo potrebbe provare a tenere sperando in un ritracciamento, altrimenti meglio a chiudere la posizione limitando le perdite a circa il 3%.
4 – Investimenti immobiliari:
Per questa serie abbiamo scritto due post:
l’ETF globale che investe in immobili di prestigio in tutto il mondo il 15/9 quotava 21,7€, oggi quota 22€ un buon 1,4% in un mese e mezzo (quindi saremo sopra il 10% se proiettato sull’anno).
L’alto è un fondo su immobili commerciali in Italia e Romania. Qui abbiamo veramente “sbancato” mettendo a segno un +16,2% in poco più di un mese! Già solo questa performance sarebbe bastevole per tutto l’anno e anche di più.
5 – Certificati su Tesla:
L’avevamo detto che con Tesla avremmo ballato sulle montagne russe? Così è stato:
Il bello di tutto ciò? Che grazie ai certificate incassiamo cedole e riduciamo la volatilità. In particolare le barriere per entrambi i certificate sono ancora ben distanti ed abbiamo incassato già una cedola trimestrale 2,5€ per certificato, mentre l’alto distribuirà un 1% a Dicembre. Inoltre il secondo distribuirà anche un ulteriore 5% restituendo anche il capitale investito se a Dicembre Tesla sarà sopra i 339$, obbiettivo perfettamente alla portata.
6 – Certificati sulle Banche (BPER e Banco BPM)
I post anche in questo caso sono stati due:
https://www.investmentengineering.it/blog/2017/10/22/come-ti-strangolo-la-banca/
Per entrambe le strategie stiamo ottenendo ottimi risultati. Il certifica Cash collect sul Banco BPM è stato addirittura rimborsato in anticipo pagando anche l’ultima cedola, mentre quello su BPER ha regolarmente pagato la doppia cedola dell’1% mensili. Ancora più profittevole la strategia strangle grazie alla recente debolezza dei titoli bancari.
7 – ETF sul settore farmaceutico
Strategia sostanzialmente neutra visto che il prezzo d’entrata si aggira attorno ai 19,2€ ed oggi siamo a 19,3€ dopo aver toccato un massimo a 19,8. Due settimane sono comunque poche per valutare un investimento di questo genere che è per sua natura di medio termine. Rimaniamo comunque positivi su questo settore.
In ultima analisi 8/9 delle nostre strategie si sono già rilevate profittevoli (i punti 4 e 6 racchiudono 2 strategie). Solo quella su Mediobanca, pur essendo ancora valida, sta mostrando alcune criticità. Diciamo che un portafoglio costruito sui nostri consigli avrebbe sovraperformato molti degli indici sia azionari che obbligazionari.
Già vi anticipo che nel prossimo post torneremo a parlare d’immobiliare con un taglio particolare su come si possa guadagnare con l’invecchiamento della popolazione.